Per usare la cannabis non è necessario essere degli aficionados. Io, ad esempio, non lo sono. Non è necessario essere nerd della cannabis. Io, ad esempio, non lo sono. Allo stesso modo, non bisogna comportarsi da consumatori pigri. A volte è difficile sapere come o dove stabilire un proprio standard. Ma, se sapete cosa finisce nell’erba, e che effetto le diverse componenti hanno su di voi, potete formarvi una base su cui sviluppare i vostri standard. Ecco, qui di seguito, una serie di informazioni su cui potete riflettere, o che potete ignorare, la prossima volta che fate un giro dalle parti dell’erba.
L’enigma del fuori/dentro
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L’erba, di tutti i tipi, viene fatta crescere all’aperto o al chiuso. Ogni piantina nasce da un seme o dai cloni. In genere la coltivazione al chiuso si serve dei cloni e quella all’aperto usa i semi, ma questo discorso non vale sempre. I cloni sono delle esatte repliche genetiche prese da una determinata piantina (fenotipo), selezionata appositamente per i suoi ottimi geni. In genere, queste piantine vengono dette “madri.” La misura in cui ogni coltivatore elimina i diversi fenotipi gioca un ruolo importante nella qualità dei fiori prodotti da una pianta. L’erba coltivata al chiuso e l’erba coltivata all’aperto hanno diversi equilibri di cannabinoidi, diverse potenze (di solito, quella dell’erba coltivata al chiuso è più alta) e vivono vite molto diverse. Ecco una breve lista di notizie cruciali riguardo la coltivazione della marijuana.
Indoor
L’erba coltivata in uno spazio chiuso cresce fino a 60 o 90 centimetri, con gruppi di 10 o 100 piantine posti sotto lampade al sodio ad alta pressione (HPS), lampade ad alogenuri metallici (MH), o diodi a emissione luminosa (LED). Le luci operano su due cicli diversi: il ciclo vegetativo e quello di fioritura. Nello stato vegetativo, le piante crescono sotto la quantità di luce che sembra più opportuna al coltivatore, ed è pertanto un fattore che varia considerevolmente da coltivatore a coltivatore.
Le piante vengono cresciute al chiuso, nel terreno o per via idroponica, su lana di roccia o rocce laviche. Nella maggior parte dei casi, le piantine vengono nutrite da una riserva d’acqua che contiene anche una serie di nutrienti. I nutrienti provengono da composti naturali, sostanze chimiche, o una combinazione dei due. Prima che le piante possano essere raccolte, devono essere ripulite. Questo significa privare le piante dei nutrienti, tenerle annaffiate con cura e, di tanto in tanto, aggiungere all’acqua composti per agevolare l’eliminazione dei nutrienti e dei minerali.
I fiori provenienti dalle piante cresciute al chiuso di solito sono molto densi, extralucidi, e hanno un odore più forte. I fiori delle piante al chiuso hanno un più alto contenuto di THC e, in genere, anche una potenza più alta, che non si traduce necessariamente in una botta migliore. Le condizioni in cui vengono cresciute le piante producono un diverso equilibrio di cannabinoidi, il che forse contribuisce al fatto che le piante cresciute al chiuso sortiscono un effetto più rapido e d’impatto.
Outdoor
Alcuni tipi d’erba cresciuta all’aperto possono raggiungere altezze scandalose (più di 6 metri) mentre le altre piante rimangono sul metro/metro e mezzo d’altezza. Dipende tutto dalla varietà, dal luogo, dal coltivatore e dalla stagione. L’unica luce usata è quella solare. In certi casi, i coltivatori sfruttano le serre. Il ciclo vegetativo dura all’incirca quattro mesi, mentre il ciclo di fioritura dura più o meno 2 mesi.
I fiori delle piante cresciute all’aperto, in genere, sono meno densi, ma sono molto più larghi. Hanno un aroma più muschioso, terroso, e solitamente hanno un aspetto meno lucido. L’equilibrio dei loro cannabinoidi di solito produce una botta che arriva gradualmente ed è meno volatile.
Non è che tutti debbano imparare a memoria questo processo. Da consumatori, siete voi a dover decidere cos’è importante per voi. Dipende tutto da quanto vogliate essere ossessionati e quante informazioni vogliate avere sull’erba che fumate. È importante che conosciate i vostri standard. Non vi verrò a dire cose come “fumare erba chimica cresciuta con fertilizzanti scadenti vi ucciderà.” Certo, potrebbe uccidervi, ma è improbabile che qualcuno sia mai schiattato fumando qualcosa che sembrava fumabile. Detto questo, l’erba che ha assorbito sostanze sbagliate potrebbe procurarvi un mal di testa. Potete anche subire effetti sgradevoli, se l’erba non è stata ripulita di tutte le belle cose che ha assorbito. O forse non colpirà voi ma tutti i vostri amici si troveranno con dei gran mal di testa. In qualunque caso, quello che consiglio è che sappiate cosa state fumando (o state ingerendo, o state applicando per via topica)
ZACHARY G. MOLDOF