Ho trovato un appartamento perfetto sotto tutti i punti di vista, persino per i non stellari standard di Milano: ci si può vivere in due senza sviluppare istinti omicidi, nello stesso quartiere abitano tante persone amiche e il prezzo dell’affitto è ok. C’è solo un piccolo problema: in bagno non c’è il bidet—e a quanto pare non è l’unico bagno simile in Italia.
Visto che non sapevo bene cosa aspettarmi da una vita senza bidet, qualche tempo fa ho chiesto aiuto ai miei amici di internet con un post su Facebook. Parlare di bidet sui social è come riaprire una ferita nella coscienza di chi è costretto a vivere fuori dall’Italia senza questo sanitario indispensabile. In fondo al loro cuore, tutti gli expat sanno che questa è una delle poche cose di cui gli italiani possono veramente vantarsi nel mondo, solo che abitano in paesi in cui la maggior parte della popolazione non ha interesse ad aprire gli occhi.
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Nel dibattito scatenatosi c’era un po’ di tutto: italiani che vivono all’estero, persone che hanno abitato in posti occupati, utenti che passavano di là per caso e volevano dire la loro. Ma insieme a chi ammetteva che la vita senza il bidet non merita—e quindi sconsigliava l’appartamento—c’era anche qualche eretico che sosteneva il contrario.
La cosa che mi ha colpito è la supponenza di chi, tra questi ultimi, ha commentato limitandosi a dire solo ”ma c’è la doccia!”. Mi ha fatto sentire come quando hai poca fortuna negli approcci amorosi e ti viene semplicemente consigliato di mostrare maggiore sicurezza, senza spiegare effettivamente COME fare. Ok, lo so anch’io che c’è la doccia, ma COME si usa la doccia al posto del bidet?
In pratica, è come se la pesantissima eredità del bidet portasse gli italiani che ne fanno a meno ad avere paura di spiegare come si viva senza. Tuttavia, con un po’ di insistenza sono riuscito ad avere risposte concrete sulle tecniche per lavarsi (c’è anche chi è arrivato ad ammettere in privato che in effetti non si lava sempre, e questa è la cosa più simile a una specie di rivelazione scottante sulla VERITÀ della vita senza bidet a cui potessi aspirare.)
Ecco una rassegna delle migliori tecniche per farsi il bidet senza un bidet. Non c’è pretesa di esaustività, ma un aiuto sincero a chi dovesse trovarsi in questa situazione.
Ma c’è la docccciaaaaaaaaa
Innanzitutto, va detto che usando la doccia si corre il pericolo di bagnare anche tante altre cose che non sono le parti intime. Bisogna levarsi slip o boxer vari, pantaloni, calze e scarpe e in pratica lavarsi dalla vita in giù. Quindi, sì: la doccia può essere un sostituto del bidet, ma non è così pratica.
Inoltre, usare la doccia a parete (quella senza doccino mobile) è fisicamente impossibile a meno di non mettersi a testa in giù, senza contare che come mi ha raccontato un utente che ha vissuto in Gran Bretagna ”qualche volta sono finito col culo nel piatto della doccia e l’acqua che schizzava ovunque.” Immagino che sia ok nella bella stagione, e un incubo in inverno — ma almeno il fondoschiena e i piedi sono brillanti.
Il lavandino è questione di dimensioni
Senza uno sgabello comodo per salire così in alto, dai sempre per scontato che bagnerai tutto il pavimento e qualsiasi cosa si trovi attorno. C’è anche chi da Londra riempie il lavandino come la cisterna di un orto e si pulisce a manciate d’acqua. Un consiglio molto utile è quello di usare un asciugamano appoggiato sulle mutande calate.
Il lavandino solleva anche la questione della pulizia della parte anteriore del corpo—tenendo conto dell’altezza del lavandino rispetto alla tua e della vicinanza del rubinetto al bordo del lavandino—ma si tratterebbe di un caso a parte. In generale, mi ha spiegato un contatto che vive negli Stati Uniti, questa soluzione ”è come l’educazione a tavola: non avvicini la bocca al cucchiaio ma il cucchiaio alla bocca, e lì invece non avvicini il culo al rubinetto ma il rubinetto al culo.”
Forse l’utilizzo più sensato del lavandino che ho scoperto da solo su internet è quello di attaccarci una doccia portatile, cioè un tubo di plastica che può essere applicato al lavandino e che all’estremità opposta termina con un doccino.
La vasca da bagno
Anche in questo caso, un sanitario concepito con un altro scopo viene convertito a sostituto del bidet. La vasca sembra il giusto compromesso tra la scomodità del lavandino e la grande capacità di manovra concessa dal doccino. Tutti dicono di adagiarsi sul bordo della vasca e colgono l’occasione per svolgere un po’ di squat.
Anche se ”quella è veramente la posizione più rischiosa per l’osso del collo,” è stata la laconica conclusione di un contatto che vive in Svezia.
