COLLEZIONI KOALA SWIM: IL

Arriva un tempo nella vita di ogni uomo in cui la mutanda da mare non basta più. Arriva un tempo in cui si va alla ricerca di qualcosa di meglio, qualcosa di più sexy. Micheal David è fondatore e designer della Koala Swim, una compagnia specializzata in costumi per uomini che vanno incontro a questi momenti, dal perizoma standard alle tipologie “anelli fallici e cunei anali”. Una foto del “bikini-per-l’uomo-nuovo” ha fatto impazzire il Web. Come potete vedere questo particolare prodotto Koala è in grado di trasformare il pacco di un uomo in una gonfia vagina. Che dire, non ho parole.


VICE: Cosa della linea Koala fa tanto arrabbiare gli uomini?
Micheal David:
Be’, offrendo diversi tipi di modelli ci rivolgiamo ai più svariati interessi. Abbiamo costumi “femminizzanti”—che generalmente chiamiamo “abbigliamento-mutante-uomo-donna”, e costumi “accrescitivi”—che danno l’impressione che laggiù ci sia qualcosa di veramente enorme. Offriamo anche una linea di costumi erotici—che piace a molti ragazzi.

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Be’, come funziona la linea “femminizzante”? Dove va a finire tutta la paccottiglia con il “bikini-per-l’uomo-nuovo”?
Il “bikini-per-l’uomo-nuovo” è stato il modello più popolare dell’estate. In pratica funziona così: il pene viene spinto all’interno, e la forma a triangolo del tessuto fa in modo che tutto quel che c’è sotto rimanga al posto giusto.

Gesù.
È divertente, l’abbiamo provato su modelli di ogni stazza, e indipendentemente dalla dotazione di 7 o 20 cm, funziona per tutti. Lo spinge dentro e lo tiene a bada, e, separate dal tessuto, le palle vengono tirate indietro, dando l’idea di una vagina. Una vagina piuttosto gonfia certo, ma l’effetto è quello giusto.

E la gente in spiaggia lo indossa veramente?
Certo, se si tratta di una spiaggia che lo consente. C’è chi prova ad indossarlo ovunque. La cosa divertente è che molte donne, interessate ad un tipo di relazione schiavo-padrone, ordinano questo modello al solo scopo di ammirare i partner in versione “femminizzata”. Molti uomini sono invece incuriositi dall’universo transessuale, e vogliono averne un assaggio. Abbiamo anche clienti transessuali, che hanno scelto di indossare questo particolare modello come prodotto di intimo, avendo così la sensazione di avere una vagina tra le gambe.

Tipo una cosa da tutti i giorni?
Già. Tutto nasce dall’idea dei costumi da bagno, ma un sacco di gente li indossa ormai quotidianamente. Ci sono ragazzi che cominciano con l’ordinarne uno, per poi chiederne altri cinque. Cosa pensi ne facciano?

Che rapporto c’è tra gli etero, i gay e i transessuali che comprano i tuoi prodotti?
Direi che si tratta di un miscuglio piuttosto interessante. È solo un’ipotesi, ma stando a quante ordinazioni provengono da donne e da quanti uomini ci parlano delle loro mogli, direi che il 50% dei nostri clienti è etero.

Il modello “South Beach”.

Wow.
Lo so. Per il resto, i nostri clienti sono gay, bisex e transessuali.

In quale parte del mondo i vostri prodotti sono più venduti?

Vendiamo molto negli Stati Uniti. I veri punti caldi sono il sud della California, la Florida e New York. Ma siamo più famosi in Germania, in Inghilterra, in Giappone e, incredibile ma vero, in Cina.

Perché l’uomo in bikini non è così diffuso?
Ho come la sensazione che molte persone considererebbero un atteggiamento omosessuale quello di indossare una cosa del genere. D’altra parte però, so di molti ragazzi etero che dopo aver provato i nostri prodotti hanno cominciato a depilarsi, a darsi una ripulita e a prendersi una bella abbronzatura, abbandonando quella stupida abitudine da “sotto-il-ginocchio”. Sono stato in Europa diverse volte ed è molto diverso rispetto agli Stati Uniti. Certi miei amici europei sostengono che, “se vedi qualcuno in spiaggia in costume da surf, è sicuramente americano”.

Be’ non saprei dirti, ma di sicuro non sei mai stato a Newquay d’estate.
Haha, Credo di no. Ma voglio dire, i costumi da surf vanno sempre meno di moda perché sono veramente stupidi. Detto questo, si tratta solo di superare le paure del giudizio della gente, perché una volta convinti, i nostri clienti non cambiano più idea. Non si torna indietro.

Il completo a “Penetrazione Sospesa”.

