Quando hai poco più di 20 anni, passare il venerdì sera in giro a fare bisboccia, svegliarti il giorno dopo per andare in palestra o fare qualsiasi altra cosa e passare poi la sera a nuotare in altro alcol sembrano attività senza conseguenze.
Col tempo, fine settimana del genere appaiono un’impresa sempre più erculea. Più mi allontano dai miei vent’anni, per esempio, peggiori sono gli hangover. Non solo peggiori, ma dotati di sfumature complesse, come un buon vino. C’è il mal di testa, lo stordimento, note distinte di annebbiamento mentale e, certi giorni, un’ansia palpabile.
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Non sono decisamente la sola a pensarla così; l’ansia da hangover è così comune che esiste persino un neologismo in inglese: hangxiety. In uno studio sui sintomi della sbornia pubblicato nel 2017 su Human Psychopharmacology: Clinical & Experimental, più del 22 percento delle persone intervistate denunciava l’ansia come effetto collaterale negativo di una sbronza. Ma perché accade?
Come spiega a VICE Laura Veach, specialista in medicina e dipendenze al Wake Forest Baptist Health, la chiave è nel modo in cui l’alcol influisce sul tuo corpo e come quest’ultimo tenta di regolare quegli effetti. Per quanto bere possa darti energia ed euforia in quantità sul momento, Veach spiega che l’alcol è tecnicamente “una specie di sedativo.”
“Reprime il sistema nervoso centrale,” dice Veach, paragonando ciò che succede quando bevi a un pendolo che oscilla avanti e indietro.
Spiega che, oltre ad abbassare le inibizioni, l’alcol provoca una depressione nella parte del tuo cervello che regola le preoccupazioni e l’ansia. Il che rende più facile, per esempio, saltare su un tavolo e ballare o baciare una persona sconosciuta o qualsiasi altra cosa insolita tu faccia solo quando ti sbronzi.
Ma, una volta che l’alcol lascia il sistema ed entri nella fase di “astinenza” (o, in altre parole, hangover), il tuo corpo—nel tentativo di raggiungere l’omeostasi—rilascia un flusso di quegli stessi ormoni che erano stati repressi dalle bevute. E il pendolo torna indietro. Di conseguenza, alcune persone provano più ansia del solito il giorno dopo una sbronza.
Se ti è capitato, sai cosa si prova. L’ansia da hangover può somigliare alla paranoia e può spingerti a ripassare mentalmente tutte le cose che hai fatto e detto in piena sbronza e chiederti Ma perché l’ho fatto, che idiota!
Veach aggiunge che, per alcune persone, l’ansia da hangover è così intensa che può scatenare veri e propri attacchi di panico, in particolare per chi già soffre di qualche forma di disturbo da ansia. Poiché l’alcol abbandona il corpo in modo improvviso, Veach dice che alcuni studi paragonano il ciclo dell’hangover all’assumere benzodiazepine, come lo Xanax. È un ciclo terribile che, in teoria, dovrebbe scoraggiarci dal bere tanto di nuovo, ma si sa che la vita è più complicata di così.
La buona notizia è che l’ansia da hangover è temporanea (come l’hangover in sé), e cala durante il giorno, man mano che il corpo riprende a regolare tutte le sue componenti chimiche. Ma quando ti assale, Veach raccomanda di non ossessionarti con ciò che hai fatto la sera prima. Magari hai fatto davvero cose molto stupide, ma la reazione che provi il giorno dopo è amplificata e distorta dalla sbornia cerebrale.
Sembreranno consigli banali, ma come assicura Veach, l’ansia da hangover è un sentimento effimero.