FYI.

This story is over 5 years old.

Cultura

Issei Sagawa

La storia di Issei Sagawa, l'omicida e cannibale impenitente più famoso al mondo.

Nel pomeriggio del 13 giugno 1981 un uomo giapponese, Issei Sagawa, attraversò Bois de Boulogne, un parco alla periferia di Parigi, portando due valigie. Il contenuto di queste  valigie, secondo un uomo che passava di lì facendo jogging, era il corpo fatto a pezzi di una sua compagna di studi—una donna olandese di nome Renée Hartevelt, che Sagawa aveva ucciso con un colpo d'arma da fuoco tre giorni prima, e, per i giorni successivi, aveva mangiato pezzo per pezzo. Presto venne arrestato. Secondo le dichiarazioni, Issei sostenne "L'ho uccisa per mangiarne la carne" quando ispezionarono casa sua, e per questo trovarono dei pezzi di Renée ancora in frigorifero. Sagawa fu dichiarato malato di mente e inabile al processo, e fu incarcerato a Parigi. La sua prigionia comunque fu molto breve, dal momento che l'opinione pubblica francese si stancò presto di nutrire con i suoi sudati franchi questo malvagio cannibale, e Issei venne prontamente deportato. Da quel momento in poi seguì una serie bizzarra di scappatoie legali e dichiarazioni psichiatriche che infine portò i medici giapponesi a dichiararlo "sano di mente, ma malvagio". Il 12 agosto 1986 Sagawa fu dimesso dall'ospedale psichiatrico Matsuzawa di Tokyo, e da quel momento in poi tornò un uomo libero. E qui comincia la storia vera, VICE ha incontrato quest'uomo per scoprire cosa abbia fatto in questi trent'anni.