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Le cose più assurde che ho visto facendo l'hostess

Quando dicono che in volo succede di tutto, intendono davvero di tutto.
Tutte le illustrazioni via Drew Shannon.

Se ci pensate, i voli di linea hanno un ché di davvero surreale. Centinaia di persone nervose vengono ammucchiate in un grosso corridoio e lanciate a tutta velocità nel cielo, dove la miracolosa invenzione dell'uomo si scontra con una delle più instabili situazioni sociali. Persone sudate, esauste e scontrose che respirano la stessa aria viziata si trovano a dover obbedire a un nuovo, unico insieme di regole.

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Ci sono norme che spiegano quando sedersi o alzarsi, quando andare ai servizi, quando mangiare e come lasciare il velivolo. Al centro di questo universo surreale che è l'aereo ci sono gli assistenti di volo, quasi sempre professionali, presentabili, pazienti, preparati ma spesso sottovalutati.

Dietro le loro allegre e impeccabili risposte e il sorriso smagliante celano storie assurde. Qui di seguito ne abbiamo raccolta qualcuna.

Una rivincita puzzolente

L'ultimo servizio offerto prima dell'arrivo a destinazione consiste nella vendita di prodotti esentasse. Un passeggero era particolarmente ansioso di fare acquisti, ma una volta giunto il carrello, il prodotto da lui richiesto non era più disponibile. Sembrava tutto a posto—aveva anche salutato cortesemente gli assistenti mentre si incamminava verso il bagno, proprio di fianco alla cucina di bordo. Improvvisamente la cucina si è riempita di puzzo, e un liquido maleodorante ha coperto il pavimento. Il liquido proveniva dal bagno, e aprendo la porta si è scoperto che il passeggero, apparentemente così cortese, aveva pisciato di proposito sul pavimento.

Non aprite quella porta!

Quando lavoravo alla Sun Jet, non passava una settimana senza che qualcuno si facesse sbattere fuori dall'aereo (prima del decollo, ovviamente). Uno di questi pazzi si era chiuso in bagno qualche attimo prima della partenza.

"Signore, tutto bene?" ha chiesto bussando alla porta una mia collega. "Deve uscire, stiamo per decollare!"

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Non avendo ottenuto risposta, la collega ha fatto come le era stato insegnato e ha aperto la porta sbloccandola dall'esterno. Non appena la porta si è spalancata, il tizio all'interno, colto sul fatto, ha lasciato la presa dell'ago che aveva nel braccio. Il sangue è schizzato ovunque, finendo anche addosso alla hostess. Poco dopo l'aeroplano è stato dichiarato fuori servizio, la collega si è vista assegnare un giorno libero e il passeggero… probabile sia finito a bere qualcosa coi miei colleghi.

Prove di fuga

Alcuni passeggeri hanno una paura tremenda di volare, e se ne vedono molti durante i decolli. Ma la protagonista di questa storia li batte tutti. Era un'anziana signora dall'aria un po' agitata, che appena dopo il decollo ebbe l'idea di denudarsi e incominciare a urlare:

"Fatemi uscire dal pullman!"

Le sue dita rugose erano serrate sulla maniglia di un portellone d'emergenza.

"Fatemi uscire da qui!", diceva.

Non so cosa spaventò di più i passeggeri, se il fatto che la signora fosse così gracile e nuda, o che un giovane collega si fosse avvinghiato ai suoi seni raggrinziti nel tentativo di svincolarla dalla porta. Tant'è che la porta non può essere aperta in nessun modo durante il volo, non importa quanto tenacemente provi ad uscire un'anziana nudista. Dopo un po' riuscimmo a tranquillizzarla e a farla sedere.

Lotta col cibo

Avevano appena servito la cena, e nell'alzarsi per andare ai servizi un passeggero ha rovesciato il vassoio addosso alla signora accanto. Scocciato, l'uomo ha scrollato le spalle come se non fosse colpa sua. La donna era coperta di purè di patate, sugo e mais, e sembrava volesse ucciderlo. Ha preso una cucchiaiata di purè e gliel'ha lanciata contro. Peccato che il lancio abbia colpito un bambino, subito scoppiato in lacrime.

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Ho provato a intervenire, ma è stato inutile: il padre del bambino si è fatto avanti, ha rovesciato la ciotola col sugo su entrambi i passeggeri e si è rimesso al suo posto. I due sono rimasti seduti in silenzio, coperti dal loro stesso cibo. Abbiamo offerto le nostre scuse alla famiglia del bambino e cercando di trattenere le risate ci siamo messi a distribuire asciugamani ai passeggeri.

Perversioni in alta quota

Di quando in quando sui voli una coppia si dirige verso il bagno per entrare a far parte del "club alta quota". Ovviamente ce ne accorgiamo, e proviamo a intercettarli prima che sia troppo tardi. Durante l'imbarco di un volo notturno notai una coppia particolarmente affettuosa in business class—si baciavano, si tenevano per mano, si strusciavano—e decisi di tenerli d'occhio. Una volta in volo sembravano dormire proprio come tutti gli altri, quindi smisi di preoccuparmi e mi occupai di altro. Dopo circa mezz'ora però sentii un rumore, così mi alzai e andai a controllare. Era completamente buio, ma riuscivo a distinguere le ombre.

"Scusate," dissi in loro direzione.

Non sentirono, o forse non mi notarono, così accesi le luci di lettura e li trovai che mi fissavano sbigottiti come cervi davanti ai fari di un'auto. Io a mia volta rimasi basita. Indossavano entrambi degli abiti sadomaso, e lei era a cavalcioni sulla sua schiena con una sorta di clava in mano. Lui aveva una maschera e una pallina arancione in bocca.

"Siamo desolati," disse lei mentre si ricomponevano.

Nessuno si era svegliato, così decisi di evitare uno scandalo e mi limitai ad avvertire la coppia di darsi una calmata.

Due di queste storie sono tratte dal libro Cruising Attitude di Heather Poole che racconta la vita di un'assistente di volo. Qui trovate il suo account Twitter .

Segui Stephen su Twitter: @keefe_stephen