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Attualità

Foto dal Libano in rivolta

Il popolo libanese si è lasciato alle spalle le storiche divisioni politiche e religiose ed è sceso in strada. Le proteste vanno avanti da una settimana.
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT

Da giovedì scorso, le strade del Libano sono inondate dai cortei di protesta. Le manifestazioni, che secondo le stime hanno coinvolto quattro milioni di persone, si scagliano contro la cattiva gestione del paese da parte del governo in carica, contro l’abbassamento della qualità della vita, l’innalzamento del tasso di disoccupazione e la diffusione di corruzione e povertà. Secondo la Banca Mondiale, più di un quarto della popolazione libanese ora vive sotto la soglia di povertà. La fotografa irachena Tamara Abdul Hadi e il fotografo libanese Roy Saada sono scesi in strada a Beirut per raccontare l’atmosfera delle manifestazioni, che chiedono a gran voce le dimissioni dell’intero sistema politico con lo slogan “All means all”, “tutti vuol dire tutti”.

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“Si respira un’aria elettrizzante e piena di speranza, aspettavamo questo momento da tanto tempo”, hanno detto Abdul Hadi e Saada a VICE Arabia. “Persone di ogni età—genitori con i figli, studenti universitari, nonni—sono scese in strada a protestare contro la corruzione e le tasse, a invocare la caduta del regime, senza bandiere o affiliazioni settarie. Per la prima volta nella storia moderna, la gente del Libano si è lasciata alle spalle ogni differenza politica e religiosa e si è schierata in un fronte unito contro la classe politica.”

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Proteste a Jal el Dib, città libanese nella regione del Monte Libano, il 23 ottobre.

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Durante uno dei tanti tentativi dell'esercito di forzare il blocco stradale effettuato dai manifestanti, una donna è corsa incontro ai militari e poi si è gettata a terra a pregare. Jal el Dib, 23 ottobre.

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I manifestanti hanno regalato rose ai soldati dell'esercito libanese. Jal el Dib, 23 ottobre.

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La protesta, iniziata il 17 ottobre e che prosegue ancora nonostante la pioggia. Jal El Dib.

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"Rivoluzione", "Andatevene": graffiti sui muri di Beirut. 19 ottobre.

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I manifestanti si arrampicano sulle recinzioni dei molti cantieri in città per avere una visuale migliore dei cortei. Beirut, 19 ottobre.

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Le donne hanno avuto un ruolo fondamentale nel mantenere le proteste pacifiche. Un gruppo organizzato di donne qui si frappone tra le barricate e l'esercito. Beirut, 19 ottobre.

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Molti uomini e donne partecipano alle proteste a cavallo di moto, biciclette o motorini. Beirut, 19 ottobre.

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Un manifestante mascherato da Joker nel centro di Beirut. 19 ottobre.

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Un autoritratto in uno degli edifici maggiormente colpiti nel secondo giorno di proteste, visto come simbolo del controllo capitalista e classista su gran parte del centro città. Beirut, 19 ottobre.

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Un manifestante mascherato da Joker nel centro di Beirut corre vicino a un incendio. 19 ottobre.