IshDARR, a sinistra, and WebsterX, a destra / Foto di Kenny Hoopla, per gentile concessione di WebsterX
Milwaukee, Wisconsin, non è mai stata famosa per la sua scena hip-hop. Ha avuto i suoi momenti: la hit del 2001 “My Projects” di Coo Coo Cal scalò le classifiche e arrivò alla 86esima posizione sulla Top 100 di Billboard. Rico Love, che è originario di questa città, ha scritto e prodotto canzoni per Usher, Beyoncé e Nelly. Ma è difficile che qualcuno includa Milwaukee nell’elenco delle città fondamentali per l’hip-hop, anche perché non si è ancora vista uscire da lì una figura di spicco. Milwaukee tende a essere messa in ombra dai vicini di Chicago. La sua scena non ha avuto molto di più che meteore di successo. Ma nell’ultimo paio d’anni, la scena rap della Brew City ha accumulato calore, e ora sta cominciando a diventare incandescente, trovando finalmente la coesione necessaria. Qui, soprattutto, non importano le distinzioni di genere, il che permette agli artisti di esplorare liberamente lo spettro estetico senza farsi limitare da uno stile tipico regionale.
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L’hip-hop di Milwaukee si divide principalemente tra la zona nord e quella est della città: dal Nord viene il rap più zozzo, di strada, mentre quello alternativo e sperimentale si fa di più all’Est. Questa divisione è in parte il prodotto della storica segregazione della città—Milwaukee è la terza città degli USA per segregazione razziale. Per decenni, gran parte della popolazione nera della città ha vissuto nella North Side, mentre la vivace cultura giovanile della città—alimentata dalla University of Wisconsin-Milwaukee—è attiva nell’East Side.
Per creare un ponte tra le diverse componenti culturali di Milwaukee, Jordan Lee—che lavora nella stazione radio più importante della città e rampa di lancio per gli artisti locali 88.9 Radio Milwaukee—ha creato il Miltown Beatdown, che convoca vari producer per una battle di beat in stile campionato. Quest’anno ha segnato il trentesimo compleanno del Beatdown ma anche la sua fine agrodolce: Lee ha deciso di chiudere il progetto perché pensa che la missione sia compiuta.
Milwaukee is well on its way to remaining resilient in the Beatdown’s absence. Without the same kind of industry infrastructure as more prominent music cities, Cream City has developed a DIY attitude. Art schools like the Milwaukee Institute of Art & Design and UW-Milwaukee’s Peck School of the Arts help underpin a growing art community. Radio Milwaukee further bolsters the scene by hosting a weekly concert series that promotes local acts. While the city doesn’t have many labels or studios—one of the main studios is called Mammyth Studio, which is run by Charles Forsberg, or DJ Mammyth—the scene has become a supportive environment where the city’s rappers maintain an open dialogue and often band together in collectives and groups, while also developing individually. These are the artists who are forming Milwaukee’s new sound and helping its scene prosper:
Milwaukee ha decisamente la forza per rimanere in piedi anche senza il Beatdown. Essendo priva delle infrastrutture che si trovano nelle città più rinomate per la loro musica, Cream City ha sviluppato un’attitudine DIY. Scuole d’arte come il Milwaukee Institute of Art & Design e la Peck School of the Arts all’UW-Milwaukee pongono le basi di una comunità di artisti in crescita. Radio Milwaukee spinge la scena ancora più su promuovendo una serie di concerti settimanali con artisti locali. Pur non avendo molte label o studi—uno degli studi principali si chiama Mammyth Studio, gestito da Charles Forsberg aka DJ Mammyth—la scena è diventata un ambiente vitale dove i rapper locali possono mantenere aperto il dialogo creativo e riunirsi in collettivi e gruppi, continuando a crescere individualmente. Questi sono gli artisti che stanno dando forma al nuovo suono di Milwaukee e stanno aiutando la scena a crescere:
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WebsterX
Se hai sentito parlare della scena rap contemporanea di Milwaukee, hai sicuramente sentito parlare di WebsterX. Anche se la sua tape di debutto Desperate Youth è uscita nel 2013, Webster si è fatto conoscere in città con il singolo “Doomsday” lo scorso inverno. Il suo stile coniuga una lingua tagliente con una produzione eterea e sognante. È una scelta estetica particolarmente evidente nel singolo prodotto da Mic-Kellogg “Lately”, in cui Webster parla della fama che ha raggiunto grazie a “Doomsday”. Oltre a collaborare con il concittadino rapper e produttore Kellogg, Webster fa anche parte del collettivo New Age Narcissism.
