Salute

Ho provato la dieta ‘dell’eterna giovinezza’ di Bryan Johnson

regim de bogati, regim de intinerire

Nel mondo degli uomini e delle diete discutibili alla rincorsa di obiettivi di salute e fitness, esistono due “Bryan” Johnson. Uno è Brian con la ‘i’, meglio conosciuto come ‘Liver King’, l’uomo famoso per divorare interiora crude e per aver cercato maldestramente di tenere nascosto il suo uso di steroidi. L’altro è Bryan Johnson, il magnate della Silicon Valley che sta cercando di invertire il suo processo di invecchiamento spendendo due milioni di dollari all’anno.

Bryan Johnson ha 48 anni, ma sostiene di avere un’età biologica di circa cinque anni più giovane e di invecchiare di soli nove mesi per ogni anno solare. Queste conclusioni derivano dai numerosi test che effettua spendendo milioni, tra cui regolari colonscopie, risonanze magnetiche e analisi del sangue. In base ai risultati si pensa di essere in grado di determinare l’età biologica della persona, ossia il comportamento delle cellule confrontato con la media delle persone di quell’età in tutto il mondo—nulla a che vedere con il numero di candeline che spegni sulla torta.

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Nel mondo dei biohacker, lui è quello che si è spinto più oltre e il suo obiettivo finale è raggiungere l’età biologica di un 18enne. Insomma, per certa gente maschere, creme e rulli di quarzo proprio non bastano.

I milioni che sta investendo nel tentativo di ringiovanire derivano dalla vendita della sua azienda di pagamenti elettronici a PayPal per 800 milioni di dollari. L’idea originale era di godersi i soldi andando in pensione anticipata, ma ora sembra che la parte del godere gli interessi fino a un certo punto. Ma non è mica elitario, eh, tutt’altro: come tutti i riccastri che sorseggiano in continuazione frullati di alghe, il suo è un progetto di democratizzazione della conoscenza. The Blueprint è il nome del suo manuale: puoi riprodurre ogni morso e ogni micronutriente nella tua ricerca della fonte dell’eterna giovinezza.

Secondo il suo sito, lo stile di vita Blueprint costa 19.056,90€ all’anno, cioè 1588,08€ al mese. Niente di male se sei Johnson, ma cosa succede quando un comune mortale che lotta per pagare l’affitto di un monolocale soppalcato in periferia decide di provare a seguirlo? Ho provato a farlo io, così non devi farlo tu.

The Blueprint si può dividere in tre aspetti: dieta, ginnastica, esami. Io continuerò a fare ginnastica come faccio sempre (tre lezioni ad alta intensità e un po’ di pilates alla settimana) quindi insomma non cambia poi così tanto rispetto a quello che fa Johnson. Gli esami sono una stupidaggine e non me li posso permettere, quindi quelli li cestiniamo—e poi vorrebbe dire condurre questo esperimento per mesi e a me non va.

La dieta conta 1977 calorie vegane (anche se solo 1223 derivano dal cibo) e letteralmente più di cento integratori al giorno. Gran parte di questi non sono facili da trovare fuori dagli USA e francamente non me li posso permettere—specialmente se mi faranno vivere più a lungo. Do la priorità al cibo che riesco a comprare al supermercato e questa spesa da 72,09 euro mi dura tre giorni.

Per gli integratori, setaccio la lista alla ricerca di quelli che ho già in casa—creatina e vitamina D3 perché sogno di farmi i muscoli un giorno. Trovo anche una confezione di multivitaminico: suppongo lì dentro ci sia un sacco di roba, quindi ne prendo tre e mi dichiaro contento. E poi l’autrice di The Science of Nutrition Rhiannon Lambert, contattata da VICE, spiega che “non è consigliabile prendere centinaia di integratori. Nella maggior parte dei casi, seguire una dieta equilibrata, salutare e varia sarà sufficiente ad assumere tutti i nutrienti di cui si ha bisogno.”

Raccolto il necessario, alle 10 di martedì mattina mi sono messo a preparare la bevanda mattutina “The Green Giant”—i cui ingredienti principali sono acqua, polvere di clorella e peptidi di collagene. Tutte le istruzioni sono sul sito, quindi la ricetta risulta abbastanza facile.

