Ecco la guida di Motherboard dedicata a come assemblare il proprio PC per giocare ai videogiochi:
- Step 1: Avere un grande quantità di soldi.
- Step 2: Avere una grande quantità di tempo per cercare le componenti ottimali, acquistarle al miglior prezzo e assemblarle.
- Step 3: Abituarsi all’idea di dover aggiornare periodicamente le sopracitate componenti se si vuole rimanere al passo con i requisiti consigliati per giocare.
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Lo so perché ho recentemente assemblato un PC per giocare e, nonostante sia estremamente soddisfatto del risultato, mi è stato di lezione sul perché la miglior situazione di gioco non sia quella in cui gioca la maggior parte delle persone. Che si tratti di scegliere le singole componenti o metterle insieme, costruire un PC è davvero difficile, anche nel 2016.
Ho deciso di assemblare il mio PC proprio ora sia perché avevo abbastanza soldi da parte, sia perché Nvidia ha da poco rilasciato la nuova linea GeForce 10 di schede video che ha ricevuto recensioni estremamente positive. C’è la GeForce GTX 1080, che con un prezzo di circa 700 dollari è semplicemente la GPU più potente sul mercato, e la GeForce GTX 1070 che invece ne costa “solo” 450, ma è comunque più potente della più potente scheda grafica della generazione precedente—la GeForce GTX Titan X—per la metà del prezzo. Nvidia, poi, ha recentemente annunciato anche la GeForce GTX 1060, che sarà ancora meno potente, ma costerà appena 300 dollari.
I motivi tecnici per cui una scheda grafica sia migliore di un’altra sono piuttosto complicati, ma l’utente medio dovrebbe limitarsi ad assicurarsi il modello con il miglior rapporto qualità/prezzo. Io, personalmente, ero disposto a spendere abbastanza soldi da assicurarmi che qualsiasi componente acquistassi restasse all’altezza per diverso tempo e fosse altamente compatibile con eventuali upgrade futuri, ma non ero comunque disposto a spendere troppo.
Alla luce di questo la 1070 mi è sembrata una scelta più che ovvia e il suo lancio commerciale un’ottima scusa per costruire il mio PC, ma non avevo intenzione di investire troppo tempo a informarmi sulle altre componenti. Le aziende che producono hardware, come Intel e Nvidia, sono sempre sul punto di introdurre qualche nuovo chip, così informarsi abbastanza da poter stabilire con certezza di aver acquistato la componente migliore è davvero un lavoro a tempo pieno.
Fortunatamente, pare sia il lavoro a tempo pieno di qualcuno a PC Gamer e infatti il sito vanta un’eccellente, sempre aggiornata, guida all’acquisto. Ho chiesto a Wes Fenlon, editor di PC Gamer, se le componenti suggerite fossero adatte a essere abbinate con la 1070 e mi ha risposto di sì, quindi mi sono convinto all’acquisto.
Noterete che le voci della lista rimandano ad alcuni negozi online che spesso offrono il prezzo più economico. A volte una CPU è più conveniente su Amazon, la RAM su Newegg e magari il miglior prezzo dell’alimentatore suggerito sarà su Walmart.
Avrei potuto risparmiare parecchio andando a caccia di occasioni, ma ero ben contento di potermi evitare la pena pagando un po’ di più. Ho ordinato tutte le parti su Amazon perché è molto rapido con le consegne, mi permette di tracciare tutte le spedizioni insieme e perché mi fido ciecamente del loro servizio clienti in caso qualcosa si fosse danneggiato durante il percorso. Nel complesso, acquistare tutto lì mi è costato circa 100 dollari in più. Un’altra licenza che mi sono preso rispetto alla configurazione consigliata su PC Gamer è stata comprare un hard disk a stato solido, pur più lento, di 1TB, invece di comprarne uno meno capiente, ma più veloce e uno secondo più capiente ed economico da affiancargli. Semplicemente, non avevo voglia di ritrovarmi a gestire più di un hard disk. Ho anche acquistato il case MasterCase Maker 5 Mid-Tower, al posto del consigliato Cooler Master MasterCase Pro 5, perché era immediatamente disponibile su Amazon e, in ogni caso, i case per PC sono tutti orrendi.