Bliss&Alice
Anche se Bliss&Alice suona come un duo, si tratta solo di un ragazzo con un buon talento. Bliss si è trasferito a Milwaukee da Wausau, Wisconsin, per frequentare l’università, e qui ha fatto uscire il suo progetto di debutto, Poetry Vol. 1: The Shit Talker Tape. Ha un sound jazzato, con strumentali piene di fiati, archi e batterie leggere. Si ispira molto alla poesia beat e allo spoken word, il che è evidente nel suo flow e nella sua intonazione, e si presta perfettamente alle sue strofe oscure.
IshDARR
IshDARR prova ulteriormente che Milwaukee non si limita assolutamente a un unico suono. Su alcuni dei suoi pezzi più vecchi, dal suo famoso progetto Old Soul, Young Spirit, Ish porta avanti un suono futuristico tipo GoldLink della DMV. Sugli ultimi pezzi tipo “Sugar”, perfeziona questa estetica mettendoci un tratto distintivo. Ish ha creato la sua versione di rap melodico, che oscilla tra barre potenti prolungate sopra il beat. Anche se i suoi pezzi non sono tutti uptempo, il suo suono affonda le radici in una produzione che ti fa ballare.
BoodahDARR
BoodahDARR è il fratello maggiore di IshDARR—ma nonostante la parentela, non potrebbero suonare più diversi. La traccia “Almighty” è il debutto di Boodah. Pare voglia distanziarsi dall’impronta melodica di Ish e avvicinarsi a qualcosa di più crudo e austero. Entrambi fanno parte del gruppo rap Cream City Motion, che comprende anche Èmaad e ECoop.
BANKX
L’Auto-Tune non è per tutti, ma per BANKX sembra fatto apposta. Il suono oscuro del rapper, spesso sottolineato da basse pesanti e smorzate, è punteggiato da passaggi con l’Auto-Tune. Pur non avendo ancora tirato fuori un full-length, ha fatto uscire svariati pezzi singoli nel corso degli ultimi sei mesi che rendono lampante la solidità del suo materiale sia dal punto di vista lirico che musicale. BANKX è anche in prima linea in un collettivo composto, oltre che da lui, dal rapper ¢heap$kate e dalla cantante R&B Meraki.
Pizzle
Pizzle è in giro da un po’ più di tempo rispetto ad altri artisti di questa lista, e vanta un catalogo più sostanzioso. Uno dei suoi primi progetti fu una tape del 2012 intitolata Insomnia, che oscilla tra l’alt-hip-hop—usando il beat di “Electric Relaxation” su “Snapback Music”—ma che offre anche un’estetica pop ed electro, e include un’improvvisazione sulla hit di Kreayshawn “Gucci Gucci”. Più o meno a quei tempi, ha iniziato a lavorare con beatmaker professionisti come Jahlil Beats, Cardo e Honorable C Note, e ha mantenuto e migliorato questi rapporti nel corso degli anni. Nella sua ultima fatica con Cardo, intitolata “Once”, si sente il flow entusiastico di Pizzle sopra le linee di basso vibranti e i charleston secchi di Cardo. Il rapper di Milwaukee sta lavorando a un nuovo disco che si intitolerà Gran Design.
Von Alexander
Inizialmente conosciuto come Vonny Del Fresco, Von Alexander è conosciuto principalente per Memoirs, il prodotto di una ricerca precisa del suo suono e della sua voce. Ci sono voluti circa sei mesi per mettere insieme le quattro tracce, in cui si fa spazio tra beat che citano il boom-bap e pezzi più tranquilli con un sottofondo jazzato. È anche metà del duo iLLuminators con il suo concittadino Dee Phr3sh.
