Negli ultimi giorni, i butt plug a tema politico-repubblicano di Matt Epler hanno fatto il giro della rete. E non c’è da stupirsi, essendo questi gingilli di per sé già piuttosto divertenti; ma la cosa davvero interessante è che i butt plug Grand Ole Party dello studente dell’Università di New York sono ben più che semplici giochi erotici: si tratta di sculture in 3D che prendono forma dalla rielaborazione di dati, e che stuzzicheranno non solo nuove sensazioni fisiche, ma persino riflessioni sulla politica e le gioie (e i dolori) del processo elettorale. Ognuno degli oggettini disegnati da Matt rappresenta infatti l’andamento del tasso di gradimento di alcuni degli ultimi candidati repubblicani alla presidenza degli Stati Uniti.
Questi “tappi per il didietro” sono così intriganti da aver guadagnato un posto nell’ultima esposizione dell’Interactive Telecommunications Program della NYU, insieme a tanti altri noiosissimi oggetti privi del dono di combinare ani e politica in un solo corpo—e dei quali, di conseguenza, non ricordiamo assolutamente niente. Ecco cosa ci ha detto Matt.
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“Romney” Butt Plug del Grand Ole Party
VICE: Tra tutti i modi di rappresentare dati in 3D, perché proprio dei butt plug?
Matt: In realtà, è stata una pubblicità a suggerirmelo. Ero al computer e mi è comparso sullo schermo un pop-up in cui compariva un butt plug (suona un po’ male, detto così…). In quel periodo ero ossessionato dalla ricerca di un tema per il corso di analisi, così, quando ho visto la pubblicità, la prima cosa a cui ho pensato è stata, “Sembra proprio la linea di un grafico.” La combinazione di dati e culi mi ha subito portato a Santorum, e da lì il progetto è andato avanti da solo. Si possono fare quintali di giochi di parole sull’angolo anale, e io ci vado matto.
Da che cosa dipende il diametro e la dimensione dei vari butt plug?
La larghezza di ogni pezzo dipende dalla percentuale di gradimento tra gli elettori repubblicani iscritti alle liste. L’altezza è data dall’arco di tempo compreso tra il 5 dicembre 2011 al 1 aprile 2012. I dati arrivano dal sito dell’Istituto Gallup, scaricabili sotto forma di foglio elettronico. Nello specifico, questa serie riguarda le persone con un reddito sotto i 90,000 dollari.
Vedo che il butt plug di Rick Santorum non sta in piedi. Come mai?
In parte è a causa del materiale usato per costruirlo (silicone), ma il motivo principale è che, al suo esordio, aveva tra il 3 e il 5 percento dei consensi. Certo, in seguito è diventato più popolare, ma come oggetto non ha abbastanza appoggio per stare dritto.
Prendiamo Mitt Romney, che tipo di dolore o piacere dovremmo aspettarci dal suo butt plug?
Più sono popolari, più sono difficili da infilare.
In quale misura la visualizzazione dei dati necessita di una spinta a livello creativo?
Si potrebbe usare molta più immaginazione. Nel settore c’è un sacco di arte meravigliosa che supera i confini della pratica, anche se in molti casi non la si considera rappresentazione di dati.
Cosa serve al settore per esplodere?
Gli esperti di numeri e i creativi dovrebbero mettersi un po’ nei panni gli uni degli altri. E in questo senso devo molto a Jer Thorpe, il mio insegnante all’Università di New York che mi ha incoraggiato a pensare come affrontare la visualizzazione dei dati attraverso gli altri quattro sensi, lasciando perdere lo schermo. Credo sia la direzione giusta. Nel caso di questo progetto, non solo puoi tenere in mano il dato, ma puoi anche avere un’esperienza più fisica—ed è fantastico, se pensi a quanto le statistiche ci tocchino direttamente.
Questo progetto ha indubbiamente a che fare con la politica. Si tratta anche di un programma politico?
No, non c’è dietro nessuna visione politica, davvero. Il mio compito era di rappresentare dei dati, e non è stato facile rimanere oggettivo davanti a tutte le statistiche che avevo ho scelto. Poco dopo ho capito che l’intero processo di visualizzazione dei dati è una serie di scelte soggettive. Volevo assumere un atteggiamento estremo in risposta ai dati “oggettivi”, renderli fisici, e divertirmi un po’. Da lì a scegliere i repubblicani è stato facile, quest’anno sono un bel gruppo di matti. Ma potrei fare la stesso con i democratici. Le persone devono rendersi conto che non si tratta solo di sofferenza, ma anche di piacere!
So che gestisci da solo il processo di produzione e vendita. Non hai intenzione di trovare degli investitori?
Sarei entusiasta se qualcuno volesse produrli. Lo vedrei come una possibilità per il mercato dei giochi erotici di fare qualche mossa interessante nell’attualità. Le possibilità sono infinite.
Qual è stato il responso dei clienti, finora?
La prima domanda che mi fanno è “Hai fatto dei test per verificare il funzionamento?” La risposta è no. Ho ricevuto delle ordinazioni e sono ansioso di sapere cosa ne pensano. Ma la cosa più interessante è osservare le persone che li vedono per la prima volta e solo dopo capiscono di cosa si tratta. Nell’esposizione non si fa nessun riferimento esplicito al loro vero scopo. Tanti, per esempio, mi hanno chiesto perché avessi fatto delle enormi pedine da scacchi.
Ecco come vengono realizzati i gingilli anali di Matt: