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Ritrovato il dipinto di Damien Hirst smarrito su Marte

Prima della missione del 2003 partita alla volta di Marte, Damien Hirst mise uno dei suoi famosi dipinti a bordo della sonda spaziale Beagle 2. Dopo l’espulsione dalla Mars Express, la NASA perse le comunicazioni con il veicolo, lasciando gli scienziati nel dubbio se fosse andata distrutta o meno prima dell’arrivo. Qualche giorno fa, tuttavia, l’occhio attento del Mars Reconnaissance Orbiter della NASA ha ripreso un’immagine della sonda scomparsa, un minuscolo punto sulla superficie polverosa del Pianeta Rosso. Il dipinto di Hirst era intatto, in attesa che qualche marziano lo scoprisse.

“È una notizia fantastica!” ha risposto Hirst dopo aver saputo della notizia. “Non ci posso credere che Beagle 2 sia stata là fuori tutto questo tempo e che ci sia un mio dipinto su Marte! È incredibile! Mi fa pensare che Colin [Pillinger, lo scienziato scomparso che guidò la missione] ci stia sorridendo dall’alto e ci sia ancora il suo zampino.”

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Il dipinto si trovava nel veicolo non soltanto come ambasciatore dell’estetica terrestre, ma era anche uno strumento di calibrazione che gli scienziati sulla Terra avrebbero potuto usare per accertarsi che la strumentazione di bordo fosse funzionante. I pigmenti utilizzati da Hirst vennero scelti accuratamente per sopportare le intense condizioni dello spazio. “Neanche nei miei sogni più folli avrei pensato di creare un’opera che avrebbe attraversato lo spazio per raggiungere Marte,” spiegò Hirst in una conferenza stampa del 2002. “Ma il dipinto era anche utile al progetto, e come artista vorresti che tutte le cose che realizzi fossero utili in qualche modo.”

Beagle 2, 1998. Immagine via