Dopo avervi consigliato cosa guardare su Netflix, ho deciso di scandagliare anche l’altra piattaforma di streaming video più utilizzata dagli italiani: sono andata quindi su Amazon Prime in cerca delle migliori serie e documentari a tema cibo.
Se come me avete sempre snobbato Amazon Prime Video perché vi sembrava una accozzaglia di serie tv e film inutili vi sbagliate di grosso; certo non sarà la piattaforma che ha dato la luce a Chef’s Table o improbabili docu-serie sulla cucina cinese, ma qualcosa di buono c’è.
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Lo so, vi ho svoltato la fine dell’estate, quel periodo a cui avete dato fondo agli arretrati dell’inverno e non sapete più cosa guardare.
Our Blood is Wine
Partiamo dal documentario del 2018 Our Blood is Wine, che vi farà appassionare al vino – parola di astemia – e alla Georgia. Scoprirete tradizioni vinicole antichissime di un paese che erano state dimenticate durante il dominio sovietico. Questo documentario mi sembra un ottimo modo per approfondire un po’ di più una società complessa, sopravvissuta a invasioni straniere e tentativi ripetuti di cancellare le sua cultura. In questo contesto, il rilancio della vinificazione tradizionale è uno dei pilastri su cui si fonda la rinascita culturale georgiana del 21° secolo.
La regista Emily Railsback e il sommelier Jeremy Quinn visitano l’ex stato sovietico armati di un iPhone e una sana curiosità, intervistando viticoltori e agronomi che con il loro lavoro onorano l’autenticità in contrasto all’omogeneizzazione moderna dell’agricoltura vinicola. Vedrete le qvevri, enormi anfore di terracotta fatte a mano, dove vengono riposte le uve pestate – semi e steli compresi – che vengono sigillate e conservate sottoterra fino a quando il vino è pronto da bere.
I piccoli produttori che vengono intervistati sono sempre personaggi affascinanti, alcuni sono pronti ad aprirsi al mondo che è sempre più incuriosito dai vini naturali e insoliti, mentre altri continuano felicemente a produrre vino solo per amici e famiglia.
El Bulli: La storia di un sogno
Se dovete ancora approfondire la nascita e lo sviluppo della cucina moderna – quella che in molti chiamano anche molecolare -, sarebbe un delitto non gustarsi questa docu-serie sullo chef Ferran Adriá composta da 12 episodi girati nell’arco di 13 anni – di cui tre realizzati da Prime Video.
La vicenda di Ferran Adrià è incredibile: di umili origini, da giovane Adrià non nutriva alcun interesse per la cucina, ma finisce per diventare lo chef più influente della storia moderna e con il suo celebre ristorante elBulli – vincitore per cinque volte del titolo di miglior ristorante al mondo – ha dato inizio a un dialogo tra gastronomia, arte, design e scienza.
Avvalendosi più di 30 anni di filmati, la serie ripercorre gli anni della gavetta di Adrià, il dietro le quinte del elBulli fino ai suoi ultimi momenti e la chiusura avvenuta nel luglio del 2011 senza dimenticare i nuovi progetti dell’elBulliFoundation – la fondazione no profit creata insieme al socio Juli Soler, per aiutare imprenditori, start-up e menti creative a realizzare i loro progetti ad innovare l’alta cucina.
Lo stile della serie risulta un po’ datato, ma si tratta pur sempre di un prodotto utilissimo per comprendere meglio il mondo dell’alta cucina.
Jamon, a story of essence
Prendetevi 30 minuti per capire l’ossessione spagnola per il prosciutto. ll documentario racconta la storia di Jamon Joselito, uno del prosciutti più famosi al mondo.
Girato nelle fattorie iberiche, Jamon, a story of essence racconta l’intero processo di produzione del prosciutto Joselito partendo dal pascolo, dove i maiali iberici vivono in libertà. Probabilmente si eccede un po’ nel romanzare la storia del prodotto e non vengono mostrate fasi importanti come la macellazione del maiale. Il prosciutto viene prodotto custodendo i segreti di una grande tradizione da sei generazioni. Aspetterete un po’ per vedere delle fette di prosciutto belle grasse ma da quel punto in poi, la vostra salivazione sarà alle stelle.
Verso la fine del documentario, vedrete che la passione per questo prosciutto è condivisa da chef come Massimiliano Alajamo, tre stelle Michelin, a Rubano (Padova) e Jonnie Boer, tre stelle Michelin, in Olanda. Nel complesso carino, ma non imperdibile.
Wa-shoku: Beyond Sushi
Se siete ossessionati dall’estetica della cucina giapponese, Wa-shoku: Beyond Sushi è il documentario che fa per voi.
Il documentario, in lingua inglese ma con sottotitoli in italiano, non parla solo di sushi ma più in generale della dieta tradizionale giapponese, chiamata wa-shoku.
Non immaginate una narrazione lineare e poetica alla Chef’s Table, ma aspettatevi di saltare da un argomento all’altro, da luoghi a interviste, senza un ordine logico. Nel documentario emerge sopratutto il tema dell’importanza della presentazione delle pietanze nella cucina giapponese. Infine, tra sushi, tofu, sake, visite al mercato del pesce di Tokyo, shintoismo e umami vi sembrerà di essere andati insieme al regista alla ricerca di origini e sviluppo della cucina giapponese.
Cuban Food Stories
In questo documentario viaggerai tra i sapori lontani della cucina cubana. Strutturando una storia in prima persona, il regista Asori Soto torna nella sua terra natale alla ricerca dei sapori perduti della sua infanzia prima che scompaiano. Nella maggior parte dei casi riuscirete a vedere piatti e le tradizioni di zone estremamente remote dell’isola che possono essere raggiunte solo in zattera, a cavallo o a nuoto.
Durante il viaggio Asori conoscerà persone diversissime tra loro, ma con un’unica grande passione: la cucina. In fin dei conti uno dei motti cubani che viene ricordato nel doc è “L’amore entra attraverso la cucina.” La nota dolente è un doppiaggio orrendo che vi farà un po’ soffrire.
Speriamo che nei prossimi mesi la scelta di documentari e serie aumenti nella piattaforma di Amazon, così potremo dire definitivamente addio alla vita sociale e alle responsabilità.
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