Chris Nieratko – Make it rain

Ecco una piccola lezione sul “Make it rain”: cioè come far piovere soldi dal cielo per le spogliarelliste. Maître d’, il nostro Chris “Skinema” Nieratko. Per il contesto, vai su chrisnieratko.com:

“L’altro giorno era il quarto compleanno di mio nipote/figlioccio Ethan. E’ strano perché sembrano davvero passati quattro anni da quando è nato. Assurdi gli scherzi che ti fa il tempo, no? Quest’anno la sua festa di compleanno si teneva in una fattoria vicino a casa dei miei suoceri. C’era tutto quello che un bambino potrebbe desiderare da una fattoria: pony da cavalcare, pony che fanno la cacca, pecore da accarezzare, pecore che fanno la cacca, sentieri costruiti dentro i campi di grano, cacca con dentro pezzi di grano. Era grandioso. Nel caso non lo sapeste ancora, io colleziono costumi. Ogni anno dopo Halloween compro e immagazzino qualsiasi tipo di costume preso dai negozi di scherzi e minchiate con il 75% di sconto…

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“L’altra notte io e Crissie eravamo nella jacuzzi cercando di capire cosa avremmo potuto fare per Halloween. Io volevo tanto travestirmi da talebano e volevo anche che Crissie fosse la Statua della Libertà, ma il mio amico pakistano Suroosh non mi voleva prestare il suo fottuto turbante così ho pensato che era il caso di inventarsi un piano di scorta. Ho pensato ad un rabbino o ad un ebreo ortodosso, così Crissie poteva essere la mia prostituta di colore. Me l’ha bloccata subito. Non le andava di dipingersi tutto il corpo di nero. Ha suggerito che io mi travestissi da lei e lei da me per Halloween, dato che siamo tutti e due Chris Nieratko comunque. Ho pensato che fosse carino. Ma non grandioso. Abbiamo bisogno di qualcosa d’impatto visivo per le nostre cartoline natalizie. Credo andremo sul classico: Hitler in villeggiatura. Così Crissie potrà fare la ballerina hawaiana. Avevo già iniziato a farmi crescere la barba e i baffi per l’idea del
talebano, così avrei avuto bisogno soltanto di un piccolo ritocco, dei bermuda e un po’ di crema solare sul naso. Decisioni, decisioni.

“I miei nipoti Ethan e Josh amano il mio costume da mucca. Mi chiamano Zio Mucca. Credono che lo indossi sempre e io non posso far altro che evitare di smentirli. Quando li ho chiamati dalla nostra luna di miele in Portogallo l’anno scorso, Ethan mi ha chiesto se stavo indossando il costume da mucca. Ho dovuto dirgli, “Sì, me lo metto sempre.” Josh e Ethan hanno anche insistito che lo indossassi all’ultima festa di compleanno di Ethan: peccato che fosse una festa a tema, e il tema fosse Superman. (Mi sentivo un tantino fuori luogo, così mi hanno dipinto una S sul petto.) Io sinceramente preferisco il mio costume da pollo, ma loro vogliono sempre lo Zio Mucca. Entrambi sarebbero stati appropriati per una festa in fattoria, ma era la festa di Ethan e allora gli ho chiesto di decidere per me. Lui mi ha guardato stranissimo, come se fossi vagamente ritardato. “Devi indossare il tuo costume da mucca. Tu sei lo Zio Mucca. Mica sei lo Zio Pollo.” Aveva ragione. Così mi sono messo il vestito. E i bambini lo adoravano. I genitori mi chiedevano quanto costavo all’ora per una festa di compleanno. Io facevo tipo “Sono solo lo zio. Non mi hanno mica assunto.” Tutti si sono divertiti molto e noi ci siamo riempiti di sangria, ma c’era una cosa che mi ha colpito, qualcosa di così triste e patetico che non ho potuto fare a meno di chiedermi in che razza di mondo viviamo. Questa signora venne da me con la sua figlia piccola, non faceva nemmeno parte della festa, è semplicemente venuta da me e mi ha detto, “Credo che il tuo costume sia inappropriato.” Non avevo idea di cosa diavolo stesse parlando. “Cosa c’è di sbagliato con il mio costume?” Lei ha indicato le mammelle e ha fatto una smorfia. E io mi sono messo a riderle in faccia. “Sta scherzando?” Ho chiesto. “Se guarda le mammelle e le vengono dei pensieri zozzi, allora è lei che ha qualcosa che non va, signora. Ragioni con quella testa. Sono
una mucca. Le mucche hanno le mammelle. E comunque sono la persona vestita in maniera più appropriata oggi in questa fattoria. E’ lei, con i suoi vestiti da persona, ad essere fuori luogo, maleducata!” Scappò via, trascinando sua figlia dietro di sé. La piccola bambina mi sorrise e mi salutò, salutò me con il mio costume da mucca.

“Abbiamo dato ad Ethan 100 dollari in banconote come regalo, solo perchè non ha ancora imparato i nomi giusti dei diversi tagli. Così per lui cento fogli da un dollaro sembrano un milione di dollari. Era sconvolto.
Mia mamma gli ha aperto un conto e l’ha portato in banca a depositare i soldi. Ma non prima che io gli insegnassi come farli piovere dal cielo.”

CHRIS NIERATKO