Vi ricordate di Rob Rhinehart? Ma certo, non potete esservi dimenticati del ragazzo che vive solo di vomito vitaminico. Qualche mese fa abbiamo vi parlato del Soylent, un integratore alimentare altamente nutriente sotto forma di frullato che Rob, un ingegnere di 24 anni, ha creato e usato come unico nutrimento per quasi cinque settimane. Se da un lato bisogna ammettere che sembra sperma, il suo inventore sostiene che bevendolo ogni giorno non ci sia bisogno di mangiare altro. Dato che al mondo abbiamo un grosso problema alimentare e che la popolazione del pianeta supererà i 9 miliardi entro il 2050, l’invenzione di Rob potrebbe rappresentare una vera svolta.
Dall’ultima volta che ne abbiamo parlato, Rhinehart e il Soylent sono diventati famosi. Gli esperti della nutrizione hanno descritto il progetto come “pericoloso”, “ridicolo” e, addirittura, “segno di un potenziale disordine alimentare.” Fortunatamente per Rhinehart, i sostenitori del Soylent sono stati generosi: con il crowdfunding ha raccolto più di 800.000 dollari in meno di 30 giorni. Ora, Rhinehart è il capo della Soylent Corporation. Il suo team potrà anche sembrare un gruppo di nerd a cui piace consumare i pasti nella forma di un miscuglio beige e inodore, ma chi dice che l’invenzione non possa contruibuire alla ricerca di soluzioni alla fame nel mondo?
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Il fatturato dei preordini, giunti da tutto il mondo, ammonta a più di un milione di dollari, quindi sembra che le cose stiano girando. Abbiamo contattato Rob per chiedergli come procede con il Soylent—che alcuni già chiamano “cibo del futuro”.
VICE: Cos’è successo dopo la nostra prima intervista?
Rob Rhinehart: La mia casella mail è esplosa. Gmail mi ha bannato dopo che ho risposto a 500 mail in un giorno. Ho raggiunto il mio obiettivo. Da quel momento il Soylent è diventato una vera azienda e la gente ha finalmente cominciato a ripensare al futuro della nutrizione. Sono molto eccitato.
Continui a mangiare solo Soylent con ottimi risultati, vero? Da quanto tempo, ormai?
Sì, il Soylent è esattamente ciò che volevo. Costituisce il 90 percento del mio cibo da circa sette mesi, ormai. Una volta che abbiamo ottenuto l’aiuto di alcuni dietologi e nutrizionisti, è diventato più buono e nutriente. Faccio ancora moltissima attenzione alla mia salute e corro ogni giorno. Sono diventato praticamente vegano e anche quando mangio, mangio molto bene. Ho sviluppato parecchie buone abitudini da quando ho iniziato col Soylent, imparando anche molto sul corpo e su ciò che lo fa funzionare.
Una prima versione del Soylent.
Come hai trovato i membri del tuo staff? A loro piace il Soylent?
Ho scelto un gruppo di persone diverse tramite un sondaggio sul mio blog, al quale hanno risposto in migliaia. Gli uomini lo adoravano, ma ci è voluto un po’ per farlo piacere anche alle donne. Oggi abbiamo 50 collaudatori e adoro leggere le loro annotazioni—cose come “Giorno 12: mi sento Terminator.” Le critiche iniziali si basavano sull’apparenza. Si tende a essere piuttosto superficiali, in termini di cibo.
Hai cambiato qualcosa nel Soylent, ora che non devi mangiarlo solo tu?
La composizione è cambiata perché fosse ottimale dal punto di vista nutrizionale. Sono cambiati il gusto e la consistenza. La versione iniziale era solo un prototipo. Ora abbiamo una versione per uomini e una per donne, per coprire i bisogni del maggior numero possibile di persone. Consiglio ancora di mangiare anche cibo tradizionale, ma penso che mi affatichi, rispetto al Soylent. Non mi è mai piaciuto cucinare, ma l’ingegneria gastronomica è divertentissima. A questo punto mi sorprende lo sforzo che la gente fa per vivere.
In cosa si differenzia il Soylent da altri integratori alimentari già presenti sul mercato?
Molti apportano calorie, ma nessuno è stato pensato come unica fonte di nutrimento. Non esistono sostitutivi del cibo sul mercato.
Qualcuno ha espresso dei dubbi nei confronti del tuo gruppo-campione e del fatto che tu non abbia un background scientifico. Cosa vuoi dire a chi pensa che ciò che fai sia incauto o pericoloso?
Non contando le critiche ad hominem, nessuno conosce le conseguenze che avrà tra trent’anni l’uso dell’iPhone, ma, secondo i dati attuali, non saranno negative. Alcuni credono che la novità sia pericolosa, altri accettano le nuove tecnologie senza testarle a sufficienza. Io cerco di stare nel mezzo. Il Soylent è sicuro, approvato dalla FDA [U.S. Food and Drug Administration], ed è evidente che è più salutare di ciò che un americano o un somalo mangiano normalmente.
Cosa pensi in generale del mondo della nutrizione?
La gente è bombardata da supposizioni terribili e contrastanti a proposito di dieta. La nutrizione è un campo in cui sfortunatamente chiunque si considera un esperto. Io non lo sono, e non ho bisogno di esserlo. Il mio scopo è fornire un apporto nutritivo già calcolato da professionisti. Il mio è un lavoro di pura ingegneria.
