Música

Il cuore della periferia di Roma batte in Poli Ok e Uzi Lvke

poli ok uzi lvke

“2020 Baby” di Poli Ok e Uzi Lvke è una canzone d’amore semplice e perfetta, con un paio di note di piano ripetute come sottofondo romantico e notturno. Una trap di sentimenti per una storia di notti troppo fredde e sentimenti contorti.

Poli Ok e Uzi Lvke sono entrambi di Roma, vengono da Spinaceto e dal Corviale. Entrambi sono cresciuti con la musica, chi suonando la batteria e ascoltando Nirvana e Guns’n’Roses prima di rituffarsi in Mondo Marcio, e chi a mettere su Marracash e persino i Sottotono, di cui in effetti potrebbero diventare una versione contemporanea e tutta particolare.

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Nel loro suono c’è tanto interesse per la melodia e il canto, anche con un background d’amore per il neomelodico che ogni tanto si fa sentire, insieme a riferimenti alti come Rihanna, Eminem e pure Justin Timberlake. A far la differenza, però, sono stati gli esempi musicali di Sfera Ebbasta e Achille Lauro, così come il supporto di nomi grossi della scena romana come Ketama e Chicoria—ma anche er pupone, Francesco Totti, che ha ballato “2020 Baby” su TikTok con le sue figlie.

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“2020 Baby” illustra bene le potenzialità del duo, che parte subito con un potenziale singolone di amore romantico ben lontano da tanto bragging e spacconate varie, e su YouTube viaggia già a quasi un milione di views. Il testo è fatto di voglia di mettersi subito in gioco per raccontare le prime relazioni e i sentimenti, con rime veloci ma un sottofondo energico—elementi che già fanno il loro stile.

“Hai detto mi penserai / quelle notti troppo fredde, quando tu non ci starai / dimmi cosa piangi a fare, spiegami quello che vuoi / sei contorta, sei una stronza, / scemo io che ti sto dietro”, rappa Poli Ok. “Lady,sono qui e mi vedi / se tocco il fondo non risalgo più / se tu ci credi restiamo…in piedi e sono solo come lo sei tu,” gli fa eco Uzi.

La produzione parte da basi probabilmente di qualche library ma viene rivista e costruita sul loop di pianoforte, che diventa quasi un elemento percussivo e atmosferico, rafforzato poi da qualche rintocco acustico e dalle melodie delle voci. “2020 Baby” è ben lontana dall’esprimere un suono compiuto e al massimo delle sue potenzialità, ma ci mostra che i due hanno la possibilità di sviluppare una musica molto personale e diversa dal resto della ciurma.

Grazie alla loro capacità di dedicarsi a sentimenti e melodia potrebbero far riscoprire alla scena romana il lato romantico della trap—un po’ come avevano fatto Carl Brave e Franco126 con il loro progetto Polaroid, finito troppo presto per il potenziale che aveva dimostrato di avere.

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