Missy Elliott & Aaliyah
Si fa tanto parlare di eguaglianza di genere in questo periodo, visti gli ultimi avvenimenti politici e visto che sabato era l’8 marzo, ovvero la giornata internazionale della donna, il giorno in cui solitamente i più paraculi se ne escono con frasi come: “ma è tutti giorni la festa della donna!” e le oltranziste replicano con: “è una festa oltraggiosa!”. In sostanza la festa della donna è questa cosa che arriva neanche due settimane dopo la San Valentino, e subito prima del compleanno della vostra madre/sorella/ragazza se è nata a Marzo e se siete particolarmente attraenti per le calamità stratificate.
Quando Lenin, Rosa Luxemburg e la loro cumpa hanno fissato la data della festa della donna, 93 anni fa, avranno mai pensato alla possibilità che, a tale riguardo, qualcuno avrebbe scritto un articolo dedicato al rap femminile? A noi piace pensare di sì, e senza aspettare oltre, onoreremo la loro memoria, tanto più che il rap può essere molto duro con il genere femminile – cioè, soprattutto Gucci Mane.
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Fortunatamente, però, le cose non vanno sempre così: quando siete giù ricordatevi di Charles Hamilton.
Insomma, le donne sono sempre state una presenza forte nella cultura hip-hop in generale, e in particolare nel rap. Tra l’altro, il lato glorificante della disciplina sembra sedurle non poco, visto che si contano più rapper donne che beatmaker donne, per esempio. E lì, alcuni diranno “per essere beatmaker bisogna padroneggiare le macchine, e di questo le donne non sono capaci.” Complimenti, branco di sessisti, vi ricordo che stiamo parlando della Festa della Donna, non del Parlamento italiano.
Rapper donne di talento ce ne sono state, ce ne sono, e ce ne saranno sempre, da entrambi i lati dell’Atlantico. Ovviamente è come tutto il resto: il fenomeno è più o meno 200 volte più esteso negli USA che in Europa.
Qui sotto, una specie di versione dello stesso esercizio, in un’altra lingua. Possiamo comunque salutare lo sforzo di Al K-Pote, il Lenin del rap francese.
Ora, focalizziamoci meglio sulle rapper. A quanto pare il loro obiettivo comune è descrivere la donna moderna in un modo tenero e coerente:
Una sicura di se stessa, che va dritta al punto:
« I’m famous take a picture, ain’t no bitch realler »
Katie Got Bandz – “I need a hitta”
Lei invece è versatile:
« I am not gay, but let’s be precise : cuz if she pretty then watch it, cuz I might be fuckin your wife »
Nicki Minaj – “Danny Glover remix” (più avanti nella strofa, minaccia Justin Timberlake di rubargli Jessica Biel, così per convincere i più scettici.)
Non ci basta l’uguaglianza, vogliamo di più:
« For your information : me, I be coming harder than ejaculation»
The Lady Of Rage – “Some shit”
Una che incoraggia il suo uomo-atleta a far sempre di meglio:
« One minute, two minutes, three minutes… Hell no, to please me, you gotta sleep in it »
Trina – “One minute man”
Se non la trattate come si deve, lei saprà come vendicarsi:
« You should do some voodoo, hmm make his dick small, make him see spiders on the wall, then make him throw a fit. Why ? Cause brothers ain’t shit »
Roxanne Shanté – “Brothers ain’t shit”
La Chat
Lei saprà guidare il suo amato passo dopo passo, con pazienza e buona volontà:
« First time ? Boy whatever, so you listed a beginner ; you fo sho to be a pro cause I’mma feed you lunch and dinner »
La Chat – “Gimme head”
La regina, colei che sa metterti decisamente a tuo agio:
« Quiet, hush ya mouth, silence when I spit it out, in ya face, open your mouth, give you a taste »
Missy Elliott – “Get ur freak on”
Una che ci insegna che la bellezza interiore è quello che conta:
« Y’all, Danny DeVitos, small niggas »
Foxy Brown – “I’ll be”
Ed ora una piccola retrospettiva sulle rapper francesi, altra fonte di inestimabili perle:
Lei, per esempio, sa inchinarsi davanti al maschio, in caso di forza maggiore:
« Fais leur visiter ma ve-ca, beaucoup de rappeurs sont des pétasses, me font pousser les couilles que j’ai pas »
(“Fai visitare loro la mia cantina, tante rapper sono delle troie, mi fanno crescere le palle che non ho”)