Arrivato a questo punto, l’intero processo si era limitato a essere costoso e non aveva ancora dato segni di essere parimenti frustrante. Ho ordinato le componenti un mercoledì e il lunedì successivo mi era già stato consegnato tutto. In tutto ho speso poco meno di 2000 dollari, ma si tenga conto che avevo già un monitor, una tastiera e un mouse.
Poi è iniziata la parte difficile: assemblare il maledetto PC. Per iniziare, ho arrotolato il tappeto (l’elettricità statica può danneggiare le parti elettroniche) e pulito con cura la mia scrivania. Gli unici strumenti di cui avessi bisogno erano un cacciavite e un portatile aperto sulla guida di PC Gamer How to build a gaming PC: a beginner’s guide. Alcune componenti differivano un po’ dalla guida, come il sistema di raffreddamento della CPU che avevo scelto—Corsair Hydro series H100i—che, a differenza del solito non richiede l’applicazione di una pasta termica sul processore, prima di essere installato. Quando ero incerto sul da farsi mi è bastato cercare un po’ su Google o guardare qualche tutorial su YouTube.
Una cosa è certa: le informazioni disponibili online, su riviste come PC Gamers o i video di utenti esperti su YouTube, sono molto più chiare di qualsiasi manuale che accompagna le singole componenti.
Per esempio, sarebbe stato carino se le istruzioni del mio processore Intel i7 avessero fatto menzione del fatto che, a un certo punto dell’installazione, avrei potuto sentire un suono orrendo di delicatissimi pin di un processore da 300 dollari che si distruggono su una scheda madre da 250, ma che è normale e non c’è nulla di cui preoccuparsi. O ancora: sarebbe stato carino che le istruzioni del MasterCase Maker 5, che si srotolano in un’unica pergamena di un metro e mezzo, avessero spiegato chiaramente che per attivare le ventole sul lato era necessario far correre un singolo cavo SATA dietro la scheda madre. Ogni componente è accompagnata dal suo manuale che, a volte, contiene informazioni contrastanti e altre volte, invece, fa semplicemente schifo.
Prendiamo il manuale della mia scheda madre, la—tenetevi forte—”ASUS Republic of Gamers Maximus VIII Hero.” Come dovrebbe suggerirvi il nome ridicolo, questa roba è prodotta tenendo a mente i giocatori come target, ma ovviamente non sono riuscito a trovare nessuna guida rapida per configurarla. Al suo posto viene fornito un manuale di 160 pagine, tutte imperscrutabili, che non mi ha aiutato a capire nulla di quello che dovevo fare.
Il processo di assemblare il proprio PC è fitto di piccole frustrazioni come questa e ogni piccolo errore può costare molti soldi e tempo. Ho le dita tozze e una manualità scandalosa, quindi, l’operazione di fissare la scheda madre al case e avvitare le nove (!) minuscole viti—tutte difficilmente raggiungibili—al loro posto, è stata un incubo e ogni errore avrebbe potuto danneggiare facilmente qualcosa—si potrebbe dire che l’intero processo è piuttosto ostile al consumatore.
Ecco perché la gente acquista i prodotti Apple. Perché tutto, dal trackpad alla confezione, è pensato per essere pratico e facile. Apple riduce i problemi al punto che anche mia madre saprebbe sostituire la RAM del suo iMac ed è così perché Apple ha il controllo assoluto su tutte le componenti.
Nessuna azienda PC esercita questo tipo di controllo e infatti nessuna azienda PC fornisce un’esperienza d’uso così comoda.
Avrei potuto affidarmi a un sito come CyberPower o Falcon Northwest per un computer pre assemblato, ma acquistare le singole componenti equivalenti mi ha permesso di risparmiare tra i 300 e i 500 dollari. Oltretutto, i siti di queste aziende sono atroci e non offrono nessun aiuto nello scegliere le parti. Non ne vale la pena e credo sia il motivo per cui l’utenza PC consiglia sempre di assemblare il proprio computer, piuttosto che acquistarlo.
Ed è anche il motivo per cui, ancora, consiglio sempre di acquistare prodotti Apple a chiunque non sia e non voglia essere tecnicamente competente, ma solo usare un computer. Mentre monto il sistema di raffreddamento a liquido sul processore, ancorando al case il radiatore, tutto mi diventa chiaro: l’esperienza PC non funziona.
