Il nome dirà qualcosa alla maggior parte di voi. Food cost, letteralmente il costo del cibo, è una parola che quasi tutti, prima o poi, abbiamo sentito pronunciare. Ma quanti hanno davvero capito cosa significa? Non sbadigliate aprendo subito un’altra tab e cercando video di gatti sul Rumba: quello del food cost è un discorso interessante anche per i non addetti ai lavori.Il food cost da solo non serve a un cazzo. È un indice tra i tanti per costruire un menu ma è sterile e inutile se non contestualizzato.
Non è detto che un food cost altissimo porti a un prezzo altissimo, perché magari quell’ingrediente ha una spendibilità inferiore in una determinata città.
Animella alla brace al burro nocciola | Foto per gentile concessione di Valentina Chiaramonte
Tajarin di trippa di agnello al sugo d’arrosto | Foto per gentile concessione di Valentina Chiaramonte
Vedo che la gente fa fatica a capire il costo di un piatto, soprattutto di quei piatti che ritiene fattibili a casa dalla nonna. Evidentemente non sono mai andati a fare la spesa con la nonna!
Foto di Giacomo Maestri e Sivia Pozzati per gentile concessione di Trattoria Da Me
Lavoro solo con prodotti freschi quindi il mio food cost è circa del 15% a cui devo aggiungere un 25-30% di altre spese. Alla fine, come vedi, il ricavo finale è basso: un 30%, ecco. Spesso il cliente questo non lo capisce.La mia cotoletta costa 18 euro, molti ristoranti in città la fanno a 15, ma ti garantisco che in proporzione guadagna di più quello a 15 perché magari usa prodotti surgelati.
Foto di Giacomo Maestri e Sivia Pozzati per gentile concessione di Trattoria Da Me
“Il food cost da solo non serve a un cazzo. È un indice tra i tanti per costruire un menu, ma è sterile e inutile se non contestualizzato. Il food cost è un parametro che mi permette di centrare i prezzi - che nel mio caso sono la fascia media di un ristorante milanese, offro un’esperienza gastronomica allo stesso prezzo di una cena modaiola. Da noi non deve superare il 20%. Io sono un lurido bottegaio e calcolo e ricalcolo in maniera ossessiva, principalmente per rassicurare me stesso, ma la spesa cibo è solo una delle tante per un ristorante. Ci sono imposte, costi del lavoro, costi energetici…Bottura può permettersi di scegliere il meglio perché poi per un tre stelle Michelin nella macchina ristorante il cibo è numericamente ininfluente.
A cosa pensi servano gli stagisti? Abbassano i costi di un piatto per il ristoratore ma lo alzano per il cliente.
Mini club al vapore, maialino, uovo di quaglia | Foto per gentile concessione di Al Cjasal