Roulette russa – Parte 91

Dallo scorso aprile, quand’è iniziato il conflitto, migliaia di stranieri hanno raggiunto l’Ucraina dell’est per partecipare ai combattimenti. Anche se i combattenti stranieri hanno ingrossato le fila di entrambe le parti in lotta, in buona parte dei casi si è trattato di soldati russi arrivati in Ucraina di loro volontà o dietro precisi ordini dei loro superiori, per schierarsi dalla parte della Repubblica Popolare di Donetsk. La loro presenza ha contribuito a spostare gli equilibri del conflitto in favore dei separatisti.

Molti dei soldati russi provengono dalla Cecenia, e hanno giurato fedeltà al leader paramilitare ceceno Ramzan Kadyrov. Dopo aver combattuto i russi durante il conflitto ceceno, Kadyrov ha cambiato bandiera ed è diventato il Primo Ministro della Repubblica Cecena e un grande alleato di Vladimir Putin. In Ucraina, però, ci sono anche molti combattenti ceceni che non sono mai passati dalla parte dei russi, e che ora combattono i separatisti, mettendo la loro esperienza militare al servizio delle forze ucraine.

C’è un combattente ceceno che si distingue dagli altri: Adam Osmayev. Educato in una scuola privata del Regno Unito, nel 2011 Osmayev è stato arrestato in Ucraina con l’accusa di aver complottato per assassinare Putin. Evitata l’estradizione in Russia, è stato scarcerato lo scorso novembre.

Dopo la sua liberazione, Osmayev si è recato nell’Ucraina dell’est e si è unito al Battaglione Dudayev, un gruppo di volontari che si oppone ai separatisti filorussi nella zona del Donbass, fondato dall’ex guerrigliero ceceno Isa Munayev. Quando, la scorsa settimana, Munayev è rimasto ucciso durante uno scontro a fuoco nei pressi di Debaltseve, Osmayev ha preso il comando del battaglione. VICE News lo ha incontrato insieme ai suoi compagni d’arme sulla linea del fronte, a Debaltseve.