Green Giant bevanda salutista Bryan Johnson
“The Green Giant”. Foto: Rhys Thomas

La bevanda fa schifo al cazzo. Normalmente non mi dispiacciono queste cose verde-alga, ma il Green Giant è assolutamente orrido: è denso e quando incontri un grumo ti fa venire da vomitare. Certo, usare un frullatore avrebbe aiutato, ma anche i sorsi senza grumi erano pessimi. L’ho anche usato per mandare giù gli integratori—e posso confermare che quando li ingoi hai la sensazione di star commettendo un grosso errore.

Il resto del cibo non era neanche male. “Super Veggie” è il nome dato al pasto saporito che puoi concederti ogni giorno; puoi scegliere di frullarlo o mangiarlo così. Io ho scelto di prepararlo intero perché tutto il resto di questa dieta è liquido, in polvere o in pillole—a parte alcune fragole. Il pasto consiste in broccoli, funghi e cavolfiore con lenticchie, aglio, zenzero, aceto di mele, semi e spezie. Sinceramente, è abbastanza buono—finché non è il momento di espellerlo dall’altro lato.

Dopo aver mangiato 300g di lenticchie, un broccolo intero e tutto il resto, fai una cacca assolutamente gigantesca—di quelle che emergono tranquillamente dall’acqua del cesso. Inoltre è del colore delle lenticchie e talmente vegetale che puzza come una busta di ganja di pessima qualità. Non oso immaginare cosa avrei prodotto se avessi scelto di frullare questo pasto.

L’altro pasto obbligatorio della giornata è un “budino di noci”. È simile a quello che mangio per colazione: latte di mandorle, qualche mirtillo, lamponi, fragole, tre noci di macadamia e mezza noce brasiliana, più lecitina di girasole e cacao non alcalinizzato. Siccome non possiedo un frullatore, l’ho fatto sotto forma più di tazza di cereali che di budino, ed era piuttosto buono.

L’ultimo pasto della giornata conta 500 calorie ed è a scelta libera. Alcuni suggerimenti sono: insalata di asparagi, mandorle e barbabietola, insalata di arance e finocchio o patata dolce ripiena di verdure.

pasto super veggie bryan johnson
Il pasto “Super Veggie”. Foto: Rhys Thomas

Al quarto giorno ho cominciato ad annoiarmi (shock) e a morire di fame (doppio shock). Come paragone, bisogna dire che quando ordino da mangiare fuori di solito scelgo dalla parte del menù dei piatti da condividere, ma se tu hai un appetito più contenuto magari ti andrà bene. Non riesco nemmeno a immaginare di sopportare il dolore di frullare i pasti di Johnson ogni giorno per il resto della mia triste—ma lunghissima—vita.

A livello di ginnastica, i primi due giorni ho fatto due workout davvero buoni. Il mio livello di energia era più alto del solito, ma al terzo giorno è stato uno sbattimento anche solo uscire dal letto, figuriamoci fare esercizio. Magari nel lungo termine la cosa si sarebbe risolta se io avessi 800 milioni di dollari e non lavorassi, ma purtroppo non è così—e a me è venuto sonno.

Affaticamento e fame a parte, mi sono venute anche alcune emicranie, spesso avevo molta sete, la concentrazione era inesistente e la mia pelle è diventata alquanto unta. Seguire la regola di Johnson di non guardare schermi per due ore prima di andare a dormire mi ha fatto effettivamente riposare bene, ma ero anche più stanco durante il giorno, però mi sentivo meno gonfio, quindi dai.

Ho deciso di fermarmi al quinto giorno dopo aver buttato ben oltre 100 euro. E non ho fatto male, perché Lambert sostiene che “servono ancora molte ricerche per poter determinare pro e contro” della dieta di Johnson. “Il biohacking, in particolare, può rivelarsi pericoloso visto che va in direzione contraria rispetto al processo naturale di invecchiamento del corpo,” avverte.

Che faccia bene o meno, non sono sicuro di volere “il meglio” se è The Blueprint. Forse se non avessi nulla da fare e avessi una barca di soldi e dei figli mi trasformerei in una cavia umana—forse. Ma chi vuole vivere per sempre? Io no, e finché sono vivo voglio essere in salute, certo, ma non voglio vivere una vita di lenticchie frullate e pillole. Bryan, buona fortuna a te, ma, se stai leggendo, sei sicuro che non sia un po’ troppo? E come hai in programma di sopravvivere al cambiamento globale? Pensaci su.

@_rhysthomas_