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Salute

Cosa significa se sei un uomo e impieghi un sacco a venire

Tutti conosciamo l'eiaculazione precoce, ma in pochi conoscono il suo opposto: l'eiaculazione ritardata. Ecco perché un uomo ci mette tanto a venire.
perché un uomo ci mette tanto a venire
Foto via Unsplash.

Tutti sappiamo cos'è l'eiaculazione precoce, ma in pochi sanno che anche il suo opposto è un problema: l'eiaculazione ritardata. Ovvero, quando ci metti un sacco a raggiungere l'orgasmo, tanto che a volte non riesci proprio a venire—finendo per passare gran parte del sesso a pensare se ci riuscirai o meno.

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"L'eiaculazione ritardata può essere causata da fattori sia fisici che psicologici," mi ha detto Seth Cohen, urologo e professore di urologia al NYU Langone Health. "Secondo alcuni studi, negli Stati Uniti in media gli uomini vengono dopo 7-10 minuti di sesso. Se ce ne metti 15, 20, 30 o non vieni proprio, probabilmente soffri di eiaculazione ritardata."

La Mayo Clinic suggerisce innanzitutto di identificare la natura dell'eiaculazione ritardata. Il primo passo è capire se è un problema che si ha da sempre o che si è presentato a un certo punto. Inoltre, sempre secondo la clinica, bisognerebbe capire se essa è generalizzata—ovvero si presenta durante tutta l'attività sessuale e con tutti i partner—o legata a specifiche circostanze.

"Non direi che si tratta di una condizione rara, ma non viene vista come un vero problema come capita invece con l'eiaculazione precoce e la disfunzione erettile," mi ha detto Cohen. Anche se può capitare di avere eiaculazioni ritardate, la cosa va affrontata quando si presenta con frequenza o causa stress psicologico nella persona o nel partner. Alla radice ci potrebbe essere un problema neurologico o un trauma. "Se i nervi del pene o della punta del pene sono compromessi da un trauma o da un'operazione, già avere un'erezione è difficile. E anche ad averla, la sensibilità potrebbe essere limitata—e senza sensibilità è difficile che ci sia l'eiaculazione," mi ha detto Cohen.

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Un'altra causa potrebbe essere un livello di testosterone più basso del normale. "Un basso livello di testosterone ha un impatto sull'eiaculazione, ma anche su molte cose, dallo sviluppo ormonale alla pubertà, dalla crescita dei testicoli alla libido, dal desiderio di intimità alla qualità dell'erezione," mi ha detto Cohen.

Ma il problema potrebbe anche essere psicosomatico o causato dall'assunzione di farmaci o droghe. "Molti antidepressivi, specie gli SSRI come il Prozac, lo Zoloft e il Lexapro, aumentano i livelli di serotonina nel cervello," mi ha detto Cohen. "Questo aumento è ottimo perché attenua i sintomi della depressione ma allo stesso tempo fa diminuire la libido e il desiderio sessuale, cose che possono portare all'eiaculazione ritardata."

Come Cohen fa notare, il trattamento medico dell'eiaculazione precoce spesso include gli SSRI proprio per causare questi effetti. Anche l'uso di altre sostanze, sia stimolanti che rilassanti, può avere effetti sulla capacità del cervello di capire quando è il momento di eiaculare. "Non importa se è una sostanza eccitante o rilassante, tutte le droghe ti scombinano la chimica del cervello e tutte possono avere effetti sull'eiaculazione," mi ha detto.

Un altro fattore di cui tenere conto è lo stato mentale della persona durante il sesso, nonché le esperienze pregresse. "Se sei una persona molto ansiosa puoi avere difficoltà a venire," mi ha detto Cohen. "Così come se hai ansia da prestazione e sei una persona che pensa troppo."

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Il primo passo per risolvere questi problemi è andare da un urologo, anche se si pensa che il problema sia psicologico. In questo modo si possono escludere cause fisiche come traumi o basso testosterone. "Quando arriva un paziente con questo problema la prima cosa che facciamo è analizzare dettagliatamente la sua storia medica e vedere se assume antidepressivi, se ha subito un intervento chirurgico o ha avuto problemi di prostata," mi ha detto Cohen. "E poi facciamo un test degli ormoni. Se risulta positivo, possiamo capire come fare ad aumentarli."

Se invece il problema non è né ormonale, né fisico, né legato a droghe o altre sostanze, secondo Cohen la cosa migliore è la terapia sessuale.

Questo articolo è tratto da Tonic.