Proprio da alcune pagine di meme e di quel che viene malamente chiamato shitposting (meglio: textposting) deriva parte della carica eversiva del progetto. Ed è per questo che nel disco vengono programmaticamente messi al bando il buongusto, la correttezza formale del discorso e gli ultimi anni di battaglie social che si sono riflesse sul mondo reale nelle lotte per i diritti civili, o viceversa.I Piccoli Cani Squadra sono una rivisitazione iconoclasta dei cliché della trap e del rap.
Le proverbiali morti e resurrezioni di Pinscher Tornado, durante questa sortita in Repubblica Ceca, diventarono il carburante inatteso della loro amicizia, portando a “un consolidamento della compagnia, che da quell'esperienza cominciò a uscire più o meno frequentemente in luoghi ormai storici quali le panche di Desio. E un caloroso bacio incel a tutte le cameriere dei locali che frequentiamo!”Naturale, a questo punto, il passaggio ulteriore verso la musica. “L'esperienza musicale si origina a partire da qualche freestyle nato durante alcune serate passate a fumare e da un progetto embrionale di un paio di noi. Tra una minchiata e l'altra il progetto si è espanso a tutta la crew dando origine al devasto odierno”, che forse non sarebbe arrivato fin qui senza qualche degno colpo di fortuna, “Per lavoro a Pinscher Tornado venne affibbiata una sala prove a Villasanta, che tutt'ora gestisce e che ci facilitò notevolmente il lato tecnico-logistico.”È un’operazione suicida sul piano commerciale, che non ha paura di mischiare generi e stili musicali diversi.
Se vi viene da pensare che sono sciocchezze e che siete troppo vecchi per queste stronzate, possiamo ricordarvi che in effetti forse siete morti dentro. Oppure, che anche quando si tratta di robe estremamente semplici, questi post nascondono un’anima spietata e nichilista che possiamo ritrovare nelle avanguardie artistiche del Novecento, come per esempio Dada e come segnalato da diverse parti, tra le quali un articolo su Polygon.Difficile che i protagonisti si sentano rappresentati in questo strano rapporto con l’arte e l’accademia, ma ciò non toglie che qualche occasione di confronto ci sia stata davvero, per esempio presso l’Università degli Studi di Milano l’anno scorso, in un dibattito asimmetrico dal titolo Shitposting: quali prospettive?! organizzato da Altra Università. “L’appuntamento aveva lo scopo di fare il punto della situazione riguardo l’ironia sui social, le influenze e le prospettive nel futuro prossimo e secondo noi è servito a dare un’immagine concreta della cosa, a svelare un po’ cosa c’è dietro”, ci spiegano.Due di loro gestiscono altrettante pagine di meme: Memes Sublimes e Cinefirns.
La chiusura perentoria, “Un uomo va dal dottore, porcamad**na” e il suo seguito di sub bass e droni inquietanti, ci ricorda con chi abbiamo a che fare e i territori da cui provengono loro e gli ascoltatori tipici. “Sicuramente una buona parte del nostro pubblico deriva dalle pagine social e dai nostri amici o amici di amici; a quanto pare c’è persino Dolcenera. Le interazioni sono spesso ironiche e portate più verso il meme o apprezzamenti generici. Per ora contiamo anche un nude! Un paio di persone hanno anche coverizzato qualche nostro pezzo. Ma col nuovo album il bacino si è allargato e stiamo riscontrando qualche fan che segue il progetto musicale e non tanto le pagine, figalmente.”È però certo che, con quest’approccio e i mille argomenti affrontati con la grazia di un caterpillar ubriaco che cerca di violare un cimitero, i Piccoli Cani Squadra si alienano a prescindere diverse migliaia di ascoltatori. Bestemmie, aborti, misoginia, misantropia, omosessualità, incontinenza, antisionismo, amore, olio di palma e impotenza vengono sparati in faccia all’ascoltatore a ogni passo, con un bel corollario di n-word, “fr**i” e via degenerando. Un commentario e una parodia dei cliché discorsivi del genere, insomma, filtrato da una buona dose di coraggio, più il background e le esperienze di cui sopra in salsa memetica."In saletta ci scassiamo di risate quando dobbiamo scrivere e registrare. L'approccio è spontaneo al massimo."