Quante persone avete personalmente “convertito”?
È divertente sai, ormai in spiaggia li indosso sempre. Di solito vado nelle spiagge più aperte, tipo Venice, in cui molti ragazzi che indossano perizomi e bikini. Ma io vado oltre e indosso pezzi ultra-slim, quegli indumenti che urlano alla polizia “prendetemi”, ma nessuno mi da mai fastidio. Ad ogni modo, molta gente—uomini e donne—mi ferma in continuazione domandandomi dove ho comprato questo o quell’altro costume, perché intenzionati a provarlo.

Data l’ampia scelta di indumenti femminili sexy suppongo che l’offerta di abbigliamento maschile sexy li ecciti molto.
Esatto. Be’, lo facciamo da 16, 17 anni e siamo una compagnia di prodotti per tutto l’anno in confronto ad altri brand del settore, questo perché metà del nostro mercato viene classificato come intimo per uomo. I nostri prodotti di intimo sexy sono spinti tanto quanto i nostri costumi, perché la nostra particolare offerta prevede una qualche esperienza sessuale, sia che tu sia gay, etero, bisex, confuso o non si sa bene cosa.

Come avviene l’ideazione dei prodotti? Da cosa prendi l’ispirazione?
Be’, le richieste provengono da tutto il mondo, ma la gran parte dei prodotti rispecchiano i miei gusti. Si tratta sempre di qualcosa che ritengo possa vestire bene, che stia bene addosso, soprattutto per quanto riguarda il materiale erotico, tipo…posso essere schietto?

Certo.
Ok. Be’, il processo è molto semplice, la decisione viene presa così: se un modello me lo fa diventare duro, e fa sembrare il mio cazzo fantastico, ci siamo. Dipende da quello che mi piace. Ho creato l’azienda perché volevo crearmi una linea di costumi personalizzata. Mi toccava andare di persona dove venivano cuciti almeno una dozzina di volte per assicurarmi del risultato, e non andava mai bene. Allora ho pensato, “Dio, potrei farlo benissimo io”. Solo non sapevo ancora che potesse esserci un mercato per questo genere di cose.

Il bikini “Irresistibilmente Bagnato”.

E come poi hai scoperto.
Be’, è venuto fuori che un mercato c’era eccome. Sono convinto che è anche grazie a noi se questo settore si è sviluppato tanto. Ci sono persone di tutto il mondo che guardando il nostro sito vengono a conoscenza di questo tipo di prodotti, diventandone appassionati.

Già, non sapevo neanche cosa volesse dire “sexy costumi maschili” prima che un amico mi suggerisse di visitare il vostro sito.
Esatto, proprio così. A volte ci facciamo prendere la mano, ma abbiamo molti costumi dotati di apposite aggiunte anali. Voglio dire, non è fichissimo un costume ideato per starsene tra le chiappe? Nella linea c’è questo prodotto, lo “sparti-chiappe”, che è una via di mezzo tra un anello fallico e un cuneo anale. Queste due parti tengono insieme l’intero costume, facendone il pezzo più bello mai prodotto dalla nostra azienda. Sono sicuro che un sacco di gay comprano questo prodotto, ma anche molti etero, perché credo stia diventando sempre meno tabù.

Cosa? Anelli fallici e cunei anali?
Sì certo! Abbiamo avuto a che fare con molti modelli europei che ci hanno detto, “Oh sì, io farei sesso anale, non è un problema”. Sai, in Europa non è un argomento tabù, ma negli Stati Uniti lo è. Gli uomini sono molto più rigidi, anche se c’è chi sta cambiando mentalità.

E spesso stai dietro al bancone ad aiutare i clienti, be’ complimenti. C’è qualcuno o qualcosa da cui prendi ispirazione nel mondo dei costumi erotici?
Sai, non credo ci sia veramente qualcuno come noi là fuori. Esistono aziende che mi piacciono molto anche se non si occupano prettamente di costumi da bagno, restando comunque nell’universo del fetish. Una di queste potrebbe essere “The Stockroom”, un brand europeo. Sono fuori di testa. Si occupano di giocattoli e componenti, alcuni dei quali mi ispirano nel disegno di nuovi modelli. Ad esempio, se vedo un loro nuovo prodotto mi capita di pensare, “Potrei usare quell’oggetto in uno dei miei costumi”, o “Quella potrebbe essere una bella idea per nascondere cazzo e testicoli all’interno del costume”, capisci cosa voglio dire?

Quali sono i modelli della prossima collezione che non vedi l’ora di produrre?
Oh Dio. Be’, abbiamo 13 modelli in uscita, ma direi che il migliore è un completo erotico. È un o strano progetto, qualcosa tipo, “copri-spalla”, “strizza-pene”, “ti-viene-duro”, “ci-piace-anale”. Ne sono sicuro, farà impazzire la gente. Basterà indossarlo ed aspettare. Ti verrà duro.

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