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Chi è Alexandria Ocasio-Cortez, la nuova speranza dei democratici americani—e non solo

Alexandria Ocasio-Cortez

Aggiornamento del 7 novembre 2018: A 29 anni, Alexandria Ocasio-Cortez è diventata la più giovane donna mai eletta al Congresso, grazie alla vittoria contro il candidato Repubblicano Anthony Pappas nel 14esimo distretto di New York. Per l’occasione, riproponiamo questo nostro articolo del 28 giugno 2018, pubblicato dopo la sua vittoria alle primarie democratiche.

Alexandria Ocasio-Cortez ha origini latino-americane, è nata nel 1989 e a giugno ha vinto la sua prima campagna alle primarie democratiche di New York, battendo a sorpresa il deputato Joe Crowley—il numero quattro del Partito Democratico negli Stati Uniti. La vittoria è arrivata alla fine di una campagna in cui Ocasio-Cortez ha promesso “giustizia economica, sociale e razziale” per la classe lavoratrice americana. “Questo è l’inizio di una rivoluzione,” ha scritto su Twitter.

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Ocasio-Cortez, già al fianco di Bernie Sanders come volontaria e nel partito dei Democratici Socialisti d’America, ha vinto con un incredibile 57,5 percento di maggioranza contro Crowley, 56 anni e 10 mandati alle spalle tra le fila dei democratici. La vittoria di Ocasio-Cortez, un segnale di protesta e frustrazione da parte dei cittadini di New York, segna il primo vero ostacolo che Crowley abbia mai incontrato all’interno del suo stesso partito e potrebbe davvero essere una svolta epocale per i Democratici.

Nel corso della campagna, Ocasio-Cortez ha pubblicamente attaccato le scelte del presidente Trump, dichiarandosi a favore dell’abolizione dell’ICE (l’agenzia del governo americano responsabile del controllo della sicurezza delle frontiere e dell’immigrazione) e protestando davanti al centro di detenzione in Texas a pochi giorni dal voto.

“Questo è un grande inizio perché il messaggio che abbiamo mandato al mondo questa sera è chiaro: non è accettabile dare priorità ai finanziatori rispetto alla comunità tutta,” ha detto Ocasio-Cortez ai suoi sostenitori durante il discorso dopo la vittoria. La sua intera campagna è stata finanziata da piccole donazioni, meno di 200 dollari a testa, al contrario di Crowley che ha attinto ai grandi e potenti sostenitori alle sue spalle.

Se Ocasio-Cortez dovesse sconfiggere il Repubblicano Anthony Pappas nelle elezioni di metà mandato di novembre—obiettivo quasi assicurato nella roccaforte democratica—diventerebbe la più giovane donna mai eletta al Congresso [aggiornamento: è successo].

MA CHI È ALEXANDRIA OCASIO-CORTEZ?

Nata e cresciuta nel Bronx da genitori di estrazione modesta e origini portoricane, Ocasio-Cortez si è laureata in economia e relazioni internazionali alla Boston University nel 2011. Ha iniziato a lavorare come educatrice al National Hispanic Institute, un’associazione no-profit che promuove la leadership dei giovani nella comunità latino-americana. Per aiutare la famiglia, ha lavorato come cameriera e barista. Proprio martedì è apparsa su Twitter una foto dello scorso novembre che la ritrae mentre lavora dietro al bancone di un bar.

https://twitter.com/JStein_WaPo/status/1011791408162799618

Nel 2016 è stata volontaria nella campagna di Bernie Sanders, ma dopo la vittoria di Trump ha deciso di candidarsi personalmente nel suo distretto di appartenenza, che comprende Bronx e Queens, per rappresentare le donne progressiste e di colore dell’area.

“Dove sono nata io, il codice postale segna il tuo destino,” ha detto in un video della campagna. “Le donne come me non si candidano.”

QUALI SONO I PUNTI DELLA SUA CAMPAGNA?

Ocasio-Cortez ha promesso l’abolizione dell’ICE, assistenza sanitaria (Medicare) per tutti i cittadini, la riforma del sistema penale, lotta alla disoccupazione e posti gratuiti al college, sostenuti economicamente da tasse più alte su Wall Street.

https://twitter.com/JStein_WaPo/status/1011786860107059201

Domenica è stata in un centro di detenzione in Texas e ha parlato con gli agenti al confine. “Ho parlato direttamente con uno di loro. Ho visto in lui il senso di colpa. Possiamo mettere fine a tutto questo.”

E dopo la vittoria di martedì, ha scritto su Twitter: “Sono impaziente di iniziare a lavorare per riportare l’attenzione della Camera su una giustizia economica, sociale e razziale più forte per tutta la classe operaia di New York e in tutto il paese.”

QUAL È STATA LA REAZIONE ALLA VITTORIA?

La vittoria è stata una vera sorpresa, per l’intera città e per la candidata stessa, che ha scritto: “Non riesco a descriverlo a parole. Non riesco a credere a questi numeri, ma so bene che ogni persona qui presente ha lavorato duramente per cambiare il futuro del Bronx e del Queens… e questa vittoria appartiene a ognuno di loro, a ogni genitore lavoratore, a ogni madre, a ogni membro della comunità LGBTQ, a tutti voi.”

La notizia ha addirittura attirato l’attenzione di Donald Trump, che ha definito la sconfitta di Crowley come una punizione per il deputato democratico, colpevole di aver sempre criticato l’amministrazione del presidente in carica. “Nessuno se l’aspettava. Forse [Crowley] avrebbe dovuto essere più gentile e rispettoso nei confronti del suo Presidente!” ha twittato.