Tra le varie eventualità che possono influenzare l’andazzo di una serata passata fuori a ballare, “scontro con le forze della natura” non è propriamente la più comune. Bere uno Jägerbomb anche se si ha 35 anni e il nostro stomaco ormai regge a malapena uno sbagliato? Capita. Svegliarsi con la fazza spaccata e il portafogli vuoto su un tram alle sei del mattino? Roba di tutti i giorni. Ma pensate allo sbattimento che deve aver provato sul momento la gente che, domenica sera, era riuscita a entrare al leggendario Berghain e si è vista interrompere la serata da un fulmine.
Il tutto è avvenuto domenica sera, nel pieno della notte. Non essendo probabilmente il Berghain abituato a ricevere cento milioni di volt di elettricità in un colpo solo, le luci e l’aria condizionata sono andate immediatamente a farsi benedire. Sono quindi scattate le luci d’emergenza, che il caso ha voluto essere decisamente luminose e calde—Voltek, su Twitter, le ha definite “accecanti.”
Videos by VICE
Pär Grindvik, che stava suonando al piano inferiore, ha dichiarato a Pitchfork che pensava il fulmine fosse solo un nuovo effetto di luce del club. Sono stati i pompieri a far ripartire l’impianto, quattro ore dopo. Ma la testimonianza migliore arriva da DJ T., che stava suonando al Panorama Bar. “Il suono ha smesso di funzionare per qualche minuto,” ha scritto T. su Facebook, “l’aria condizionata è saltata completamente, così come quasi tutte le luci del bar. La gente si è tolta i vestiti, dato che era praticamente una sauna. Non ho mai visto così tanti ragazzi e ragazze in topless in una discoteca. Non scorderò mai quella vista dall’alto delle scale, quell’oceano di carne nuda che ondeggiava e pulsava. Vorrei avere una foto, ma quello che succede all’interno di quelle mura resta lì.”
Ripetete con me: “Quell’oceano di carne nuda che ondeggiava e pulsava.” La prossima volta che andate a ballare, sperate di essere colpiti dalla tempesta del secolo.