Amy– “Griselda Blanco”
Il tipico esempio di equilibrio e coerenza del sesso femminile:
« Je change d’humeur comme de slip »
Bushy – “Bushy Double”
La ragazza è comprensiva:
« Y’en avait marre de l’entendre parler de son duplex, trop fragile, pas agile, une antiquité ce mec : un solex »
(“Non ne posso più di sentirlo parlare del suo duplex, troppo fragile, non agile, un’antichità quest’uomo: un Solex”)
Bam’s – “Ma Chanson d’amour”
Bam’s
Ecco, lei è una che non porta rancore:
« Dis leur que Lady Laistee revient fort, même molestée par ledit MC le plus hardcore, cet espèce de renoi avec son flow de molard, Mc Jean Gabinard, t’as un beau cul mon taulard. »
(“Dì loro che Lady Laistee torna forte, anche malmenata dall’MC più hardcore, quel tipo di nero con il suo flow da sputo, MC Gian Gabinetto, hai un bel culetto, carcerato mio”)
Lady Laistee – “Corda”
Lei invece sa rifiutare le avances con tatto, senza umiliare il suo pretendente:
« Ne m’appelle pas « ma belle », reste fidèle à Madame Cinq […] je te vois gratter des verres, fin c’est ce qu’il m’a semblé, tiens petit, voilà un billet et bois à ma santé. »
“Non chiamarmi “bella mia”, rimani fedele alla Signora Cinque […] ti vedo scroccare dei drink, fine è quello che mi è sembrato, tieni piccolo, ecco una banconota e bevi alla mia salute”
Princess Aniès – “Où tu t’crois”
Questo è quello che si chiama coscienza sociale:
« Tu veux savoir mon fantasme ? Baiser deux, trois huissiers »
(“Vuoi conoscere la mia fantasia? Scopare due o tre ufficiali giudiziari”)
Shay – “Perpétuité”
Non è che sceglie il suo partner a caso, chiamatela pure intuizione femminile:
« Je peux dead quand je mate un boug qui a du style, rien à foutre de sa face, moi j’préfère le côté pile »
(“Potrei morire quando guardo un tipo che ha stile, non me ne frega un cazzo della sua faccia, io preferisco l’altro lato”)
B-la – “Je peux dead”
E questa potete chiamarla solidarietà femminile:
« T’as mis le pantalon blanc un jour de périodique, tu cherches dans ton sac : plus de serviette hygiénique, reste en chienne. »
(“Hai messo i pantaloni bianchi un giorno di ciclo, cerchi nella tua borsa: niente più assorbenti, rimani nella merda”)
Black Barbie – “Reste en chienne”
Tanta, tanta tenerezza:
« Passe tous mes disques ou sinon j’te confisque ces bijoux grotesques et les dents qu’il te reste. J’insiste, ajuste ma lame dans ton buste, ne fais plus un geste… ouais je sais, c’est injuste. »
(“Passa tutti i miei dischi, altrimenti ti confisco tutti i tuoi grotteschi gioielli e i denti che ti rimangono. Insisto, aggiusta la mia lama nel tuo busto, non ti muovere… sì lo so, non è giusto”)
Casey – “Une Lame dans ma veste”
Non esitare mai a mostrare il proprio lato sexy:
« Si j’avais des couilles, je les porterais dans une brouette »
(“Se avessi i coglioni, li porterei dentro una carriola”)
Ladea
Ma meno male che c’è lei, che ci insegna ad essere sempre accomodanti:
« Une relation entre nous tu sais ce que ça implique : dis juste qu’on est amis à tous les gars de ta clique. Je veux que ce soit maintenant et pas après, alors rapplique. »
(“Una relazione fra di noi sai cosa implica: dì a tutto il tuo giro che siamo solo amici. Voglio che sia ora e non dopo, quindi vieni qua subito”)
Gen-Si – “Pas de pleurs”
E poi è anche importante non giudicare mai gli altri:
« Un sacré canon, super sympa, mais le problème c’est que c’est aussi une sacrée lopsa »
(“Una vera bomba, molto simpatica, ma il problema è che è anche una gran puttana”)
Sté Strausz – “C’est la même histoire (C’est asmeuk)”
Ma ancora più importante è il delicato uso delle metafore:
« T’as un cœur d’artichaut ? Ils préféreraient te mettre l’anus en chou fleur »
(“Sei un fiorellino? Preferirebbero mettere l’ano in un cavolfiore”)
Pand’or – “La Poignée de punchlines”
Dai, offre lei. In fin dei conti siamo nel 2014:
« J’paye ma teille… pour te l’enfoncer dans le trou »
(“Pago il mio cannone… per infilartelo nel buco”)
Moon’a – “Ferrari”
Forse dopo questi esplicativi aforismi avrete capito chi ha il coltello dalla parte del manico. Lunga vita, rap femminile.