Il 4 novembre 2015, il controverso Draft Investigatory Powers Bill è stato discusso in Parlamento in Inghilterra per la prima volta. Nei mesi precedenti la sua introduzione in Parlamento, l’altrimenti detto “Snooper’s Charter” è stato ampiamente criticato per le sue innumerevoli clausole, tra cui spicca l’obbligo da parte dei fornitori di servizi di comunicazione di conservare i dati relativi alla connessione internet dei propri utenti per un anno, permettendo alle forze dell’ordine di effettuare “interferenze su apparecchi specifici” (per esempio: entrare in un dispositivo per accedere ai suoi dati) e obbligando chi fornisce un servizio a collaborare nelle intercettazioni di dati privati.
Se da un lato lo Snooper’s Charter è di sicuro un pessimo presagio per quanto riguarda il futuro del diritto alla privacy, dall’altro rappresenta una potenziale esperienza di gioco incredibile, come dimostra il “simulatore di cyber-spionaggio” Mainlining.
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Pubblicato da Rebelephant, Mainling arriverà su PC a ottobre 2016. Il gioco riprende il genere classico dei punta e clicca: giochi nei panni di un hacker appena reclutato che lavora per MI7 (l’ora defunta organizzazione inglese di servizi segreti che ha preceduto l’MI5), e grazie all’adozione del BLU Pill Act da parte del governo inglese, hai accesso illimitato a qualsiasi dato personale online. Lo scopo principale del gioco è individuare criminali e consegnarli alle forze dell’ordine e raccogliere abbastanza prove prima del loro arresto per essere certo che ricevano la massima pena possibile.
Per quanto al momento sia disponibile soltanto una breve demo gratuita del gioco, quando ho finito l’anteprima non vedevo l’ora di poter giocare ancora. È retrò, l’estatica 8-bit è corredata da una colonna sonora che spacca e segue una buona curva d’apprendimento per quanto riguarda capire effettivamente come si gioca. Una volta che capisci come fare, comunque, inseguire il tuo obiettivo è una sfida ben calibrata: devi essere abbastanza veloce da riuscire a prenderlo, ma non troppo per non perdere prove fondamentali o finire per arrestare la persona sbagliata. La cosa più interessante però, specialmente considerando l’ideologia che si cela dietro al gioco, è che devi basarti sul tuo giudizio morale per decidere per quanto tempo sei disposto a lasciare che i cattivi continuino a fare quello che vogliono, pur di assicurarli davvero alla giustizia.
Detto questo, definire Mainlining ‘divertente, ‘ considerato l’argomento che tratta, mi sembra strano, ma cazzo—violare completamente la privacy digitale delle persone nel nome della ‘giustizia’ è sicuramente un buon incipit per un passatempo valido. Quindi, mentre la battaglia per la privacy digitale continua a infuriare, che sia nelle stanze del Parlamento inglese o nel quartier generale di Apple Inc., Mainlining sembra il gioco perfetto per combattere la sorveglianza di massa che non ci meritiamo.