Non è una casa il luogo dove si rinchiudono, ma non vado troppo lontano. La loro tana mi viene così descritta: “Dal punto di vista musicale la nostra trappola è la già citata saletta di Villasanta, anche se ci troviamo lì principalmente e appositamente per registrare o ‘pensare musica’. In generale, è umida, sta sottoterra e sotto un cinema-teatro. Si trova accanto o all'interno di un centro sportivo e contiene dei divani devastanti, oltre a dei bagni un po' démodé,” e sulle abitudini mi confermano, “fumiamo un po' ovunque, principalmente ci ritroviamo la sera a Lissone dato che, abitando in luoghi relativamente distanti, è un buon punto medio. Oppure in case altrui a smashare e a fare rewatch.”"Ci piace esasperare e prendere per il culo slang o modi di dire. Decontestualizzarli e trasformarli."
Una fiumana di nomi eclettici e variegati si presentano alla porta. Portishead, Morphine e Tiziano Ferro, ma anche stranezze come la sigla di Casa Vianello, la primizia dei San Culamo, il “porngrindcore” e il nuovissimo Underneath dei punk hardcorers Code Orange, oppure Symbolic di quella meraviglia che furono quei metallari dei Death.Per poi tornare a territori a noi più vicini come Fritz da Cat con il suo Novecinquanta, Dark Polo Gang e Lil Ugly Mane—in particolare quella gemma cloud rap a titolo Volume 1: Flick Your Tongue Against Your Teeth And Describe the Present, sotto l’alias di bedwetter—, Playboi Carti o “l’ultimo di Danny Brown”. E “aggiungiamo l’apporto dei producer per dare un’idea del loro bagaglio musicale”."Uochi Toki e Death Grips me li ascoltavo alle superiori per scopare e poi li ho dimenticati per sempre."
Torna dunque la componente d’insieme, il fatto che il progetto inglobi naturalmente le particelle impazzite e non lineari che trova per strada, arricchendo il suo surreale bagaglio e regalando alla musica nuove invenzioni di stile e forma. “Lavoriamo tutti insieme nonostante la distanza fisica e cerchiamo sempre di sperimentare su suoni più differenti possibili. Lo scopo è quello di dare più varietà al prodotto finale. È anche un modo per mettersi in gioco di più, per rendere il prodotto più variegato, meno banale e meno ancorato ai cliché.”È quello che potremmo definire “un viaggio musicale a dir poco vasto, confuso e sempre alla ricerca di nuovi artisti e nuove sonorità”, ed è il motivo per cui saltano fuori anche i nomi di Aphex Twin e l’elettronica sognante di Slow Magic, Sporco Noproblem (“imho miglior rapper in Italia al momento”) e i metallari Children of Bodom. Oltre al nostro amato Pufuleti."Facci un beat da evasori fiscali."
Sono talmente fuori dagli schemi da disinteressarsi quasi del tutto all’aspetto live, un po’ per motivi pratici e un poco per il solito approccio ludico e l’umorismo beffardo. “Il nostro primo concerto fu un'esperienza divertente ma poco appagante, dati i numerosi problemi tecnici e l’inesperienza generale, conditi da alcol e droga e un fonico incapace. La nostra idea di concerto comunque è più simile a 'na caciara: a grandi linee sarebbe a metà tra uno spettacolo teatrale, una performance e una festa in casa.”A confermarlo, il fatto che i concerti venuti veramente bene, al Tambourine di Seregno, videro protagonisti i “wall of death e un ribaltamento di ruoli in cui il pubblico si era ritrovato principalmente sul palco e noi ‘performers’ sotto. Perché il focus è più l'intrattenimento e il contatto col pubblico.” Senza contare che in considerazione dei background così particolari, anche le serate tra soci sembrano alquanto strane: “Non siamo letteralmente mai stati a un concerto tutti insieme date le differenze di background musicale. L'esperienza più vicina sono forse le serate al Macao di Milano, ma sono più simili a una serata disco, a dirla tutta”."I canoni del genere trap sono spesso noiosi e ripetitivi. Raramente c’è chi riesce ad affrontarli con originalità e stile."