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Guarda il TG2 sfondare ancora una volta il limite dell'imbarazzo

Il telegiornale di Rai2 è ormai un organo di spudorata propaganda leghista, ma con il servizio sul mitra pasquale di Salvini e altri leader ritratti "armi in pugno" si è davvero superato.
Leonardo Bianchi
Rome, IT
tg2-mitra-salvini
Grab via Twitter.

Poco dopo il famigerato post di Luca Morisi con il mitra pasquale, avevo subito notato una tendenza sulle pagine e i profili a trazione leghista: la pubblicazione compulsiva di foto di leader stranieri (possibilmente avversari di Salvini) che imbracciano armi. In particolare, era girato abbastanza un post del giornalista Marcello Veneziani in cui poneva la fatidica domanda: “E il mitra di Macron non vi scandalizza?”

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Il messaggio, ovviamente, è chiarissimo: i “buonisti” e i “radical chic” stanno schiumano dalla bocca perché c’è di mezzo il Capitano, ma quando ci sono di mezzo altri politici fanno finta di niente perché hanno i “paraocchi ideologici” o altri inguaribili pregiudizi.

Ma se fino a pochi mesi fa cazzate del genere restavano sui social o al limite finivano sul sito di Libero, ora possono godere di un palcoscenico ben più ampio—il TG2 “sovranista,” conosciuto anche come TeleVisegrad o TeleSalvini.

In un servizio di Francesca Nocerino andato in onda due giorni fa, il telegiornale diretto da Gennaro Sangiuliano (colui che ha rivendicato “una faziosità limpida ed esibita”) ha fatto una bella carrellata di personaggi politici che imbracciano (o semplicemente guardano) armi, accompagnata da commentini sarcastici.

Non lo commenterò più di tanto, visto che la semplice descrizione basta e avanza. Già l’incipit sull’immagine di Salvini con il mitra è fulminante: “È la foto che ha scatenato critiche e polemiche a scroscio” come “un temporale di primavera.” Poi si dà subito addosso ai forzati dell’“indignazione permanente,” ai quali le “istantanee della storia” hanno reso la “vita dura.”

Si parte quindi da John Fitzgerald Kennedy che “posa affascinato dalla lucentezza di questo fucile,” per passare a Obama che ha una “maggiore dimestichezza con l’oggetto” e un’“immunità ideologica che gli permette quasi tutto.”

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Se però la fascinazione per le armi è scontata per un presidente americano, molto più sorprendente è quella del cardinale polacco Jozef Glemp, di cui viene mostrata una famosa foto con un fucile. Il servizio non menziona però che è morto nel 2013, ma questi sono dettagli inutili.

Dopo Glemp, in rapida sequenza e senza alcun nesso logico, appaiono la foto di Macron e del “modernissimo mostro anti-drone” postata da Veneziani, e la regina Elisabetta II del Regno Unito che “imbraccia mitra o simili” tra una passeggiata e l’altra. Il gran finale è riservato ad Angela Merkel, che è interessata alla “meccanica degli aggeggi da guerra” e può permettersi di “guardare sorridente un mezzo militare con la voglia magari di salirci a bordo.”

Naturalmente, nel minuto scarso di servizio ci si guarda bene dal citare il testo minaccioso del post di Morisi—cioè il vero oggetto delle polemiche. Del resto, quando si è troppo impegnati a fare una propaganda talmente assurda da sfondare i confini l’autoparodia, non c’è davvero spazio per le sottigliezze.

A tal proposito, qualche mese fa avevamo titolato che il nuovo TG2 sembra uscito dalla Corea del Nord. Ecco: mi rendo conto che il paragone è ingiusto. Per la Corea del Nord.

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