Música

Che fine ha fatto Bam Margera?

Probabilmente vi ricordate di lui perché andava parecchio sullo skateboard, ma forse è più probabile che vi ricordiate di lui in quanto storico membro di Jackass o in quanto quello che seviziava i genitori e lo zio Don Vito nel suo spin-off Viva La Bam. Queste attività divertenti sono solo parte delle passioni del nostro Bam. Chi lo segue un po’ sa che il nostro amico ama l’heavy metal, che conosce praticamente ogni band del giro e che, da qualche tempo, sembra aver messo la testa a posto e dedicarsi seriamente alla musica con lo pseudonimo di Fuckface Unstoppable.

Da non molto è uscito l’album nuovo di Margera aka FFU, che conta featuring importanti tipo Cradle of Filth, Viking Skull, la band di suo fratello Jess Margera cKy, Guttermouth, Lionize, Black Cowgirl, The Company Band, Devilment, e già che ci siamo un paio di membri dei Gnarkill. Anche se questa è una delle poche attività di Bam su cui non c’è l’etichetta “Don’t try this at home”, vi assicuriamo che nonostante i pregiudizi che uno può avere alcune delle tracce contenute in questo album sono davvero fiche.

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Abbiamo chiacchierato con Bam di alcune cose: dell’album, dei suoi show, dei suoi video di skate e dei suoi video musicali.

Noisey: Cazzeggi con la musica sin dalle prime cassettine a nome cKy. Ti è sempre piaciuto o prima lo facevi solo per divertimento?
Bam Margera:
Ci ho sempre girato intorno. Nel mio show tentavo di ospitare sempre band, dovevo bisticciare con MTV per avere i Clutch o i Turbonegro perché non sapevano nemmeno chi cazzo fossero. E io rispondevo: “Appunto!” [ride]. Poi chiaramente ho iniziato a girare con la band di mio fratello cKy, quindi certo, sono sempre stato lì intorno, poi mi è arrivata l’opportunità di suonare in prima persona. Stavo presentando una battle of the bands da qualche parte in New England e sono salito sul palco, così a caso, per cantare qualche pezzo. Da lì ho deciso che avrei voluto riprovarci. Infatti quando giravamo con i cKy abbiamo pure formato questa band, Gnarkill, che era una roba solo per divertimento. Solo che la gente sembrava apprezzare quello che facevo, quindi ho deciso di fare un po’ più sul serio, e lì è nato Fuckface Unstoppable.

Quindi ora prendi sul serio la musica?
Be’, sì, insomma voglio che la gente si pigli bene. Uno show è come una festa, non sai mai come andrà a finire. Ogni sera è diverso. Mi è capitato che Alissa degli Arch Enemy salisse sul palco con noi e facessimo una cover dei Turbonegro. Ogni sera una cazzata diversa. Voglio che si sappia che ogni volta che vieni a vedere uno show è diversa.

Raccontami del tuo ultimo video, “Evil Voices,” una super produzione. Com’è uscito fuori?
Eravamo in tour, avevamo appena suonato a LA. Il pezzo è stato registrato appena prima di iniziare il tour, avevamo un giorno libero, quindi abbiamo deciso di radunare un po’ di gente di LA, abusare di droni e robe del genere, ci siamo divertiti e quello che è uscito era perfetto per la canzone. Pensa che siamo andati nel deserto con il tour bus, questo bestione che costerà una milionata di dollari, e nel deserto c’era un tizio che stava scavando una fossa, un altro che si stava esercitando con la giocoleria, e nessuno dei due ha battuto ciglio quando siamo arrivati. Cioè, il tizio che scavava la fossa non scherzava eh, era una fossa bella profonda, non so chi cazzo ci dovesse seppellire. È anche grazie a loro che mi sono detto: questo posto è perfetto per girarci il mio video.

Come hai fatto a diventare amico praticamente di ogni gruppo metal del pianeta, dagli HIM ai Clutch a The Faint?
Dai miei viaggi. Quando viaggiavo per lo skate o per Jackass mi informavo sempre di quali fossero le band fighe dei posti in cui andavamo e finivo per farci amicizia. La musica mi è sempre piaciuta un casino. Però era mio fratello che aveva preso quella strada, io ero uno skater, solo che a un certo punto i due mondi si sono sovrapposti.

Che rapporto c’è tra la musica e lo skateboarding?
La musica è importantissima. Importantissima. Può farti svoltare un video. Cioè, se scegli la traccia sbagliata per il tuo skate demo sembri un coglione, non so se mi spiego. Devi scegliere bene. Se ho una canzone dei Motörhead in sottofondo mi fa sembrare molto più figo. Se stai per fare un numero assassino tipo un kickflip su 20 scalini hai bisogno di una roba che tira. [Ride]

Sei coinvolto nella scelta dei brani per i tuoi show, tipo Jackass o Viva La Bam?
All’inizio dovevo combattere tutto il tempo con l’intera redazione di MTV perché provavano a inserirci quella merda di musica, mentre io ci avrei messo una canzone dei Clutch per ogni scena. Poi hanno smesso di ribellarsi e ho praticamente messo tutto Blast Tyrant su Viva La Bam e in questo modo un po’ di persone si sono andati a cercare chi fossero i Clutch. Personalmente non me ne è mai fregato un cazzo di avere i pezzi dei Green Day nel mio show, i Green Day se la cavano bene da soli, mentre i Clutch spaccano il culo ma hanno bisogno di una mano per farsi conoscere. Mi sono strappato i capelli per anni per farmi ascoltare da quella gente e alla fine hanno ceduto. Per me è stato un upgrade incredibile allo show. È come quando fai un film e devi decidere che colonna sonora scegliere: la musica può rovinare un film oppure renderlo leggendario. Quando ho scelto la colonna sonora del mio film sapevo perfettamente quali erano le canzoni giuste da metterci. Fortunatamente, poi, conosco un sacco di questi gruppi, quindi non è un problema per me farmi dare dei pezzi.

Hai scritturato Brent Hinds dei Mastodon per interpretare il tuo amico Ryan Dunn, che non c’è più, nel tuo film. Come mai?
Ero in tour in Australia con i cKy e ho incontrato Brent in quell’occasione. E, non lo so, ci siamo trovati. Tutti scherzavano sul fatto che somigliasse un casino a Ryan, così l’ho chiamato per fare una parte nel mio nuovo film… È una sequenza onirica in cui Ryan mi si avvicina mentre dormo e mi suggerisce robe da fare. Brent mi sembrava perfetto per quella parte. Ha anche un tatuaggio vicino all’occhio che mi ricorda Ryan, se lo sarebbe fatto anche lui.

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