Cultura

Le cose peggiori che ci è capitato di sentire durante il sesso

Sex, illustration, fantasy - Illustration of human figure whispering into someone’s ear.

Non importa se si tratta di una cosa da una notte, sei con una persona con cui scopi ogni tanto o una con cui hai una relazione a lungo termine—il sesso può farti sentire vulnerabile e ingarbugliarti la lingua. Non sappiamo sempre cosa fare o dire nel mentre e il dirty talk può finire male in fretta.

Si superano confini da non superare, si feriscono sentimenti e possiamo trovarci a ripensare a quelle parole per anni.

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Abbiamo chiesto alle persone che leggono VICE su Instagram di confidarsi con noi e raccontarci le cose peggiori che si sono sentite dire durante il sesso.

‘Ti piace quando ti faccio male, vero?’

Uscivo con una ragazza da un mese e la nostra vita sessuale era piacevole e salutare. Una sera, mentre stavamo facendo sesso e tutto andava alla grande, mi ha colpito in faccia senza avvertimenti e ha mormorato le parole qui sopra.

Ero sconvolto e non so ancora se fosse per lo schiaffo o il commento. Non ho mai detto che mi piacesse il dolore. L’ha dato per scontato e ha agito senza il mio consenso. Avevamo una bella relazione, quindi mi sono detto che era soltanto un momento sbagliato. Qualche giorno dopo l’ha fatto di nuovo. A quel punto ho chiuso. Era chiaramente l’inizio di un’abitudine che non mi piaceva per niente.

Qualche anno dopo, mentre stavo baciando un’altra persona, questa ha iniziato a grattare una crosta che avevo sul naso e ha ripetuto le stesse parole. Ci era già capitato di parlare di piacere dato dal dolore e le avevo detto che non mi dispiaceva essere graffiato un po’ durante il sesso. Ma non mi aspettavo quello che è successo. Lei ha continuato come nulla fosse a grattarmi la crosta. – Matthias, 37 anni

‘Più forte, daddy!’

Qualche anno fa ero a un festival e ho incontrato una ragazza che mi ha detto subito che mi trovava attraente. Io ero ubriaco e le sue attenzioni mi lusingavano, senza contare che la trovavo attraente. Abbiamo parlato per 15 minuti circa, poi lei mi ha chiesto se mi andava di andare a casa con lei.

Era tardi ed è successo tutto molto in fretta. Mentre stavo facendo del mio meglio, lei ha mormorato qualcosa di incomprensibile. Non volevo rendere le cose strane, ma non potevo neanche fare finta di nulla, così ho detto “Mh?” e poi le ho sentito dire “Più forte, daddy!!” Mi sono sentito subito a disagio e non potevo continuare. Ci siamo addormentati. Ci siamo comunque scambiati i numeri la mattina dopo e ci siamo visti per un caffè dopo qualche giorno. Nessuno dei due ha tirato fuori l’incidente e non ci siamo mai più visti. – Idris, 27 anni

‘Dici che non ti piace il sesso anale, ma io sono sicuro che posso farti cambiare idea’

Un’estate mi sono trovata a uscire con un tizio molto più giovane di me. Ci vedevamo un paio di volte alla settimana, per mangiare, bere e andare a letto. Il sesso era bello, molto aperto: guardavamo porno, facevamo giochi di ruolo e parlavamo di fantasie ed esperienze passate. Non avevamo molto in comune tranne il sesso, ma comunicavamo molto bene tra le lenzuola.

O così pensavo. Un giorno mi ha chiesto se fossi sicura di non volerlo “prendere nel culo.” Non tanto tempo prima avevamo parlato di sesso anale. Gli avevo spiegato che ci avevo provato, ma non volevo ripetere l’esperienza perché avevo capito che non faceva per me. Era un po’ deluso, ma sembrava disposto a rispettare la mia scelta.

Quella sera ho capito che dalla nostra chiacchierata aveva sviluppato una specie di fissazione. Aveva scoperto una cosa che per me era no e si era convinto di potermi far cambiare idea. Mi ha detto che con lui sarebbe stato diverso, e che quando dicevo “no” in realtà intendevo “sì.”

Penso che si ritenesse una persona super trasgressiva e sexy, ma nella vita reale non puoi dire cose del genere a un’altra persona. Forse voleva dimostrare qualcosa a se stesso, interpretare il ruolo dell’uomo dominante per compensare l’età più giovane e la minore esperienza. Abbiamo smesso di vederci una settimana dopo. – Sofia, 34 anni

‘Hai il fisico di una bambina… è come fare sesso con una minorenne, ma è legale’

Il tizio che mi ha detto questa cosa era il mio primo vero ragazzo e siamo stati insieme per anni. Ogni tanto faceva commenti come questo e ha contribuito a farmi venire un disturbo da anoressia. La cosa più preoccupante su questi commenti—al di là dell’inquietante aspetto di pedofilia—è che io li prendevo come complimenti. Mi aveva completamente manipolata. Volevo che mi amasse disperatamente.

La nostra relazione era tossica. Un giorno mi ha detto che apprezzava il fatto che non avessi esperienza sessuale perché poteva “modellarmi come desiderava.” Nonostante fossi sconvolta dal commento, avevo troppa paura di rispondere in qualsiasi modo, perché non volevo perderlo.

Ci sono voluti 15 anni per capire quanto questa relazione abbia condizionato il resto della mia vita. La mia autostima era distrutta. Inoltre, ha definito la mia sessualità per tantissimo tempo: mi concentravo solo su ciò che si aspettava da me, cioè assecondare il mio partner. Dovevo costantemente soddisfare le sue fantasie.

Ora so che è sposato e ha due figli. Certe volte penso di mandargli un’email e dirgli tutto ciò che penso—anche a proposito delle conseguenze e del trauma che mia lasciato. Non posso continuare a portare il peso da sola. – Aceline, 35 anni

‘…’

Una mia ex era sempre molto silenziosa durante il sesso. Mi prendeva male, perché non capivo mai se quello che facevo le piacesse o no. Certe persone sono più silenziose di altre, ma lei proprio zero. Niente parole, niente gemiti, niente risate. Ho provato a parlarle, ma lei l’ha presa molto sul personale, cosa che capisco. Abbiamo capito che ci meritiamo entrambi una persona con cui stare bene. – Tim, 29 anni

‘Vattene, mi annoio’

Una confessione: sono stato io a dire queste parole. Stavo studiando a Londra e ho incontrato un tipo su Grindr. L’ho invitato a casa mia. Era un gran figo—più figo di me. E questo mi ha fatto sentire a disagio. Aveva un fisico muscoloso, come una statua antica. Non riuscivo a smettere di pensare a cosa stesse pensando lui di me: avevo 22 anni, mi nutrivo solo di pizza surgelata e mi vedevo brutto.

A un certo punto mi ha preso per i fianchi—il mio complesso più grande. In un momento che sarebbe dovuto essere eccitante, ho sentito un’ondata di ansia fortissima. Nella mia testa, c’era solo un modo per uscirne—dovevo fare lo stronzo. Così gli ho detto quelle parole e lui è rimasto sconvolto e se n’è andato, ma non prima di dirmi quanto fossi stato maleducato.

Ero tanto sorpreso quanto affascinato dalla mia freddezza. Non avrei mai pensato di essere capace di comportarmi in quel modo. Sono rimasto traumatizzato. Molto più da quello che da qualsiasi cosa un’altra persona mi abbia detto nella vita. – Oliver, 31 anni