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Un video girato in un mattatoio mostra come venivano torturati gli animali

Un’associazione per la difesa degli animali ha fatto causa a Tyson Foods e sei dei suoi dipendenti. L’azione legale è scaturita in seguito a un filmato, ottenuto segretamente, che mostrerebbe i lavoratori dell’azienda mentre torturano i polli vivi prima di ucciderli.

A settembre l’associazione “Mercy For Animals” (Pietà per gli animali) aveva inviato un suo agente sotto copertura nello stabilimento di lavorazione del pollame di Carthage, Mississippi. Nel corso delle riprese effettuate al suo interno, e pubblicate mercoledì, pare che i dipendenti di Tyson Foods “prendano a pugni, lancino, picchino e tormentino gli animali per divertimento”. Il gruppo di attivisti sostiene inoltre di aver visto operai che traumatizzano e decapitano i polli.

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“I lavoratori buttavano i polli uno sopra l’altro, facendoli morire soffocati,” ha dichiarato il portavoce di Mercy For Animals, Matt Rice.

L’operaio sotto copertura avrebbe denunciato gli abusi ai suoi responsabili, oltre ad aver contattato una linea verde dedicata. Mercy For Animals sostiene, tuttavia, che non ci sono state variazioni o aggiustamenti nel modo in cui i polli vengono maneggiati nello stabilimento.

Tyson Foods ha rilasciato una dichiarazione mercoledì nel quale sostiene che l’azienda ha avviato un’indagine sugli abusi dopo aver ricevuto una lamentela settimana scorsa e che due operai apparsi nel video sono già stati licenziati.

“Crediamo che un trattamento adeguato degli animali sia un obbligo morale ed etico,” ha dichiarato l’azienda. “Tutti coloro che lavorano con gli animali nei nostri impianti – compresa la persona che ha girato il filmato in segreto – vengono addestrati a trattare gli animali in modo appropriato e gli viene chiesto di riferire qualsiasi cosa che ritengono non appropriata.”

Tyson ha anche fatto notare che le autorità non hanno intrapreso azioni legali nei confronti dell’azienda o dei suoi dipendenti. Il Mississippi tuttavia offre ai suoi cittadini la possibilità di lanciare accuse criminali nei confronti di altre persone. Mercy For Animals ha sporto 33 denuncie per crudeltà nei confronti degli animali. Un giudice valuterà la fondatezza delle accuse e deciderà se emettere i mandati di arresto.

Mercy For Animals ha postato sul suo sito il video delle violenze, con la voce narrante dell’attrice Candice Bergen, includendo un link alla petizione che richiede a Tyson di modificare la sua politica di protezione degli animali.

Rice spiega che questa è la terza operazione sotto copertura che il gruppo porta avanti nei confronti di Tyson da luglio. A sua detta, in almeno un caso sono state formulate delle accuse di reato nei confronti dei proprietari di una delle aziende.

Secondo Rice, il problema più ampio è che, tra gli animali, i polli sono le maggiori vittime di abusi, senza ricevere alcuna protezione dal Humane Methods for Slaughter Act (Decreto sui Metodi Umani per la Macellazione). Questo nonostante i polli rappresentino il 95 per cento del bestiame ucciso per il consumo alimentare negli Stati Uniti.

Il gruppo di attivisti vorrebbe che Tyson applichi dei metodi di macellazione più umani. In particolare, all’azienda viene richiesto un “sistema atmosferico controllato”: ovvero, che i polli arrivino nel mattatoio e vengano portati in una stanza riempita con gas inerte, in modo che si addormentino prima di essere uccisi.

Rice ha supposto che gli operai diventino “desensibilizzati” a causa della velocità e del numero di uccisioni richieste dal lavoro. A sua detta, l’impianto di Carthage tratta 2 milioni e mezzo di polli alla settimana. Rice associa la mentaliltà di un dipendente del mattatoio a quella di un soldato a cui viene insegnato di odiare il nemico per poter fare il proprio lavoro.

“Se parli con i lavoratori ti diranno che devono imparare a odiare gli animali per poter andare al lavoro ogni singolo giorno,” ha detto Rice. “Vorremmo eliminare qualsiasi interazione umana con gli uccelli vivi, impedendogli così di torturare gli animali.”

Tyson, il più grande fornitore di pollame degli Stati Uniti, serve una serie di catene di fast food nazionali tra cui McDonald’s. A detta di Rice le precedenti inchieste sotto copertura dell’associazione hanno contribuito alla modifica delle politiche societarie di Nestlè e Walmart. L’associazione spera ora che Tyson sia la prossima grande azienda a prendere in considerazione questa eventualità.

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