Immagina la scena: sei a un appuntamento galante, tra bottiglie di vino e cena a lume di candela. Il tuo dolce, fiero e indipendente gattino è rimasto a casa mentre tu ti diverti. Tra un meme e l’altro la serata scorre via senza che tu te ne renda conto. Quando ritorni, però, ti ritrovi con la casa in fiamme.
Per prima cosa ti preoccupi per il gatto. Tuttavia, ti rendi conto in fretta che sta benone e ti guarda chiedendosi perché hai la faccia preoccupata. In qualche modo riesci a ottenere il filmato che riprende gli eventi della serata e ti prepari per lo shock della tua vita: il piromane è proprio il gatto.
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Se pensi che questa storiella sia del tutto inventata, dovresti parlarne con il Seoul Metropolitan Fire and Disaster Department, che ha dichiarato che tra gennaio del 2019 e novembre del 2020 i gatti hanno causato 107 incendi in città. I felini ci sono riusciti sfiorando “accidentalmente” i comandi dei fornelli a induzione, surriscaldando pentole e padelle, o persino toccando i quadri elettrici. Anche negli USA i felini sono responsabili di diversi incidenti casalinghi e, secondo alcune stime, ogni anno causano circa 1.000 incendi domestici.
In uno studio condotto dall’università del Sussex è stato inoltre scoperto che “i gatti controllano gli esseri umani” in diversi modi—ad esempio, attraverso delle fusa particolari, molto acute. Più di recente, l’università di Liverpool e l’università John Moores hanno proposto un questionario ad alcune persone proprietarie di gatti, allo scopo di capire se i felini che vivono con loro sono degli psicopatici. In ultimo, il Presidente USA Biden ha accolto Willow, il primo gatto alla Casa Bianca da oltre un decennio—la manipolazione felina, insomma, sembra aver raggiunto le più alte sfere.
Per conoscerli meglio, abbiamo chiesto ad alcune persone di raccontarci alcune storie riguardanti l’incomprensibile comportamento dei gatti. Che di quando in quando sfiora la pura malvagità.
“Ha fatto a pezzi e sventrato un piccione, come a dirmi, ‘Se non mi dai per tempo il mio cibo, ci penserò io’”
Ho due gatti: uno nero, Voodoo, e l’altro rosso, Cheeto. Sono entrambi adottati e, considerando che in India i gatti neri sono considerati di cattivo auspicio, i miei vicini non sono stati particolarmente felici di vederli. In realtà però il gatto malvagio e sanguinario è Cheeto, che pretende di essere nutrito ogni mattina alle 7, come in un rituale.
Considerando i rigidi inverni di Delhi, non è sempre facile alzarsi la mattina presto. Così, la prima volta che non mi sono alzata per tempo, Cheeto ha reso abbondantemente chiaro che non ci sarebbe passato sopra. Ha fatto a pezzi e ha sventrato un piccione, come a dirmi, ‘Se non mi dai il mio cibo per tempo, ci penserò io.’
La stessa situazione si è ripetuta altre quattro volte negli ultimi anni e ancora non capisco come faccia a trovare quei poveri piccioni. L’unica cosa chiara è che se non gli do da mangiare alle 7 di mattina mi farà trovare un piccione sventrato.
Inoltre, pare vivere una seconda vita con un’altra famiglia—una cosa che ho scoperto piuttosto tardi e che mi ha quasi spezzato il cuore. Una volta non è tornato a casa per quasi una settimana, facendomi preoccupare a morte. Mi hanno poi informata che era stato visto in una casa vicina, totalmente rilassato. Avevano addirittura una lettiera tutta per lui. Alla fin fine, è venuto fuori che aveva sempre avuto una seconda famiglia. – Saumyaa Vohra
“I gatti erano riusciti a spostare il termoriscaldatore giusto sotto l’acquario. I pesci erano carbonizzati”
Vivo da solo con 12 gatti. Gli inverni a Jammu, nel nord dell’India, sono freddissimi. In una giornata particolarmente glaciale ho deciso di chiuderli in una stanza con un radiatore vicino. Sono un professore universitario e di solito quando non sono in casa non ho altra scelta se non fare così.
Quando sono tornato, sono rimasto scioccato. Non so ancora come, ma i gatti erano riusciti a spostare il termoriscaldatore giusto sotto l’acquario, che era in fiamme! Sembrava quasi che i gatti stessero cercando di arrostire i pesci. Alcuni erano tra l’altro pesci piuttosto costosi, e quasi tutti erano ormai cotti a puntino o carbonizzati. I gatti? Be’, mi guardavano come se non fosse successo assolutamente niente.
