Música

Com’era la musica di vent’anni fa

VICE ha da poco festeggiato il suo ventesimo compleanno. Quando uno compie vent’anni viene automatico buttare un occhio al passato e fare un bilancio di cosa sia cambiato e cosa invece sia rimasto invariato da quei bei tempi in cui eravamo tutti più giovani (alcuni non erano ancora nati) e già amavamo la musica quasi come ora. Già, la musica. Com’era messa la musica vent’anni fa? Non preoccupatevi, era già una bomba.

• Ci si vestiva con camicione di flanella e vestitini da bambolina e Dr.Martens e ci si metteva un botto di matita nera sugli occhi… oh.

Videos by VICE

• Varg Vikernes era un uomo libero (anche se era già una testa di cazzo).

• Se eri una ragazzina le tue ovaie erano impazzite per Jordan Catalano in My So-Called Life anche se lui era praticamente analfabeta, e per la cover dei Frozen Embryos di “I Wanna Be Sedated” che era la prima volta in cui probabilmente venivi a conoscenza dei Ramones.

• Tutta questa gente aveva i capelli: Max Pezzali, Billy Corgan, Tim Armstrong, Ian Mackaye (più o meno).

• Gli editor di Noisey più adulti erano molto fan di MTV Unplugged e si guardavano e riguardavano la videocassetta di Nirvana: Unplugged mentre la loro testa andava su e giù. Mattia Costioli invece aveva due anni e non capiva un cazzo, non che la cosa sia cambiata con gli anni.

• Pulp Fiction uscì nelle sale e i maschi iniziarono a indossare camicie hawaiane senza alcuna ironia, mentre le ragazze si tagliarono i capelli come Cleopatra, tutti cominciarono a pippare vagonate di cocaina, se non a farsi di eroina e alcuni iniziarono a viversela da veri gangster e sparare in giro. No dai, non proprio. In molti, però, iniziarono ad amare Dick Dale e il balletto di Mia Wallace con Vince Vega diventò un culto. La cosa più importante è che quella precisa colonna sonora curata da Tarantino divenne culto, tanto che la si cita anche oggi come una delle cose migliori capitate alla sonorizzazione dei film. Pensate davvero che Baz Luhrmann, solo due anni dopo, avrebbe avuto il coraggio di piazzare tutte quelle figate nella colonna sonora di Romeo + Giulietta se Pulp Fiction non fosse esistito? Non credo proprio. Grazie amico Quentin!

• Il termine hipster, così come lo conosciamo, non esisteva nemmeno in stato embrionale. Molto si parlava, invece, della Generazione X e di individui borderline contro yuppies. (Giovani, Carini e Disoccupati fornisce un ottimo quadro della situazione, oltre a introdurre, grazie a Ben Stiller, una nuova generazione alle meraviglie di “My Sharona” degli Knacks).

• Se volevi ascoltarti una canzone, dovevi aspettare per ore alla radio con il dito pronto sul bottone REC, aspettando solo che qualche miracolo facesse passare “Say It Ain’t So.” E la tua registrazione, sistematicamente, conteneva anche il DJ che ci parlava sopra.

• Il video di “Blind” dei Korn era sì uscito, ma a nessuno importava una mazza del nu-metal, pericoloso genere che sarebbe esploso solo qualche anno più tardi, quando nessuno riuscì a fermare quella schifezza e Fred Durst con il suo cappellino di merda erano già leggenda.

• Vi ricordate di quando Lisa Left Eye Lopes delle TLC si incazzò così tanto con il suo uomo che gli bruciò le scarpe, cosa che portò all’incendio di tutta la loro magione? Bel colpo.

• Se stavate nella nostra fantastica penisola e volevate guardare un video dovevate investire il vostro tempo nel canale Videomusic con le sue storiche trasmissioni Hot Line, Supernova, Telekommando, Segnali Di Fumo e così via. Questo canale due anni più tardi avrebbe cambiato il suo nome in TMC2. Bei tempi.

• Senza cellulari darsi appuntamento con gli amici ai concerti era praticamente una questione di preghiere, miracoli e congiunzioni astrali. Se uno di loro non era puntuale, gran cazzi sua.

• Al tuo compleanno probabilmente ti avevano regalato un Discman e tu ti incazzavi come un animale perché il disco saltava ogni volta che facevi un minimo movimento, senza pensare a quando volevi fare una passeggiata, quindi grazie mille, ma ti tenevi stretto il tuo caro vecchio Walkman che avrà pure avuto i suoi anni ma almeno funzionava.

• Uscì il primo album degli Outkast, Southernplayalisticadillacmusik, che tirò un calcio in culo a tutti i Newyorchesi increduli che dell’ottimo rap potesse saltare fuori pure da Atlanta.

• Nacque il glorioso trip-hop! I Portishead fecero uscire Dummy che diventò la colonna sonora di tutte le volte che qualcuno voleva copulare da drogato in maniera vagamente romantica.

• Nel frattempo in Italia Sanremo veniva vinto da due ciechi: Aleandro Baldi nella sezione BIG e un giovane Andrea Bocelli con “Il Mare Calmo Della Sera” nella sezione Nuove Proposte (smerdando Giorgia con “E Poi” e “Fuori” di Irene Grandi).

• Danielone Silvestri era fuori da Sanremo, ma decise comunque di pubblicare il suo album d’esordio. Con lui esordirono anche i Modena City Ramblers e gli Ska-P. Le Feste dell’Unità ringraziano!

• Tra gli altri album culto del 1994 ricordiamo Lorenzo 1994 di Jovanotti, Remix 94 degli 883, A Che Ora è La Fine Del Mondo di Ligabue, Biagio Antonacci indovinate di chi, T’Appartengo di Ambra e Spirito dei Litfiba. Fatta eccezione per Ambra, bisogna ammettere che il maschio italiano, dominato dalla triade LigaJovaPelù, se la passava alla grandissima.

Il Re Leone, Il Cerchio Della Vita

• Si formarono i gloriosi Rammstein, e insieme a loro si formarono orde di ragazzine goth, di businessmen insospettabili che di sera si trasformavano in omaccioni truccati e di tecnici di palco incazzati neri.

• Gwen Stefani compiva 25 anni, età che tutt’ora mantiene invariata.

• Il popolo britannico nel 1994 era diviso fra chi se ne stava nei club a ballare la jungle e chi disegnava cuoricini attorno al suo componente preferito dei Take That (o delle Spice Girls). C’era però un gruppetto destinato a infoltirsi negli anni che iniziò a seguire le orme di alcuni ragazzini bizzarri: i fratelli Noel e Liam Gallagher e Damon Albarn e Graham Coxon. Nel 1994 infatti uscirono Definitely Maybe e Parklife, rispettivamente di Oasis e Blur, che alterarono le prospettive musicali dei giovani europei e non solo.

• La pietra miliare dei Mayhem De Mysteriis Dom Sathanas uscì poco dopo il funerale del membro fondatore Euronymous, assicurando per sempre alla Norvegia la nomea di Paese più metal del mondo.

• Jeff Buckley pubblicò Grace ma, siamo onesti, nessuno se l’è cagato fino a quando poi morì, un paio di anni più tardi. Detto ciò, trattasi di uno degli album più belli degli anni Novanta, e su questo non ci piove.

• I Wet Wet Wet erano dappertutto, dappertutto, dappertutto.

• I Beastie Boys produssero il video musicale più bello di sempre: “Sabotage,” che è praticamente l’unica occasione in cui i Ray-ban aviator si dimostrarono sensati.

Seinfeld arrivò in televisione. Nient’altro da dire.

• È l’anno di nascita di Earl Sweatshirt. E di Justin Bieber. E di Harry Styles. E di Michele Bravi.

Michael Jackson si è fatto Lisa Marie Presley sul palco agli MTV Video Music Awards e ha fatto inorridire tutta la platea reale e virtuale.

• I Green Day non avevano ancora lo stesso look delle Golden Girls.

• Illmatic non era stato indicato come il miglior album hip-hop dell’anno perché era praticamente appena uscito e sarebbe stato davvero prematuro incoronarlo così, appena nato. Però.

• Lo stesso vale per Ready to Die di Biggie.

• Riviste musicali.

Segui Noisey su Twitter: @Noisey_IT