La musica ipnotica di Basinski tra i neon di Dan Flavin

William Basinski è uno dei più importanti compositori e musicisti contemporanei. Sin dai primi anni Duemila, ha sviluppato una formula molto riuscita, che è quella di brevi loop ripetuti per circa un’ora, rilassanti e ipnotici. La ripetizione crea un effetto straniante, un abbraccio che porta in qualche modo alla perdita del senso del tempo e dello spazio, quasi a un diverso stato di coscienza.

Mercoledì 17 maggio, William Basinski presenterà a Milano il suo Cascade, un lavoro del 2015 che, citando le sue stesse parole, rappresenta “l’idea di un organismo cristallino, come una stella o un’astronave in cristalli liquidi, una medusa che viaggia attraverso la galassia” — e non è facile dargli torto. Quello che aggiunge unicità a un evento già di per sé imperdibile, è che il concerto organizzato da Threes e Basemental, realtà meritevoli di portare in Italia sempre musica di grande qualità, si svolgerà in una chiesa: Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa.

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Il contesto di questa chiesa non è uno qualsiasi, ma è un elemento di ulteriore, estrema suggestione, perché è la sede di un’opera site-specific (Untitled) di Dan Flavin, tra i più importanti artisti del minimalismo americano. Le sue opere si possono ammirare in tutto il mondo, e in Italia si trovano per esempio a Varese, a Villa Panza.

Flavin, morto nel 1996, è famoso soprattutto per queste sue installazioni fatte di neon colorati: tubi fluorescenti applicati su supporti tradizionali o posizionati all’interno di installazioni più complesse. L’opera che si trova nella chiesa milanese, progettata da Giovanni Muzio negli anni ’30, è stata ideata nel 1996 da Flavin come elemento centrale di un’operazione di restauro ed è stata realizzata l’anno successivo — dopo la morte dell’artista — grazie al patrocinio della Fondazione Prada con la collaborazione del Dia Center for the Arts di New York e del Dan Flavin Estate.

Le luci dei neon installati all’interno della chiesa sono verdi, blu, rosa, dorate e ultraviolette e riempiono tutto lo spazio, dall’ingresso all’abside, passando per la navata e il transetto. Richiamano così l’idea della progressione naturale della luce, che da notte si fa giorno passando per l’alba: in un contesto del genere, siamo sicuri che la musica di Basinski non potrà che permeare l’aria di ulteriore magia.

Per saperne di più sull’evento, seguite Threes e Basemental su Facebook — Threes è anche nell’organizzazione del festival Terraforma, di cui Creators è media partner ufficiale. Se invece volete un assaggio della performance di mercoledì sera, ascoltate Cascade qui: