[Aggiornamento delle ore 17: Con una precisazione di Palazzo Chigi, la parola “congiunti” pronunciata da Giuseppe Conte ricomprende “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili.” Nei prossimi giorni saranno aggiornate le Faq sul sito del governo per chiarirare i dubbi interpretativi sul provvedimento.]
Che il lockdown sia efficace nel contenere un’epidemia è chiaro a tutti, e lo dice anche la scienza. Se parliamo di riaperture, invece, entriamo in un territorio totalmente inesplorato: non ci sono evidenze, i rischi sono grandi, e il pericolo di una ricaduta è dietro l’angolo. Anche perché la diffusione del virus è molto veloce, ma la discesa è lenta. Come ha ricordato l’Organizzazione Mondiale della Sanità qualche settimana fa, “le misure di controllo devono essere revocate lentamente e con attenzione. Non può accadere tutto in una volta.”
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Ed è esattamente questo il dilemma che stanno affrontando tutti i paesi che vogliono uscire—o sono già usciti—dall’emergenza più acuta; compreso ovviamente il nostro, che per giunta ha una distribuzione del contagio molto diversa da regione a regione.
Della cosiddetta “fase due,” comunque, si dibatte intensamente da qualche giorno. L’uscita dalla prima fase di contenimento è ufficialmente fissata per il 4 maggio, e ieri il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha illustrato in conferenza stampa alcuni dettagli del piano.
Secondo diversi osservatori, tuttavia, più che di “fase due” si dovrebbe parlare di fase “uno e mezzo.” L’allentamento è per forza di cose molto graduale, essendo estremamente difficile contemperare le varie esigenze—comprese quelle delle regioni, che continuano ad andare in ordine sparso. La situazione rimane dunque segnata dall’incertezza. Qui di seguito abbiamo raccolto un po’ di domande che sono circolate sui social network, e tentato di offrire una risposta sulla base del dpcm (decreto del presidente del consiglio dei ministri).
COSA CAMBIA DAL 4 MAGGIO?
L’unica vera riapertura prevista dal governo e dalla task force guidata dal manager Vittorio Colao è quella dei settori del manifatturiero, delle costruzioni e del commercio all’ingrosso (funzionale ai primi due settori). Tutte le aziende coinvolte dovranno rispettare i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro, e in particolare quello sottoscritto lo scorso 24 aprile tra imprese e parti sociali.
Cambieranno anche le modalità dei mezzi di trasporto pubblici, soprattutto per evitare—ove possibile—assembramenti. Le linee guida prevedono l’impiego di termoscanner nelle stazioni e negli aeroporti, misure di distanziamento dei passeggeri, il contingentamento degli accessi e l’obbligo delle mascherine a bordo.
A quest’ultimo proposito, poi, Conte ha annunciato che il prezzo delle mascherine chirurgiche sarà calmierato (50 centesimi l’una, al netto dell’Iva), e che le regole del “distanziamento sociale” varranno ancora in maniera generalizzata. Resta in vigore, infatti, il modello delle autocertificazioni.
Gli spostamenti saranno dunque consentiti solo per motivi di salute, lavoro o necessità. La novità è che si potrà far visita ai propri familiari, ma solo all’interno della propria regione. Sarà inoltre permesso rientrare al proprio domicilio o alla propria residenza, com’era prima del decreto dello scorso 11 marzo.
QUALI ATTIVITÀ E LUOGHI RIAPRIRANNO DAL 4 MAGGIO?
Dal 4 maggio potranno riaprire parchi e ville, ma i sindaci potranno chiudere o limitarne l’ingresso; si potranno celebrare funerali (non più di 15 persone), ma non le messe; sarà consentita l’attività di ristorazione d’asporto, nel senso che si potrà andare a ritirare personalmente il cibo che si è ordinato per consumarlo a domicilio—sempre rispettando file e distanziamento; e si potrà fare tornare a fare attività fisica e motoria, anche lontano dalla propria abitazione.
Il presidente del consiglio ha poi spiegato che il ministro della salute Roberto Speranza indicherà delle “soglie sentinella” da rispettare per evitare lo scoppio di nuovi focolai, e “chiudere il rubinetto” (cioè introdurre misure più restrittive) nel caso in cui sia necessario farlo.
Ma vediamo un po’ di questi aspetti un po’ più nel dettaglio.
POSSO TORNARE A CASA, SE È IN UN’ALTRA REGIONE?
Sì, dal 4 maggio sarà possibile farlo. In teoria vale anche il contrario, cioè tornare al proprio domicilio universitario (o anche non universitario). Va sempre tenuto in mente che gli spostamenti restano limitati e sottoposti a misure di cautela; quindi è altamente sconsigliato fare avanti e indietro dal domicilio alla residenza, e viceversa. I controlli rimarranno comunque intensi, e le sanzioni invariate.
POSSO ANDARE A FARE JOGGING DAL 4 MAGGIO?
Si può fare, ma bisogna rispettare alcune regole. Il nuovo dpcm prescrive una distanza di almeno due metri tra le persone per l’attività sportiva—cioè se si va a correre—mentre basta un metro per le passeggiate.
L’obiettivo è sempre lo stesso: evitare assembramenti. Correre in due o più persone (incluso il tuo coinquilino) non è pertanto permesso. Alla domanda sulla data di riapertura delle palestre non c’è risposta: restano infatti chiuse.
POSSO ANDARE A TROVARE I MIEI PARENTI, ANCHE SE STANNO IN UN ALTRO COMUNE?
Se è all’interno della stessa regione, sì. Anche in questo caso, le visite ai propri parenti vanno fatte nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale—quindi usando sempre le mascherine. Saranno comunque proibiti assembramenti e ritrovi, quelli che il premier Conte ha chiamato “party privati famigliari.”
E la mia fidanzata o fidanzato? Al momento, anche stando alle nuove disposizioni, ancora non è possibile [Su questo punto, vale l’aggiornamento posto in apertura dell’articolo].
POSSO ORGANIZZARE CENE A CASA CON AMICI?
Contrariamente a quanto era circolato nei giorni scorsi, nemmeno loro. Niente pranzi, cene o ritrovi—anche se si vive nello stesso quartiere della stessa città.
QUANTO POSSO ALLONTANARMI DA CASA PER IL CIBO D’ASPORTO?
Formalmente non c’è un limite, ma è abbastanza implicito che la valutazione sia lasciata al buon senso dei singoli. In altre parole: è sempre preferibile stare nei pressi della propria abitazione. Anche qui, i controlli delle forze dell’ordine restano serrati, e senza giustificazioni valide si rischiano sempre multe e denunce.
DEVO FARE UNA NUOVA DOMANDA PER IL BONUS DA 600 EURO?
Sul punto ancora non c’è certezza, ma nella conferenza stampa Conte ha detto che il contributo (che è stato richiesto da 3,5 milioni di persone) potrebbe essere prorogato automaticamente.
In un’intervista a Il Messaggero, il viceministro dello sviluppo economico Stefano Buffagni ha aggiunto che il bonus potrebbe essere aumentato a 700-800 euro. “La seconda tranche dei pagamenti,” ha spiegato, sarà però “garantita solo a coloro che non abbiano dei redditi molto alti.”
Sempre secondo le ipotesi allo studio, il governo pensa di erogare il sussidio anche in base ai codici Ateco (cioè la classificazione delle attività economiche) esclusi dalla riapertura autorizzata dal 4 maggio in poi.
COME FUNZIONA IL CONGEDO PARENTALE DAL 4 MAGGIO?
Quello dei figli e dei genitori che lavorano è un aspetto estremamente delicato, su cui però non c’è ancora una risposta definitiva. Il governo ha spiegato che intende affrontare la questione a breve, nel nuovo decreto di misure economiche.
In base a quanto riporta la stampa, nel nuovo pacchetto di aiuto l’esecutivo vuole rinnovare i congedi parentali e il “bonus babysitter,” già contenuti nel precedente provvedimento. Il progetto della ministra del lavoro Nunzia Catalfo prevede infatti un allungamento di altri 15 giorni retribuiti al 50 percento di cui i genitori potranno usufruire fino a settembre.
L’assegno riguarderebbe i figli “almeno fino a 14 anni” e verrebbe parametrato al reddito: “160 euro per i redditi fino a 7mila euro Isee [l’indicatore che misura la situazione economica dei nuclei familiari], 120 fino a 40mila e 80 oltre i 40mila,” ha precisato Catalfo.
COME FUNZIONERÀ LA MATURITÀ 2020?
Le scuole, almeno in base a quanto ha detto Conte, non riapriranno almeno fino a settembre. Il motivo è che “tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano rischi molto elevati di contagio, in caso di riapertura.”
Per quanto riguarda la maturità non ci sono certezze, ma solo ipotesi. Come ha scritto su Facebook la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, l’esecutivo sta lavorando “sugli esami del secondo ciclo in presenza” (in classe). “Siamo convinti di poterli garantire in sicurezza,” ha aggiunto, “il comitato tecnico-scientifico ci ha dato il via libera.”
Sugli esami universitari, l’idea è di permetterli dal 18 maggio ricorrendo però “in via prioritaria alle modalità a distanza, o comunque adottando le precauzioni di natura igienico-sanitaria.”
QUANDO RIAPRIRANNO PARRUCCHIERI, CENTRI ESTETICI, BAR E RISTORANTI?
Per quello, bisognerà aspettare almeno un altro mese. Conte ha spiegato che le regole su bar, ristoranti, negozi di estetica, centri massaggio e parrucchieri potrebbe essere allentate a partire dal primo giugno.
A partire dal 18 maggio, invece, potrebbe riaprire i negozi di vendita al dettaglio insieme a musei, mostre e biblioteche. Non sarà ovviamente un ritorno alla “normalità,” visto che da un lato le attività in questione dovranno attrezzarsi per rispettare le norme di sicurezza; e dall’altro, dovremo usare le mascherine e mantenere il distanziamento fisico.