Da quando Sara Radin, scrittrice di 29 anni di Brooklyn, ha iniziato a frequentare ragazzi all’età di 16 anni, custodisce dentro di sé un piccolo, grande segreto: quando si trova sola con un ragazzo, arriva all’orgasmo già mentre si baciano, e quando poi è il momento di fare sesso, lei ha già completamente perso l’interesse.
Anche se l’orgasmo precoce è una problematica che si associa più comunemente agli uomini, uno studio del 2011 pubblicato su Sexologies ha coinvolto 510 donne portoghesi tra i 18 e 45 anni, la maggior parte delle quali ha raccontato di essere venuta più in fretta di quanto desiderato almeno una volta. Più del 3 percento delle intervistate ha vissuto questa esperienza talmente spesso da soddisfare tutti i criteri che definiscono l’orgasmo femminile precoce: orgasmo raggiunto spesso o sempre più velocemente di quanto desiderato, mancanza di controllo dello stesso e tensioni e problemi nella relazione come conseguenza. Inoltre, il National Health and Social Life Survey del 2005 della University of Chicago ha rilevato che il 10 percento delle donne dichiara di raggiungere l’orgasmo troppo in fretta. Un altro studio del 2016 sul Journal of Adolescent Health ha riportato che il 3,9 percento delle donne tra i 15 e 21 anni avrebbe avuto problemi di orgasmo precoce nell’anno precedente.
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Serafim Carvalho, psichiatra, sessuologo e autore dello studio portoghese, mi dice che tra le problematiche ci sono orgasmi indesiderati, sentimenti negativi e conclusione del rapporto sessuale. La decisione di interrompere un rapporto a causa di un orgasmo precoce può essere provocata dal disagio fisico ma anche da quello mentale.
“Il clitoride diventa estremamente sensibile nel momento dell’orgasmo. Se il sesso continua, le sensazioni possono risultare molto intense, e anche dolorose,” dice Carol Queen, sessuologa.
Elizabeth, un’artista di 33 anni residente nella Bay Area, ha avuto orgasmi precoci in passato. “Raggiungevo l’orgasmo dopo soli due o tre minuti di penetrazione vaginale e stimolazione del clitoride,” ricorda. “Subito dopo, la zona era troppo sensibile per continuare. L’orgasmo in sé non era sempre soddisfacente, ma spesso mi sentivo in colpa nei confronti del mio compagno che non riusciva a venire a sua volta durante il rapporto.”
Nonostante lei provasse dolore e disagio fisico nel continuare il rapporto dopo l’orgasmo, l’ex ragazzo di Elizabeth le faceva spesso pressioni per continuare. “Si innervosiva, e mi diceva ‘È giusto,’ e che glielo dovevo,” ricorda.
Layla*, autrice di 35 anni a Londra che ha scelto uno pseudonimo per parlare con noi, ha vissuto la stessa situazione con il suo ex, che la costringeva a continuare fin quando non veniva anche lui. Gli orgasmi precoci di Layla la fanno costantemente sentire “inadeguata e insicura” e non fanno che aumentare la paura di essere rifiutata. Continuare con il rapporto dopo l’orgasmo è doloroso, ma solitamente Layla si costringe a farlo, per poi fingere un altro orgasmo poco dopo.
“Il mio clitoride è iper-sensibile dopo l’orgasmo, anche se è breve e poco intenso, e non può essere toccato per un bel po’,” dice Cyndy Etler, life coach di 47 anni. Gli orgasmi rapidi di Etler sono l’80 percento meno intensi rispetto a quelli che richiedono più tempo, per questo venire subito è un’esperienza così frustrante per lei: cercare un orgasmo più intenso subito dopo diventa praticamente impossibile.
Sebbene non esistano ancora sufficienti ricerche sul tema o cure per l’orgasmo femminile precoce, Carvalho suggerisce alle pazienti gli stessi rimedi che propone agli uomini—inclusi la terapia e gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI), che sembrerebbero in grado di prevenire l’eiaculazione precoce. Radin, per altri motivi, ha iniziato a prendere questi antidepressivi qualche mese fa, e da allora i suoi problemi con l’orgasmo precoce sono svaniti. Anche Elizabeth ha smesso di avere episodi di questo tipo dopo aver iniziato a prendere dell’Effexor, un farmaco di una categoria simile, gli SNRI.
Vanessa Marin, terapista e sessuologa, consiglia la masturbazione per “scoprire e conoscere meglio i meccanismi di eccitazione e quello che succede nel corpo nei momenti che precedono l’orgasmo.” Il suo consiglio è quello di impostare il vibratore sulla velocità minima, oppure di usare le mani ma di andare più piano per seguire con attenzione l’eccitazione e imparare a intercettare i segnali che indicano un orgasmo imminente. Elizabeth racconta che questa tecnica l’ha aiutata molto nella gestione dei suoi orgasmi.
Amy Baldwin, sessuologa ed esperta di relazioni per l’app Juicebox, educatrice sessuale certificata e fondatrice del podcast Shameless Sex, suggerisce di provare l’edging, ovvero masturbarsi fino al punto di raggiungere l’orgasmo ma fermarsi immediatamente prima, cercando di far durare questa fase più a lungo possibile, e poi consiglia di mostrare al proprio partner come fare.
Se raggiungi l’orgasmo prima di quanto vorresti, esistono anche alcuni modi per continuare senza perdere il piacere. Marin suggerisce di tenere la mano, la tua o quella del partner, ferma sul clitoride, oppure di fare una pausa da qualsiasi stimolazione fino a quando necessario.
Marin ci tiene a precisare che definire l’orgasmo femminile precoce come un malfunzionamento, potrebbe dare alle donne l’ennesimo motivo per sentirsi sessualmente inadatte. “Non possiamo sempre avere il controllo del nostro orgasmo e del tempo che ci mettiamo a raggiungerlo. È il corpo umano che è fatto così, non è una disfunzione,” dice.
Justin Lehmiller, ricercatore presso il Kinsey Institute e autore di Tell Me What You Want, dice che l’orgasmo precoce non dovrebbe essere “definito dal numero di minuti o secondi” quanto dall’impatto emotivo che porta con sé. “La domanda fondamentale è se questo provoca disturbi o disagio nell’individuo,” dice. “Quando le persone hanno un orgasmo precoce e questo impedisce loro di vivere rapporti sessuali sereni e soddisfacenti, allora diventa importante anche dal punto di vista clinico e bisogna analizzare la situazione con attenzione.”
È importante che le persone che hanno orgasmi precoci non giudichino le proprie esperienze sessuali sulla base di quello che provano i propri partner, dice Baldwin. Una sua cliente, racconta, provava insicurezza per i suoi orgasmi precoci soltanto perché il suo partner si sentiva escluso. “La domanda principale, sia per gli uomini, sia per le donne è capire chi subisce l’impatto dell’orgasmo precoce?” dice. “La persona che ha avuto l’orgasmo, il suo partner o la società?
Stando a quanto consiglia Queen, ognuno di noi dovrebbe accettare il fatto che a volte raggiunge l’orgasmo prima del previsto, e non è una tragedia. “Il sesso potrebbe essere migliore e più soddisfacente per la maggior parte di noi, probabilmente,” dice “quindi qualsiasi cosa che possa migliorare la nostra esperienza è ben accetta, e non deve essere vissuta come un problema, quanto un’opportunità per liberarsi dai preconcetti e per scoprire cose nuove.”
Questo articolo è comparso originariamente su Broadly.