Questa mattina, 9 agosto, i giornali QN, La Nazione e il Resto del Carlino citano in prima pagina una vicenda giudiziaria che coinvolgerebbe il noto imprenditore Gianluca Vacchi.
Secondo i quotidiani del gruppo Riffeser, Vacchi avrebbe accumulato un debito di 10 milioni di euro con il Banco Bpm, che avrebbe poi pignorato alcuni dei suoi beni.
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Il 50enne, noto per la sua forte presenza su Instagram e il lusso della sua vita quotidiana, avrebbe infatti ottenuto un prestito tramite la First Investment Spa, holding di cui è amministratore unico, per una cifra che avrebbe raggiunto i 30 milioni totali di passivo.
Estinte due rate del debito, Vacchi non avrebbe poi onorato il prestito dei 10 milioni restanti, provocando il sequestro—da parte del Banco—di yacht, ville, azioni e quote del golf club di Casalunga di Castenaso (Bologna).
I quotidiani Riffeser, ripercorrendo le ultime stagioni finanziarie dell’imprenditore tra notizie più o meno verificate, si immaginano inoltre che altri potenziali creditori di Vacchi possano prendere la stessa direzione del Banco Bpm, dopo il presunto pignoramento di queste ore.
Secondo diverse ricostruzioni, Vacchi dovrebbe le proprie fortune alla famiglia, detentrice di un’importante partecipazione azionaria in una multinazionale di macchine per packaging (la IMA).
Stando a QN, “per tenerlo lontano da IMA, che fattura 1 miliardo e 300 milioni, i cugini gli verserebbero un compenso di 5 milioni all’anno”—evenienza confermata in qualche modo dallo stesso Vacchi, seppur non nelle cifre, in un’intervista su Canale 5 dell’anno scorso.
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Foto: grab via Instagram/Gianluca Vacchi