Dall’inizio alla fine, l’intera operazione è durata quasi cinque ore e ho dovuto chiamare due volte Fenlon di PC Gamers per ricevere assistenza: la prima quando non sono riuscito a capire perché le ventole del case non girassero e la seconda quando il computer non ha riconosciuto il cavo ethernet. Alla fine dell’operazione stavo letteralmente sanguinando da una mano, ma la guida YouTube che ho guardato sosteneva fosse comune. Ho sanguinato per costruire questo cazzo di computer.
In qualche modo ce l’ho fatta, comunque, e il PC è incredibile. Just Cause 3, che non partiva nemmeno sul mio vecchio computer e non va molto bene su Xbox One, gira splendidamente.
Arrivare in fondo, però, è stato un incubo. È di gran lunga il prodotto più complesso che abbia mai acquistato e costruito.
Davvero, non esiste un modo pratico di sbrigare la cosa.
“Esistono così tante alternative: passare in rassegna tutti i prodotti concorrenti per scegliere quello che fa al caso tuo è spesso una sfida,” mi ha detto Fenlon. Poi ha fatto notare che alcune aziende come Razer e Asus cercano di risolvere questo problema offrendo soluzioni modulari in cui è possibile inserire le singole parti dentro comodi moduli, ma nessuna delle due ha raggiunto il mercato.
Oltretutto pare che l’avanguardia dei giocatori PC—la gente che spende la maggior parte dei soldi in queste cose—sia felice dello status quo.
“Mi chiedo se l’internet abbia avuto un vero effetto, in questo caso,” mi ha detto Fenlon. “Costruire un PC era molto, molto più difficile 20 anni fa, ovviamente, ma forse c’era meno foga di reinventare il modo in cui le componenti si combinano, prima che tutti potessero assemblare il proprio PC assistiti da qualche video su YouTube o da una delle migliaia di guide disponibili.”
È difficile mettere tutte queste componenti insieme perché sono prodotte da compagnie differenti, ma non esiste neanche pressione da parti dei consumatori perché siano implementati standard migliori e maggiormente universali.
Il fatto che costruire un PC sia un processo così noioso ha favorito il sorgere di una comunità di appassionati. Sono riuscito ad assemblare il mio solo grazie alle risorse gratuite messe a disposizione da alcuni appassionati, riviste come PC Gamer e amici come Fenlon (ed è solo grazie ai suoi consigli per i novizi che ho deciso di buttarmi nell’impresa). Gli utenti di subreddit come r/BuildAPC e r/PCMasterrace sono di grande aiuto e si scambiano molti utili consigli.
Il rovescio della medaglia è che ha reso la comunità dei giocatori PC molto “insulare.” L’accessibilità non sembra essere una priorità per la maggior parte degli utenti, quindi non c’è nessun motivo o stimolo per cui l’esperienza d’uso dovrebbe diventare più semplice.
Oltretutto, penso che, con l’esclusione di alcuni case fai-da-te particolarmente folli, l’intera idea che assemblare il proprio PC sia una qualche forma di creazione artigianale sia ridicola. Le persone che costruiscono il proprio PC non sono falegnami che cesellano la propria gabbietta per uccelli. Non stanno facendo nulla di simile, ad esempio, a restaurare un’auto d’epoca. Stanno semplicemente assemblando diverse componenti prodotte da diverse aziende. L’unico motivo per cui l’operazione è difficile è il cattivo design di queste e il motivo per cui il design continua a essere cattivo e trascurato, dopo anni, è che l’utenza è ben disposta a farsi questo sbattimento.
Non è necessario sia così, però. Le vendite di PC sono in calo, ma se si prendono in considerazione le sole aziende che si rivolgono principalmente a un pubblico di giocatori, sono addirittura in crescita. Esiste un mercato perché i PC sono chiaramente l’opzione migliore quando si tratta di giocare. I PC sono una piattaforma relativamente aperta che offre una vasta selezione di giochi tra cui scegliere e l’abilità di modificarli gratuitamente. L’unica cosa che non puoi fare su PC è giocare le esclusive per Xbox One o PlayStation 4, ma ce ne sono sempre meno.
Tristemente, la gran parte dei giocatori non azzarderà mai il passaggio da console a computer perché convinta (correttamente) che sarebbe troppo faticoso. E posso confermare che è effettivamente così.