Pugni e toni allarmistici: nessuno ha capito come prendere la ‘Samara Challenge’

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Avete presente quello spot pubblicitario statunitense di un paio di anni fa, in cui in un negozio di elettronica la tizia di The Ring sbuca da un televisore per terrorizzare i clienti?

Da qualche giorno in Italia—prima solo nel Sud, poi anche altrove—è in corso qualcosa di simile: la “Samara Challenge.” In pratica i ragazzi si vestono da Samara di The Ring, e alla sera escono per strada con l’obiettivo di spaventare i passanti e documentarne le reazioni in video.

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Ho scoperto della “psicosi Samara,” come è già stato ribattezzato il fenomeno, tramite un servizio di un TG locale siciliano che era stato inoltrato nel gruppo Whatsapp delle amiche di mia madre, in mezzo a un sacco di foto buongiorniste raffiguranti Gesù (sono tutte catechiste).

Racconto questo aneddoto per dire che la challenge è diventata fin da subito di interesse, a prescindere dall’età, per chiunque: del resto chi non vorrebbe vedere subito un video di qualcuno che va in giro con un telo bianco e con una parrucca sulla faccia, soprattutto se lo fa fra le strade del tuo paese o dentro la metro della città vicina?

Attualmente i casi si sono registrati in Sicilia (principalmente nei quartieri periferici di Catania e Palermo, ma anche ad Adrano, Giarre, Militello, Biancavilla), in Campania (a Napoli e Afragola), Puglia (nel foggiano), Calabria (Lamezia Terme), e anche a Roma (nei quartieri Pigneto, San Basilio e Centocelle).

A prescindere da dove siano stati girati, i video amatoriali che documentano le apparizioni si concludono solitamente in tre modi: con un nulla di fatto, con qualcuno che si becca uno spavento o se la prende proprio con la Samara di turno. Come questo:

https://twitter.com/Cccalipsooo/status/1167959965446721541?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1167959965446721541&ref_url=https%3A%2F%2Froma.fanpage.it%2Fsamara-challenge-a-roma-la-bimba-di-the-ring-presa-a-calci-a-san-basilio%2F

Su Facebook si trovano persino delle recensioni per la “recitazione”:

A Catania, dove tutto sembra essere iniziato (e da cui arriva il non troppo edificante video qui sotto), è stata creata anche una pagina Facebook per segnalare i casi.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=15&v=ZjF8wOo0MlE

Ma sono soprattutto TG e giornali locali a essersi appassionati al fenomeno, riportando ogni nuovo singolo caso: il malore di una donna incinta a Scampia, una Samara presa a pugni ad Afragola, un’altra a Gragnano.

Il più delle volte si tratta di semplici segnalazioni o recap, che optano tuttavia per toni allarmistici o titoli un po’ creativi (come il servizio di Regia Vrsicilia, chiamato “PALERMO SAMARA CHI LA FA L’ASPETTI” e in cui si segnala che la Samara di turno ha rischiato “una gran passata di lignate” [ha rischiato di prenderle]. Di tutti gli esempi, uno sembra rendere perfettamente l’idea di questa fissazione: il servizio di Video Star Biancavilla—telegiornale di un paesino del catanase—di cui consiglio assolutamente la visione:

In tutto questo, la verità è che la narrazione della “Samara challenge” al momento non è per nulla a fuoco: è stata trasformata, senza che nessuno abbia avuto il tempo di processarla, in un prodotto uscito dall’internet che va oltre l’infotainment, in qualcosa di difficilmente collocabile—dove informazione, commento, trash (alle volte inconsapevole) e cronaca si confondono.

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