Salviettine, carta umidificata e guanto da toilette francese
Le salviettine sono l’opzione preferita degli espatriati che non hanno una ”comoda” vasca che permette di appoggiarsi al bordo. Se hai una coscienza ecologica, tutti consigliano quelle biodegradabili. Per completare il quadro, mi sento in dovere di segnalare che questa soluzione costituisce anche una piccola spesa che va ad influire sul bilancio mensile—oltre al rischio di otturare lo scarico del water, secondo quanto mi ha raccontato un utente che vive in Australia.
Cosa succede, invece, quando non si hanno a disposizione le salviettine? La scelta ricade sullo scottex, inumidito con un po’ di sapone per farsi il bidè con le chiappe comodamente adagiate sul water. È fantastico sapere per una volta di non dover bagnare tutto il pavimento. Nonostante ciò, le persone che hanno avuto il coraggio di parlare mi hanno rivelato che questa soluzione ha degli inconvenienti: cistite e aumento di residui. Attenzione.
L’altra alternativa ecologica è l’asciugamano bagnato molto in voga a quanto pare in Belgio, oppure il guanto da toilette francese. Questo strumento va bagnato e insaponato sul lavandino mentre ti lavi stando sul water (e poi lavato a sua volta).
Japanese Toilet e doccini
Questo capitolo è per chi ha deriso tutte le soluzioni precedenti. Perché alla fine non è che il bidet ce l’abbiamo solo noi, e nel momento del bisogno possiamo inchinarci di fronte alle invenzioni di altri. Un esempio è il doccino o doccetta che si può far installare accanto al proprio water o acquistare in versione da viaggio, come spiega chi l’ha provata in India, Finlandia o Egitto—e che suggerisce di calibrare attentamente la potenza del getto del doccino, per evitare di esser colti di sorpresa.
Un’alternativa è il Japanese Toilet, un water ad alta tecnologia che contiene la funzione di bidet integrato: un tubo sotto l’asse emette un getto di acqua calda per l’igiene intima. Lo strumento comprende una modalità di pulizia per l’ano e una per la vulva, a seconda della posizione o dell’angolatura dei getti—alcuni modelli dispongono di dieci velocità.
Oggi esistono anche quelli che si sistemano sotto i normali water. Io continuo a non avere fiducia in un oggetto così complicato, ma Asa Akira ne promuove uno.
Bidet di plastica e i rimedi low-tech della nonna
Esistono anche rimedi molto più economici: i bidet di plastica o il cosiddetto rimedio della nonna—la bacinella di plastica riempita d’acqua—che mi è stata consigliata dal Messico.
Il bidet di plastica è semplicemente un oggetto che riproduce le fattezze del bidet ma è molto più leggero e soprattutto non è connesso alle tubature della casa. Tra le persone expat in Germania, mi è stato raccontato che questi bidet vengono consigliati per fare degli ambigui “bagni seduti” con infusi inquietanti. Gli inconvenienti sono sempre gli stessi, si può bagnare tutto il pavimento durante l’operazione.
Dalla Spagna mi segnalano che degli ingegneri di Madrid hanno pensato a un tappo da applicare sulle comuni bottiglie di plastica che consente di spruzzarsi l’acqua direttamente sulle parti intime. Il nome dell’oggetto di design è Culo Clean—sarà vero?
Questione di sincronia
Durante questa indagine, qualcuno ha trovato il coraggio di rivelare un altro segreto. Nella vita senza bidet, che si parli di vivere negli Stati Uniti, in Gran Bretagna o in Indonesia, la doccia può essere usata secondo il suo scopo originario: basta usarla in certi momenti predeterminati.
In breve, molte persone riescono a condizionare il loro corpo ad andare in bagno quando si svegliano il mattino o solo quando devono fare la doccia, dove si puliscono con un getto modalità massaggio super forte. È davvero necessario che sottolinei quanto questo strumento non sia per nulla alla portata di chiunque non abbia il controllo completo sul proprio corpo?
BONUS
Soluzioni estreme
Tra le persone (soprattutto uomini) che usano salviette umidificate o carta igienica inumidita con acqua e sapone c’è anche chi suggerisce la depilazione anale. Per onestà intellettuale devo ammettere che il consiglio mi è stato dato dal profilo di un troll. Quindi, forse stava solo scherzando.
Non rinunciare al sogno
In ogni caso, c’è anche chi non cede alla disperazione. Attenzione, questo consiglio è valido solo se puoi permettertelo: farti installare un bidet. Chiudo con questo racconto di speranza di uno dei miei contatti: ”durante il viaggio di supervisione dei lavori in casa per la preparazione al trasferimento, in aereo su un Emirates a 11.000 metri sopra il Kenya ho ordinato il bidet così che al mio arrivo lo stessero già montando.”
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Alla fine sono andato davvero a vivere in una casa senza bidet. E sì, mi è già successo di introdurmi nella vasca nudo dalla vita in giù e maledire il momento in cui l’ho pensato.
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