Parlare della collaborazione tra Philippe Petit e Murcof assomiglia un po’ a un episodio speciale di qualche fumetto Marvel, una di quelle cose in cui un supereroe visita la città dell’altro supereroe e i due salvano insieme il pianeta. Uno, Murcof, ha il potere di incastrare sample di musica classica contemporanea in suggestive cornici elettrominimali; l’altro, Petit, è un polistrumentista alieno capace di far suonare qualunque strumento come distorto da uno specchio deformante. Insieme evocano visioni lynchiane come miraggi nel deserto nel loro album First Chapter, uscito per Aagoo dopo anni di collaborazioni dal vivo.
Tra vari progetti solisti e ulteriori collaborazioni, i due hanno continuato a sperimentare insieme dal vivo e ora sono pronti ad approdare al cospetto del famoso Acusmonium Sator dell’Auditorium San Fedele di Milano, in occasione della quinta serata INNER_SPACES organizzata da San Fedele Musica e Plunge. Oltre al duo, il famoso impianto spazializzato ospiterà anche i vincitori del Premio San Fedele in un’omaggio all’opera sinfonica di Anton Bruckner. La performance avverrà lunedì 15 gennaio e i biglietti costano meno in prevendita. ;)
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Ci siamo messi in contatto con Philippe Petit per sapere un po’ a che cosa sta lavorando ultimamente e per tutta risposta abbiamo ricevuto un vulcanico mix da 70 minuti che raccoglie “compositori che mirano a cambiare i paradigmi della musica classica, una rivisitazione di musiche contemporanee da Tyondaï Braxton a Hauschka e tanti altri innovatori di oggi e di domani”, come l’ha descritto lui.
Quindi goditi questa ora abbondante di contaminazioni tra musica classica ed elettronica dal ritmo elevato e dal bacino amplissimo, in attesa di assistere al concerto unico che Murcof e Petit ci regaleranno lunedì a INNER_SPACES.
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