Inoltre, ho la erpetofobia, la paura di rettili e lucertole. Forse lo sanno anche i miei gatti, visto che vanno a cercare i rettili più schifosi, ne sfasciano la testa e poi nascondono i corpicini sotto il mio cuscino. Dormo in un letto matrimoniale e tutti e 12 i gatti dormono intorno a me. Alle volte mi capita di trovare un camaleonte con la testa spiaccicata. O le viscere insanguinate di uno scoiattolo sulle lenzuola. – Salil Seth
“Fino ai due anni, il mio gatto aveva una strana predilezione per i reggiseni. Quando c’erano gli ospiti, entrava nella stanza con un reggiseno in bocca”
La mia gatta si è presentata come una bellissima e candida cucciola di Persiano in cerca di una casa. Pensava però di essere la figlia del mio vecchissimo Cocker Spaniel, a sua volta innamorato della Golden Retriever.
Di solito, colpisce e graffia chiunque, a parte i miei tre cani. In più, assilla la Retriever, la fissa e segue dovunque. La cosa meravigliosa è che tutti i cani l’adorano e per lei vale lo stesso. Penso comunque che abbia una relazione complicata con mia madre: ogni volta che sono insieme la colpisce, quando però non c’è diventa super depressa.
Non possiamo farla sterilizzare perché non permette a nessuno di toccarla. Abbiamo tutti cicatrici a testimoniarlo. Quando si presentano degli ospiti di solito li accoglie in pace, per poi colpirli una volta che si sono sistemati o che hanno provato a toccarla.
L’altro gatto, invece, fino ai due anni aveva una strana predilezione per i reggiseni. Quando c’erano gli ospiti, entrava nella stanza con un reggiseno in bocca. Inoltre, tutti i giorni a mezzanotte si piazza in un preciso angolo della casa e inizia a lamentarsi con una specie di ululato fortissimo e stracolmo di dolore. È sempre stato un gatto strano e temo proprio che questa specie di follia sia ereditaria, visto che anche il padre faceva la stessa identica cosa. – Noor Enayat.
“Volevo chiamarli Marie e Kondo perché sono riusciti a demolire tutto ciò che mi dava gioia nella vita”
Prima di prenderti un gatto, dovresti sapere e capire che si tratta di un predatore naturale. I miei due gatti mi hanno insegnato l’umiltà e si sono dati un gran da fare per imporre il loro controllo e predominio assoluto sulle nostre vite. Ad esempio, se è una caldissima giornata estiva e si rendono conto che abbiamo bisogno dell’aria condizionata, allora si appollaieranno esattamente sopra il condizionatore in maniera da non farcelo utilizzare. Se vogliamo guardare la TV, ci si metteranno davanti o sopra, mentre noi tratteniamo il fiato sperando non crolli tutto a terra. In sostanza, vogliono chiarire un punto: la loro superiorità.
Volevo persino chiamarli Marie e Kondo, perché sono riusciti a demolire tutto ciò che mi dava gioia nella vita: vasellame, tende, sofà, libri, giornali, dolcetti vari. Hanno anche rotto un attardaan (un contenitore di profumi) in rame che era sopravvissuto alla Partizione dell’India del 1947.
Non perdono tempo a farti capire che sei solo un granello di polvere nell’universo. Esiste un’autorità superiore, ed è quella composta da queste divinità feline. Quante lezioni dovrò imparare ancora? Ogni giorno che passa mi spingono sempre più a vivere un’esistenza fatta di distacco dai beni materiali e dall’ego. – Aneela Babar.
“Di notte vagava in giro senza meta, soffiando verso cose invisibili. Poi ho trovato una stradina che conduceva verso un cimitero del tredicesimo secolo.”
Quando è scoppiata la pandemia studiavo a Oxford e non volevo cercare un appartamento con coinquilini per il timore del virus. Per fortuna ho trovato una bella casa in stile vittoriano ai margini della città vecchia, abitata solo da un’anziana signora. Voleva affittarmi la stanza per un prezzo sorprendentemente basso, a una sola condizione: dovevo badare al gatto quando lei non c’era. La casa sembrava uscita da un film: silenziosa, minacciosa, un maniero gotico. Nel pieno della notte era persino possibile sentir scorrere l’acqua nei tubi e osservare la classica nebbia.
La prima notte, dopo aver nutrito il felino, mi sono svegliata di soprassalto alle 3 del mattino. La gatta si era arrampicata e fissava intensamente fuori dalla finestra, in lontananza. La cosa si è ripetuta ogni notte e alla fine mi ha spaventata. Ho persino dovuto chiamare un’amica per parlarne. Più tardi ho persino scoperto che quando si comportano così probabilmente i gatti hanno intravisto uno spirito. Considerando come si presentava la casa, la cosa non mi ha tranquillizzato.
Di notte il gatto vagava senza meta, soffiando verso cose invisibili. Poi ho trovato una stradina che conduceva dalla casa verso un cimitero del tredicesimo secolo. I vicini mi hanno raccontato alcune storie di un uomo che infesta queste strade sulla sua bicicletta e poi svanisce nel buio. Alla fine mi sono dovuta abituare a queste sue sessioni di sguardo notturno nel vuoto. – Gurmehar Kaur.
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