Música

Sadly By Your Side, un disco applicato

Fare un disco è una cosa seria, cari amici. Soprattutto quando l’idea che si sviluppa a partire dalla musica travalica i limiti naturali della musica stessa e si estende in ambiti che, purtroppo per il nostro stato di arretratezza, sono ancora considerati separatamente dalla produzione musicale in senso stretto. Il progetto di cui vi voglio parlare oggi, invece, è stato ideato da un ragazzo che si chiama Davide, in arte Edisonnoside, insieme al collettivo creativo di Fabrica, partendo dal presupposto che non si possa scindere l’esperienza di ascolto di un disco dall’esperienza visiva e interattiva delle immagini che normalmente si accompagnano al suono. Così Sadly By Your Side alla fine non è da considerarsi solo un disco, ma una specie di videoclip della realtà accompagnato da una musica che su questa realtà si modella. Il videoclip è creato da chi ascolta il disco tramite l’app ad esso collegata, che modifica i suoni originali in base alle immagini che decidiamo di accompagnarvi. Se invece si volesse sentire il suono così com’è stato concepito dall’autore, senza le mutazioni indotte dal fruitore, basterebbe concentrare la fotocamera del proprio telefono sulle immagini del libro che accompagna il disco. Mi sono fatta spiegare più nel dettaglio da Davide come è nata questa idea schrödingeriana di musica tangibile e modellabile, che ritengo uno degli esperimenti discografici più interessanti compiuti finora in Italia e spero tracci il solco per un futuro che non teme la sinestesia.

Noisey: Ciao Davide, raccontami di te e della tua musica.

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Davide: io sono di Venezia (provincia), ma negli ultimi anni son stato un po’ in giro, ho studiato a Milano e poi son stato a vivere a Londra. Là mi son fatto il culo in un ristorante per un po’, poi ho deciso di lasciar perdere e dedicarmi alla musica che non avevo tempo di fare lavorando 13 ore al giorno. Così ho iniziato a seguire corsi di musica e produzione, nel frattempo son stato invitato a Fabrica a fine 2011. Adesso abito a Treviso, faccio musica elettronica da circa 5 anni, prima suonavo in un po’ di band, ma diciamo che mi annoiavo e l’elettronica mi dava più possibilità di divertirmi e sperimentare, ho iniziato a capirlo dopo aver sentito in botta Telefon Tel Aviv, Burial e Four tet, è stato un po’ come quando da ragazzino un tuo amico ti passa I Led Zeppelin, Jimi Hendrix e Sgt Pepper, non esci più di casa…

In particolare, come è nato questo progetto?

La fase vera e propria di produzione del disco è iniziata l’anno scorso: cercavo un tema da trattare, qualcosa che facesse da filo conduttore delle tracce, lavoravo con un mio collega a una performance audiovisuale e in quel momento, durante le nottate di lavoro, mi son reso conto che stavo facendo un disco sulle distanze. Io in prima persona vivevo una relazione a distanza, il mio collega pure, tutte le persone attorno a noi avevano vissuto o vivevano un qualche tipo di distanza, e alla fine ho sempre cercato di raccontare storie personali che coincidessero con chi mi stava attorno, così è nato il concept di Sadly By Your Side a livello musicale.

Cosa ti ha spinto a creare un prodotto anche fisico degno di essere acquistato, a voler differenziare le tue produzioni dalla marea di pubblicazioni esclusivamente digitali?

Una volta fatto il disco mi domandavo come potevo farmi aiutare dalle persone che lavorano a Fabrica per inventare qualcosa di nuovo, sapevamo tutti benissimo che far uscire un CD o un vinile non sarebbe stato sufficiente per spaccare la cortina di ferro dell’industria musicale, oltretutto non ce ne fregava nulla di fare quello che si fa da 60 anni, così ci siam domandati come si poteva reinventare la cosa pur mantenendo una connessione con la musica e con la contrapposizione tra digitale e analogico. Così ci è venuta in mente l’idea di fare un libro e un’app che assieme fossero il vero disco, infatti nel libro c’è la rappresentazione visuale delle 8 canzoni, nella app c’è la musica, che però viene modificata dal contesto in cui sei, se l’app “guarda” il libro, il risultato è la versione originale del disco. Ci sembrava un cerchio che si chiude.

Chi ha curato la rappresentazione visuale?

Ci siamo divisi i ruoli, io ho preso parte a tutti gli step per dare un parere e cercare di coordinare le cose, ma la parte visuale è stata fisicamente fatta da 2 graphic designer (Claudio Fabbro e Matteo di Iorio), io ho programmato un software che mi dava i dati da cui loro son partiti per fare la rappresentazione e l’app è stata concepita e programmata da Angelo Semeraro, qua c’è un piccolo making of che spiega bene la cosa.

Mi immagino che avrai fatto tremila prove di rimaneggiamento delle tue tracce con l’app, dammi qualche dritta su quali sono stati i paesaggi più interessanti su cui hai suonato il tuo disco.

Beh le volte in cui mi sono stupito maggiormente della “resa” del mio disco son state a Burano (Venezia) dove le case son tutte colorate pastello, hai la laguna attorno, lì era tutto un continuo cambiamento, sembrava quasi un altro disco, invece una situazione diametralmente opposta è stato usare l’app in macchina dove tutto scorre e sembra un videoclip.

Come ti rapporti con Max MSP?

Conta che non sono per niente un programmatore, anche se all’università ho studiato informatica musicale, lo uso per aggiungere un layer di performance totalmente digitale, se vuoi un po’ di ” casualità “, alla produzione musicale, e spesso la uso come tool per comunicare tra software diversi, soprattutto per le performance in cui c’è anche visual, poi c’è da dire che si trovano degli strumenti meravigliosi programmati da veri professionisti che sono dei gioielli.

Quindi dici che il tuo assetto live riproporrà la ramificazione artistica del tuo disco?

Sì, sicuramente, sto lavorando per portare dal vivo il disco con un visual show che comunichi lo stesso concept, allo stesso tempo ho già un progetto con un visual aritst si chiama Imposition, che è una versione molto più elaborata e varia di alcune canzoni del disco.

Verrò a vederti/sentirti allora. Grazie mille Davide.

Certo, grazie a te.

Potete ascoltare Sadly By Your Side qui sotto, ma come avrete capito sarebbe un’esperienza parziale.