Un sacco di gente è impazzita quando hai affermato che il Soylent è nutriente come frutta e verdura.
Solo perché una cosa è naturale non significa che sia sana o salutare, e solo perché una cosa è artificiale non significa che sia malsana o pericolosa. Guardati intorno. Niente di quello che compriamo è naturale. Tutte le cose utili sono architettate e progettate e il cibo non dovrebbe essere diverso. Le persone hanno paura dei dolcificanti, ma è lo zucchero vero che ci sta uccidendo. Hanno paura dei conservanti quando lo spreco di cibo è all’ordine del giorno. McDonald’s sta cercando di creare cibi ipocalorici per combattere l’obesità, ma la gente chiede ingredienti che appaiano come naturali. È frustrante. L’idea di “vero cibo” è snob. Tutti hanno il diritto a essere in salute, anche se odiano la verdura.
Ma se è approvato, perché pensi che la gente abbia ancora paura?
La paura ti restituisce una storia migliore—vendere paura per gli alimenti è troppo facile per chi fa informazione, non riescono a resistere. Uno dei motivi per cui ho creato il Soylent era di evitare la cacofonia di opinioni e disinformazione sul cibo e le diete. Corro molti meno rischi ora di quando seguivo diete notoriamente malsane. La gente ha paura di quello che non capisce. Se saremo sempre trasparenti e chiari, porteremo sempre più gente verso la nostra idea.
Nutrizionisti, buongustai e altri critici sembrano particolarmente attaccati alla loro idea di masticare, e sono arrabbiati con te per avergliela portata via. Sei fedele al frullato o il Soylent potrà essere anche in forma di barrette, cereali e altri cibi solidi?
Possiamo fare qualsiasi cosa, ma i liquidi funzionano meglio per l’assorbimento dei nutrienti. L’uomo ha iniziato a masticare perché in questo modo rende il cibo più simile ai liquidi.
Ottima osservazione.
Alcuni dei nostri assaggiatori, però, masticano cicche, quindi deve esserci un qualche tipo di desiderio innato di masticare anche quando non abbiamo fame.
La vostra raccolta fondi di qualche mese fa ha avuto un enorme successo. Chi ha fatto donazioni?
Ci sono persone di tutte le età, da tutte le parti del mondo. La gente ha varie ragioni per finanziarci, per una salute migliore, per la sostenibilità ambientale, ma molti vogliono solo risparmiare tempo e denaro. Negli Stati Uniti non sono i fitonutrienti a mancare, è il tempo. Dare alle persone l’opportunità di recuperare del sonno o di lavorare farà di più per la salute della gente di un cavolo fresco. Alcuni dissentono, ma sono spinto dall’idea che un sacco di gente farebbe volentieri altro invece di mangiare. Sprecare meno energie per sopravvivere, questo è progesso.
Hai altri lavori o il Soylent è la tua occupazione fissa, ora?
Lavoro a tempo pieno al Soylent, e anche di più. Ho addirittura uno stipendio, che è un inizio, anche se fin qui l’ho speso tutto in strumentazione biologica.
Sembra procedere tutto a gonfie vele. Qual è il prossimo passo per un frullato che secondo alcuni “somiglia proprio allo sperma”?
Per me Soylent è un pasto onnipresente, pratico, che provvede a gran parte della nostra nutrizione. Vedo, però, anche gente che studia nuovi cibi e li rende più belli e saporiti di qualsiasi cosa disponibile in natura, riducendo così il nostro impatto sull’ambiente. Vedo una gran differenza tra “mangiare” e “pranzare”, ed entrambe le cose miglioreranno grazie alla scienza.
Online, molti detrattori sono infastiditi dal nome “Soylent” e dallo slogan “Soylent Green is people“. Non hai in programma di cambiarlo?
Stiamo cercando di creare un cibo universale per le masse. Credo sia un nome piuttosto adatto. E mette anche in evidenza che non si tratta di un marchio di lusso. Dovrebbe essere pratico ed efficiente. Ci sono già un sacco di cibi particolari. Questo non è uno di quelli.
Come è stato mettere in piedi la Soylent Corporation da persona piuttosto inesperta in gestione di aziende multimilionarie?
Come ingegnere e imprenditore mi sono preparato a questo per tutta la vita. Ogni idea che ho messo in campo è andata un po’ meglio della precedente. Il Soylent non è una cosa che ha avuto successo da un giorno all’altro. È tutta la vita che cerco di creare qualcosa di utile agli altri. Non ho mai pensato che sarebbe stato così, ma sembra perfetto. È eccitante lavorare a qualcosa con tanto potenziale, e sono pronto ad arrivare fino in fondo.
Possiamo fare un accordo per cui se diventi miliardario mi becco un milione per averti scoperto? Un’idea divertente e professionale.
Non mi interessa diventare miliardario, ma che la mia società abbia successo. In futuro, quando il Soylent sarà un impero commerciale, umanitario, di ricerca e multimiliardario ti comprerò qualcosa di bello e nostalgico, tipo un pomodoro.
Andata.
Altro cibo:
Il primo hamburger artificiale della storia non è un granché