Cosa sappiamo su Gabriele Del Grande, il giornalista trattenuto da dieci giorni in Turchia

È il 9 aprile 2017 quando il giornalista e documentarista Gabriele Del Grande—curatore del blog Fortress Europe, autore di diversi libri e regista di Io sto con la sposa—viene fermato dalla polizia in Turchia, nella provincia sudorientale dell’Hatay, al confine con la Siria.

Il giornalista si trovava lì per raccogliere materiale per il suo nuovo libro, Un partigiano mi disse, che intende raccontare “la guerra in Siria e la nascita dell’ISIS […] attraverso l’epica della gente comune, in un intreccio di geopolitica e storytelling.”

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Il 5 aprile, Del Grande scriveva che “quello di cui abbiamo bisogno è una contro-narrazione della guerra. Meno embedded, meno consolatoria. Che stia dall’unica parte della povera gente. E che sappia indignarsi tutti i giorni.”

Anzichè fare il tifo, aggiungeva, “il giornalismo dovrebbe denunciare i crimini di guerra. Di tutti. Per farlo però c’è bisogno che ai corrispondenti di guerra siano garantiti l’ingresso sicuro e l’indipendenza del loro lavoro.”

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