Música

10 canzoni dedicate alla Ketamina


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Il tranquillante per cavalli noto ai più come ketamina vive nell’anno del Signore 2015 un momento di popolarità, nonostante una lista di effetti collaterali davvero hardcore: vomito violento, vescica gonfia, pipì fluorescente e morte.
Se ciò non vi crea problemi, e se narcolessia, sindrome della gamba irrequieta, dissociazione e serate passate dentro ai cessi del locale sono la via per “spiare al buco della serratura dell’eternità”, come disse il pioniere del K-Hole John C. Lilly, continuate pure a fare i guardoni. Ciò che vi mettete in corpo è esclusivamente affar vostro, prendete le redini e galoppate verso l’infinito e oltre.

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Come per ogni altra sostanza psicoattiva nota all’uomo—l’erba, la coca, l’amore, confinare voi stessi nel vostro disagio esistenziale—sono state scritte un po’ di canzoni anche sulle gioie e i dolori di questa droga. Tuttavia, a differenza della discografia presente sulla relazione tra ecstasy ed elettronica o di quanto avviene nell’ampio spettro della psichedelia, le canzoni sulla ketamina non hanno mai trovato una precisa nicchia sonora, e ci regalano una playlist che passa da alti euforici a bassi patologici.

Con queste premesse, ho deciso di imbarcarmi nell’utile, storica e vitale impresa di fare una selezione di pezzi che parlino specificamente degli effetti di questo calmante per equini su di noi umani. Se questa lista non entrerà a far parte del Voyager Golden Record, testimonianza delle mille sfumature della vita sulla terra per civiltà future, ci resterò comprensibilmente molto male.


Foto di Chris Bethell

The Chemical Brothers- “Lost in the K-Hole”

Partiamo da un classico, opera di due titani dell’elettronica inglese, che da anni fanno sudare i ragazzini. Nel 1997 non avevo l’età per conoscere i quartieracci, figuriamoci quanto potessi sapere del loro sound. Ma Dig Your Own Hole è un album storico, con pezzi come quella scintillante jam funk di “Block Rockin’ Beats”. Sono sicuro che, se “Lost In the K-Hole” avesse voluto veramente dare l’idea di essere intrappolati nel limbo tra la vita e la morte e si rivivono a loop gli ultimi 60 secondi della propria esistenza, avrebbe dovuto suonare un po’ diversa da così. Ma è a questo che serve la licenza poetica, quindi anche sticazzi.

Blur – “Brothers & Sisters”

Volendo fare i precisi, questa traccia parla di tutte le droghe, ma la ketamina ha un posto d’onore. E stiamo parlando del 2003, cioè ancora prima che tutti diventassero matti per questa droga, trasformando il party in casa medio nel più sudicio e inaccessibile cantuccio di una stalla. Ciò fa in pratica dei Blur i pionieri dell’uso dei tranquillanti nella cultura pop. Dite ciò che volete degli Oasis hipster, ma i ragazzi erano parecchio sul pezzo con l’argomento droghe. Forse anche perchè Alex James è uno dei pochi al mondo che da strafatto riesce a essere un po’ meno di un completo idiota.

Cocorosie- K-Hole

Al di là dei bizzarri esperimenti poetici nel testo (“il mio pony ammalato / scarpe di merda” e “ho sognato mille campi da basket”), le Cocorosie qui hanno capito bene come raccontare l’esperienza del viaggio ketaminico, e nel suo complesso il sound di “K-Hole” rende molto bene la sensazione di restare impietriti dopo aver sniffato tre raglie di polvere bianca. Voto massimo per il realismo.

Clap Your Hands Say Yeah – “Ketamine & Ecstasy”

Wow, i Clap Your Hands Say Yeah sì che sono dei duri. Ben due sostanze in una sola canzone, per di più senza una virgola. Roba da chiamare la polizia e segnalare questi giovani ribelli.


NOFX- “Kids Of The K-Hole”

Ecco cosa pensa degli effetti di questa polverina una band indipendente e piena di sghei come i NOFX: è come una vacanzina di 18 ore. L’unico problema è che la destinazione è “da qualche parte tra il giardino dell’Eden e a nord dell’utopia”, dove non ci sono stagioni e l’esistenza è noiosa e vacua. “Miss Kitty Ketamina” però sarebbe super carino come nome per una micetta. Suona un po’ come la sorellina problematica di Pussy Galore, dopo che si è messa i dilatatori ai lobi ed è diventata una Suicide Girl.

The Polish Ambassador – “Space Kitten”

Vi faccio i miei più sentiti complimenti se sapete che “Space Kitten” è stato uno dei nomignoli divertenti per la ketamina, ma li ritiro all’istante se mi dite che non l’avete mai chiamata così.

Placebo – “Special K”

Diversamente da quel che pensavo al liceo, questa canzone non parla dei benefici di certi cereali dietetici per fare un’insolita metafora sull’amore (“Vieni su proprio come gli Special K!”). Il video è pura gloria anni ’00: costumi tipo Matrix, trama sci-fi senza alcun nesso apparente con il contenuto del pezzo ed effetti speciali che scaldano il cuore, quasi al livello del capolavoro che è il video di “Take On Me” degli A1. Forse, se anche gli A1 si fossero concentrati sugli anestetici per equini, la loro carriera musicale non sarebbe culminata con un’apparizione nel reality The Big Reunion, ma questa è un’altra storia.

Kissy Sell Out – “Get Ready For The K Hole!”

Il DJ, astrofisico, graphic designer e strappamutande patentato Kissy Sell Out, oltre a remixare uno dei più famosi pezzi dance della storia, in “Get Ready For The K-hole” ha omaggiato il pub londinese affiliato a VICE, The Old Blue Last. Pare che proprio lì un ragazzino gli abbia gentilmente regalato quella che lui pensava fosse una busta di coca. Purtroppo per Kissy, quella si rivelò invece essere ketamina, e da quel punto in poi le cose hanno iniziato a mettersi male, incominciando con un rave ai Docklands e degenerando sempre di più.

Bloc Party – “The Prayer”

Signore, dammi la grazia e un nuovo pezzo dei Bloc Party, e ti prometto che inizierò a credere come si deve. “The Prayer” parla del distorto senso di sicurezza tipico di ketamina e MD, ma quando guardo il video e vedo questi ragazzi strafatti sul divano, mentre la gente balla e limona attorno a loro nel locale, non riesco a non pensare che se ne stiano lì imbalsamati, convinti che le gambe gli stiano andando a fuoco.

The Chemical Brothers – “Found In A K-Hole (Remix)”

Solo un vero K-head poteva pensare di suonare al contrario “Lost In the K-Hole” e pubblicare il risultato su YouTube. Voi siete dei geni.