Reggie Bonds
Come Alexander, Reggie Bonds è alla ricerca della sua cifra, e per il momento non è interessato alla coerenza. Nel suo progetto The Miseducation, troviamo principalmente tracce boom-bap di stampo anni Novanta con testi impegnati, il tutto punteggiato da canzoni trap più turbolente. I suoi ultimi singoli, come “Menace II Society (Black Timbs)” virano verso quella ruvidezza, mentre Funeral Service Sundays—tre freestyle che fece su Hot 97—pesca ancora dall’età dell’oro che ama così tanto.
Mic Kellogg
Mic Kellogg è un immigrato da Madison, Wisconsin. Il suo suono non è particolarmente allineato con quello degli altri rapper della città, è più leggero e pop. Inoltre si occupa spesso di produzione: oltre al suo LP Breakfast, si è occupato dei pezzi di WebsterX “Lately” e “Renaissance”.
Èmaad
Come BoodahDARR, Èmaad non ha firmato molte tracce. Ma nella sua ultima uscita “Champions”—una di due canzoni sul suo SoundCloud—usa la fiorente scena di Milwaukee in maniera positiva, parlando dell’ambizione della sua città e della sua generazione. Naturalmente ci si può aspettare una certa arroganza.
Klassik
Negli ultimi tre anni, Klassik ha fatto uscire una valanga di mixtape, incluso il suo progetto definitivo In The Making. Cantando e rappando e mettendo in evidenza la sua tecnica come pianista, il rapper esplora il mondo dell’hip-hop alternativo, raggiungendo il confine con il primo Kanye West o Kid Cudi. I lavori più recenti di Klassik sono un po’ diversi: il suo EP Season’s vede una presenza più pesante di batterie e synth, anche se il piano continua a regnare supremo.
Yo-Dot
Yo-Dot è un veterano, leggermente più vecchio degli altri di questa lista. Si è affacciato sulla scena hip-hop di Milwaukee nei tardi Duemila come parte dell’Umbrella Music Group, una crew che comprende almeno dieci membri. Dopo un periodo di silenzio, ha pubblicato uno dei suoi lavori più conosciuti, Red Mist, nel 2012, un album di 11 pezzi in cui prende apertamente posizione sui suoi punti di vista e le sue battaglie come rapper e padre. Affronta gli stessi temi anche nelle canzoni più nuove, come la potente “Until”.
Milo
C’è sempre un rapper che si dedica davvero all’alternativa, e in questo caso si tratta di Milo. È ritornato a Milwaukee dopo aver vissuto a Los Angeles per un periodo e aver fatto parte del collettivo Hellfyre Club. Nella sua famosa uscita I Wish My Brother Rob Was Here, rappava in maniera sincopata sopra un tappeto sonoro minimale. Con il suo ultimo lavoro So the Flies Don’t Come, si è spostato verso qualcosa di più melodico, tra il cantato e la cadenza da spoken word.
Lorde Fredd33
L’altro rapper di New Age Narcissism, Lorde Fredd33, si fa notare immediatamente per la sua cadenza profonda e rotolante. Anche se il suo progetto di un anno fa LRD3 è taggato “electronic” su SoundCloud, pezzi come “Gravvy” sono spinti da 808 pesanti che si fondono con la sua voce. Il suo ultimo lavoro 33: The Education è mandato fuori strada da una pletora di suoni differenti, dal neo-soul al jazz alle spesse linee di basso.
Wave Chappelle
Wave Chappelle ha firmato per la label di Yo Gotti Collective Music Group nel 2014 ed è stato il primo a farsi notare fuori città. Da allora, ha pubblicato due progetti: Only the Beginning nel 2014 e New Black Histroy nel 2015, cementando la propria posizione tanto a livello locale che nazionale. In tutto il suo lavoro alterna una produzione neo-soul a beat di stampo trap e boom bap, sputando barre sulla sua storia personale, la sua città e il suo successo.