Che bei giorni stiamo vivendo, che bell’epoca, che bel tempo per essere vivi, quant’è bella giovinezza! Che figata! Viva! Bellissimo! Stiamo tutti bene. Buona sta MD! Buona la pizza! Ok, queste sono le cose più belle che sono capitate nel magico mondo della musica questa settimana, e se non vi paiono sufficientemente belle figuratevi le più brutte. Vabbé. Viva la vita!
Autechre – “Feed1”
Con la solita nonchalance, o meglio, con quel solito aplomb da “ce ne fottiamo di tutti” che Thom Yorke vorrebbe tanto farci credere di avere, gli Autechre hanno droppato una nuova traccia di dodici minuti durante lo show di Tom Ravenscroft su BBC Radio 6. È una strana creatura dispari a cui continuano a crescere strani arti e nuovi organi, mentre si contorce senza mai dare l’impressione di voler diventare pari. Vabé, sono gli Autechre che fanno quello che sanno fare meglio. Meno male che ci sono loro.
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Sinead O’Connor si è persa ma poi l’hanno ritrovata
Che la signora ultimamente non se la passi tanto bene è risaputo. Ultimamente pare stia parecchio male per avere perso la custodia di suo figlio Shane. Sinead, che vive da un po’ nei dintorni di Chicago, domenica ha postato quella che molti avevano scambiato per una lettera di suicidio, per scomparire subito dopo. Ora pare sia in ospedale. Noi continuiamo a fare il tifo per lei sempre e comunque, il nostro rispetto se lo è guadagnato già parecchio tempo fa, anche se nel frattempo di minchiate ne ha fatte a pacchi.
I due vecchini che hanno fatto serata al Fabric
Cosa pensate che farete quando avrete quasi ottant’anni? Vi andrà ancora di fare le sei di mattina in un club coi sub che spingono letteralmente da sotto il pavimento? Vi reggeranno le gambe? Be’, questa coppia di quasi-ottuagenari londinesi ha fatto notizia per avere retto una intera serata al Fabric, ballando il lento sulla techno finché non hanno iniziato a fargli male le ginocchia, e sorseggiando tè. Parrà una storia sdolcinata ma, a patto che ora i club non si riempiano di vecchi che provano a imitarli per finire sui giornali, ci pare una bellissima cosa che ci ha scaldato il cuore.
Brujeria – “Viva Presidente Trump”
“Quando il Messico manda qua la propria gente non invia certo il meglio: portano droga, stuprano, rubano…” Parole di Donald J. Trump, candidato alla presidenza degli stati uniti per il partito repubblicano. La compagine grindcore anglo-messicano-statunitense non l’ha presa esattamente bene. Si gode tantissimo nel finale, in cui Donald viene presumibilmente fatto a fette dal machete di El Brujo.
Mykki Blanco & Woodkid – “High School Never Ends”
Ultimamente Mykki pare in un periodo veramente d’oro, tira fuori pezzoni enormi ogni volta che apre bocca, e li accompagna sempre con video e immagini che fanno invece rimanere noi a bocca aperta. “High School Never Ends”, prodotto da Woodkid, è un pezzo struggente e devastante, con degli archi in continuo crescendo emozionale fino a un finale in cui rimangono soli a contemplare la tragedia. Il video lo ha diretto Martin Ruhe, ed è una sorta di Romeo E Giulietta queer ambientato nella provincia tedesca, in cui i due clan sono rimpiazzati da una comunità nera piuttosto crusty e da dei local razzisti e tendenti allo skinhead. Inutile dire che finisce male e che qua stiamo piangendo tutti tantissimo.