Arrivati a questo punto possiamo dire con sicurezza che Beyoncé non è una popstar ma una Dea della fertilità che usa Instagram per convincere delle sue ragioni i suoi cento milioni di follower. La foto con cui ha annunciato ufficialmente la venuta al mondo dei suoi figli, Sir e Rumi Carter, non fa che confermarlo—a differenza di quello di nonno Knowles, che però essendo nonno può permettersi di usare i social come, appunto, un pensionato.
L’immagine è sulla falsariga del servizio con cui Bey aveva annunciato di essere incinta: in entrambe le foto, un semicerchio di rose e tulle le cinge le spalle sullo sfondo. Nella prima, le sue mani stavano sul pancione; nella seconda, sostengono i suoi due bambini. È un’immagine molto #aesthetic per cui tutti i vostri amici e amiche a cui piacciono queste cose saranno impazziti, negli ultimi giorni. Abbiamo quindi pensato di fare analizzare entrambe le foto a Ellie Jones, che si sta preparando per un dottorato di ricerca in storia dell’arte al King’s College di Londra. Ecco quello che ci ha detto, ché noi in fondo non ne sappiamo poi così tanto:
L’annuncio della gravidanza
“Con l’avvento del ventesimo secolo, molte artiste che volevano rappresentare sé stesse hanno cominciato a usare la gravidanza e la maternità come simboli dal forte potere evocativo. Pensiamo ai dipinti di Frida Kahlo alle più recenti fotografie di Deana Lawson: le donne usano la gravidanza e la maternità per esprimere le complessità delle loro esperienze—e per affermare l’autorevolezza della loro visione. Lo stesso vale per Beyoncé.
Guardiamo la foto con cui Beyoncé ha annunciato la sua gravidanza. Come quella in cui ha annunciato la nascita dei suoi figli, è un’immagine piena di allusioni al mondo dell’arte. Una corona di fiori funge da aureola a questa Bey-Madonna—non quella Madonna, ma la vergine Maria—cioè la madre più rappresentata nell’arte occidentale. Spesso, Maria viene dipinta in sfumature di blu, a simbolizzarne la virtù. È un’associazione presente anche in Beyoncé sotto forma del suo intimo di seta azzurro cielo. La sua posa, il modo in cui avvolge come a cullare il suo pancione, ricorda l’Autoritratto nel giorno del suo sesto anniversario di matrimonio di Paula Modersohn-Becker, che risale al 1906. Quel dipinto venne completato in un momento particolarmente turbolento del matrimonio della Mondersohn-Becker—potete trarre da soli le vostre conclusioni, se avete idea di quello che è successo nella famiglia Carter negli ultimi mesi. L’immagine è un esercizio di sicurezza e determinazione. Lo sguardo di Beyoncé, come quello della Mondersohn-Becker, è difficile da decodificare e trasuda compostezza dando quasi un’impressione di moderazione.”
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L’annuncio della nascita di Sir e Rumi
“La foto in cui Bey ha annunciato la venuta al mondo dei suoi figli un sacco di persone si sono toccate il mento e hanno annuito pensando “Hmmm, Botticelli!” Bè, eccomi qua a confermare tutto. La Venere di Botticelli è un’immagine onnipresente, e sono ormai secoli che gli artisti la usano come termine di paragone per la rappresentazione del nudo femminile.
Nel dipinto di Botticelli, che risale al quindicesimo secolo, la Dea dell’amore si staglia in piedi—o, meglio, fluttua—al centro della scena, mentre un vento leggero soffia fiori lungo il paesaggio alle sue spalle. La fotografia dell’annuncio della nascita cita direttamente Botticelli, e la posa di Bey rispecchia quasi fedelmente quella della sua Venere. Però, mentre venere si copre il seno con un braccio, Beyoncé tiene serenamente in braccio i suoi due neonati, emulando la stessa sensazione miracolosa che scaturisce dall’interpretazione di Botticelli.
Considerando le due immagini assieme notiamo un passaggio dalla gravidanza alla nascita, da una posa in ginocchio a una eretta: Beyoncé emerge come un puro simbolo di forza, e c’è una chiara enfasi sul senso di progressione.”
Grazie, Ellie!
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