” Oui, oui, motherfuckers.” È questo il leitmotiv che Action Bronson ha portato per le strade di Parigi alla ricerca dei migliori vini naturali.
Il rapper e cuoco statunitense Action Bronson, per il primo dei tre episodi della serie the Action Bronson Eats and Drinks Parisseries (in cui ci porta alla scoperta dell’enogastronomia parigina), è partito alla volta dell’undicesimo arrondissement della capitale francese con Clovis Ochin, il suo “sciamano del vino naturale.” Insieme, i due si sono lasciati andare ai piaceri del vino realizzato con il minor numero d’interventi esterni possibile. In poche parole, si sono abbandonati alle gioie del vin naturel.
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Ochin, parigino e commerciante di vini, aveva già aperto le porte del vino naturale ad Action Bronson nel 2015, in occasione del concerto di quest’ultimo a Le Trianon. D’allora, il rapper americano è rimasto devoto ai vini naturali.
“Non avevo mai sentito parlare del vino naturale prima di Ochin,” spiega Bronson. “Anzi, non me ne fregava proprio nulla del vino. Non mi entusiasmava.” Le cose ora sono però cambiate per il rapper, tanto da non poter più farne a meno. “Non saprei come categorizzarlo, è qualcosa di speciale. Antico e speciale.”
E così, prima di dirigersi ad Auvergne per concentrarsi sui processi di produzione del vino naturale, Action e Clovis si sono concessi un giro per uno dei quartieri migliori da punto di vista culinario a Parigi, non risparmiandosi su impressioni e pareri.
“Porca miseria, io sento proprio la necessità di tornare in Francia ogni volta che posso. Non si tratta solo di documentare e registrare dei video sul vino,” ci tiene a precisare Bronson. “Perché si tratta di persone che hanno dedicato la propria vita a questo. È uno stile di vita il loro.”
Yard
La prima fermata del viaggio è allo Yard Restaurant , dove Action e Clovis incontrano Jane Drotter, la proprietaria, e Nye Smith, lo chef (che prepara un piatto su cui Bronson si fionda subito). “Questo sì che è un piatto, cazzo!” Allo Yard i gentlemen si accingono quindi a sorseggiare per primo un Occidureste dell’Aurelien Lefort, una combinazione di Chardonnay e di uva Gamay dell’Auvergne.
Poi passano al Canta Mañana di Alain Castex, prodotto nel Sud della Francia. La reazione di Bronson a quest’ultimo è un sonoro “wow” unito a uno scuotimento della barba decisamente epico.
Il terzo giro di Action Bronson e Clovis consiste in un coniglio fritto guarnito con maionese al dragoncello e accompagnato da un Picolnax di Yann Durieux, che porta Action in una dimensione poetica. Ma perché fermarsi qui quando puoi concludere con un Cotillon des Dames di Jean-Yves Peron? Il Cotillon del Dames è un vino arancione fermentato con le bucce dell’uva, e Bronson lo approva di gusto.
La Buvette
Al La Buvette incontrano invece la proprietaria Camille Fourmont, che serve ad Action e a Clovis un vino naturale da terreno basaltico di Patrick Bouju prima, e uno austriaco di Christian Tschida dopo. Tutti concordano sul fatto che la salsiccia andouille servita si accompagni perfettamente con il vino austriaco, e Bronson ribadisce di amare anche tutto quello che Patrick Bouju crea.
Lì Action, sdraiato sulla terrazza del ristorante e circondato da tutto quel buon vino naturale e dalla salsiccia, raggiunge il nirvana. “Penso sia la migliore andouille che io abbia mai mangiato. la vita è bella.”
Le Servan
La giornata si può dire tutto fuorché conclusa. Action e Clovis si dirigono verso Le Servan , un bistrot francese dal sapore asiatico, dove a dettare legge da dietro il bancone ci sono le sorelle e comproprietarie Tatiana e Katya Levha. Action le aiuta a cucinare le cervella fritta preparate con peperoncini verdi e rossi, zenzero, rape marinate, uova di trota, arachidi, erbe aromatiche e capperi. Per questo piatto, Bronson riceve il benestare anche da Bertrand Grebaut, chef del Septime (un altro ristorante di Parigi), e decide così di ritornare al Le Servan per la cena.
La sera inizia con Action Bronson, Clovis e un fan (incontrato per strada), del rapper cuoco intenti a degustare un pinot noir naturale di Catherine Riss. Clovis non trattiene i complimenti e lo cataloga come il “miglior pinot noir,” e anche il fan di Bronson sembra essere d’accordo. La cena al Le Servan si tramuta presto in un banchetto ooh la la a base di crocchette, vongole, ostriche con gelatina alla menta, quaglia fritta, asparagi e funghi – oh, e ovviamente le cervella fritte preparate il pomeriggio.
Action descrive l’esperienza al Le Servan come mistica, soprattutto grazie ai vini naturali scelti come accompagnamento e alle storie che questi vini raccontano, mostrando le personalità di chi li ha prodotti.
“Non si tratta solo di uno show sui vini naturali,” conclude Action Bronson parlando del primo episodio della serie. “È un corso intensivo sulla cucina francese moderna e sulla necessità di essere informati su quello che si sta bevendo e su chi lo produce.”