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Come funziona il bordello austriaco più frequentato dagli italiani

Wellcum bordello austriaco

Secondo stime dell’Università di Bologna risalenti a tre anni fa, i clienti della prostituzione in Italia sarebbero circa due milioni e mezzo. Un giro d’affari significativo, nonostante le restrizioni legislative, che non si limita ai confini nazionali. Svizzera, Austria, Germania: gli FKK, i bordelli legali del centro Europa, hanno una mole enorme di clienti italiani.

Il Wellcum, un FKK di 7000 metri quadrati aperto dal 2014 a Hohenthurn, a pochi chilometri dal valico di Coccau, nel 2016 ne ha ospitati migliaia. È una struttura che dimostra come si siano evoluti gli FKK [sauna club, o in generale club all inclusive per adulti] negli ultimi anni, e che guardando le immagini nella gallery del sito ricorda più un hotel che non un bordello.

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Mentre in Italia ancora si discute di multe spedite a casa ai clienti delle prostitute, a pochi chilometri dal confine aprono club appositamente pensati per accogliere i clienti italiani. Per capire come si stanno evolvendo queste strutture, come funzionano e che tipo di clientela attirano, ho contattato Cristiano Fabris, il responsabile della comunicazione di Wellcum in Italia.

wellcum austria
Wellcum austria

VICE: Il Wellcum si presenta come un FKK con una clientela a stragrande maggioranza italiana. Come lo descriverebbe?
Cristiano Fabris: Dal punto di vista dell’inquadramento il Wellcum è un classico FKK, ovvero un locale che oltre alla parte club con le ragazze ha anche tutta una zona—enorme—dedicata al relax. È nato alla fine del 2014, pensato proprio per attirare l’attenzione dei clienti italiani: per questo si trova ad appena dieci chilometri dal confine. Gli ideatori di Wellcum hanno preso il modello degli FKK tedeschi, e l’hanno portato a extralusso.

Con il prezzo di ingresso, oltre alle camere in cui stare in intimità, hai a disposizione una serie di servizi che non trovi negli altri FKK: piscina, piscina riscaldata, sauna, yacuzzi, Spa, cinema, un vero ristorante in cui puoi mangiare quanto vuoi, e bevande analcoliche illimitate. Una formula che mira appunto a creare un certo clima attorno all’interesse principale del cliente: non vieni soltanto per stare mezz’ora con una ragazza, ma hai modo di parlare e divertirti in relax, che è quello che cercano i clienti italiani.

Quante ragazze lavorano all’interno della struttura?
Ce ne sono mediamente dalle 60 alle 120. I periodi migliori, con più ragazze, sono ovviamente quelli estivi: ma non andiamo mai sotto le 60 anche nei periodi dell’anno in cui c’è meno movimento. Ci tengo a precisare che le ragazze non sono dipendenti del Wellcum: sono clienti, e come gli altri pagano l’ingresso. Quello che intercorre fra il cliente e le ragazze a noi non interessa.

wellcum bordello austria
Wellcum austria interni

Fate una selezione delle ragazze che possono venire a lavorare all’interno della struttura?
Sì certo, facciamo una selezione. Quando decidi di aprire un locale del genere devi ottenere una serie di licenze, che ti consentono di poter operare nel settore. La Carinzia, in questo caso, offre delle licenze numerate e molto selettive. Le ragazze devono essere innanzitutto registrate alla polizia, non devono avere precedenti penali. E poi c’è tutta la parte del controllo medico: lo stato austriaco paga a tutte le ragazze che vogliono fare questo lavoro una serie di controlli, che vengono fatti settimanalmente. È lo stato a pagare, per fare in modo che non ci siano connivenze con i medici, a tutela massima dei clienti. E poi ovviamente c’è la selezione del locale: ogni cliente ha determinati gusti, e noi cerchiamo di selezionare ragazze che rispecchino una scelta ampia. Ragazze giovani, ragazze meno giovani, molto magre, formose, caucasiche, di colore, asiatiche… Alcune hanno liste d’attesa di settimane: i clienti le chiamano in anticipo per sapere quando saranno libere.

Quante italiane decidono di spostarsi oltre il confine per lavorare in queste strutture?
Le ragazze arrivano da tutta Europa, anche se dall’Est continuano a essere in maggioranza. Poi Brasile, Asia, e naturalmente anche Italia. Però devo dire che solitamente le italiane sono quelle che rimangono di meno: stanno al massimo una o due settimane, poi magari non le vedi per un mese. Probabilmente, visto che sono vicine, preferiscono salire solo occasionalmente.

Prima mi diceva che Wellcum è espressamente pensato per attirare la clientela italiana. È solo una questione di vicinanza, o esistono differenze fra le tipologie di clienti che visitano gli FKK?
Sì, ci sono delle differenze notevoli nel modo di approcciarsi e in quello che cercano i clienti. Il cliente italiano non gradisce una struttura in cui il contatto è troppo diretto e freddo. Agli italiani piace parlare con le ragazze, fare amicizia se così si può dire, e solo in un secondo momento andare in camera.

wellcum bordello austria
Piscina Wellcum Austria

Molti clienti di altre nazioni entrano, pagano, fanno, e poi se ne vanno. Per questo abbiamo creato una struttura in cui l’area relax ha un ruolo così centrale: curiamo il cibo offerto come un vero ristorante, così i clienti possono mangiare con le ragazze e chiacchierare. Negli FKK tedeschi, solitamente, il buffet è composto da porzioni di stuzzichini che puoi comprare nei discount.

Noi abbiamo clienti che organizzano le vacanze per venire nella nostra struttura e trattenersi per più giorni.

Questo tipo di turismo è in espansione, quindi?
Sì. Diciamo che la clientela media opta ancora per la toccata e fuga da uno-due giorni. Anche perché la spesa per raggiungerci non è accessibile a tutti. Però le fasce medio-alte optano sempre di più per i periodi prolungati. C’è chi viene dalla Sicilia.

wellcum bordello austria
Wellcum foto nightclub

Quanti anni hanno più o meno i clienti?
Ovviamente la maggior parte sono uomini di mezza età, ma abbiamo una clientela che va dai 18 agli 80 anni. Avvocati, medici, studenti, operai, pensionati… tutto.

Solitamente poi la media per chi si trattiene è di tre ragazze al giorno. Ma ovviamente c’è chi va molto oltre. Ci sono stati clienti che sono saliti in camera con 11 in un giorno.

Al di là della legislazione, cosa manca all’Italia per poter aprire strutture del genere?
Non siamo pronti proprio a livello manageriale. La gestione di questi locali, essendo un settore molto particolare, è molto rischiosa: o rispetti le regole in modo ferreo, e garantisci degli standard impeccabili dal punto di vista burocratico, oppure la situazione rischia di diventare pessima. In Italia siamo ancora troppo corruttibili, non siamo inflessibili per quanto riguarda le regole. Da noi arriva la polizia almeno tre volte alla settimana, inaspettatamente: intervistano le ragazze, si assicurano che non arrivino accompagnate.

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