La storia di Johnny Dang è di quelle assurde e americanissime che potrebbero riempire i biopic di questo mondo: il tipico quadro di chi parte dalla povertà più assoluta e, rimboccandosi le maniche, riesce a diventare ricco. Il cliché del self-made man che da decenni viene raccontato in ogni salsa e contribuisce alla rincorsa ultra-liberista e iper-capitalista che ci viviamo tutti i giorni.
Dang arriva negli USA nel 1996, ha 23 anni ed è povero. Comincia riparando gioielli vari ed eventuali in un mercato delle pulci, facendosi subito notare dalla comunità afroamericana e, da lì, da una serie di artisti che lo condurranno tra le braccia della scena hip hop fino alle canzoni dei Migos, di Drake e Travis Scott.
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