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Tutte le foto per gentile concessione delle persone intervistate.
Salute

Cose inaspettate che possono succedere quando fai uso di testosterone

Il testosterone in gel e le iniezioni di testosterone si usano per varie ragioni. Ma quali sono gli effetti?
Kris van der Voorn
Amsterdam, NL
Daniele Ferriero
traduzione di Daniele Ferriero
Milan, IT

Qualche tempo fa la mia vista ha cominciato a farsi sempre più confusa e indistinta. Dopo una visita da un oculista ho paradossalmente scoperto che la situazione era migliorata e che in realtà avevo bisogno di occhiali con una gradazione più bassa rispetto a prima. Il fatto ha disorientato sia me che il dottore, ma con un po’ di ricerche abbiamo capito che si trattava di una situazione determinata dal testosterone.

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Per quanto possa sembrare bizzarro, infatti, i livelli ormonali possono avere effetti persino sulle capacità visive di un individuo. Negli uomini questo è dovuto in gran parte all’età e al rallentamento della produzione di androgeni nel corpo—un gruppo di ormoni che include il testosterone e che ha ripercussioni anche sulla visione.

Per due mesi ho utilizzato un gel di testosterone sotto ricetta, che viene di solito applicato alla parte inferiore dell’addome ed è assorbito attraverso la pelle. Prima di utilizzarlo ho cercato un po’ d’informazioni riguardanti i possibili effetti collaterali: un aumento della massa muscolare, irascibilità, una voce più profonda.

Ho anche scoperto altre conseguenze da aggiungere alla lista: i miei capelli sono cambiati, i piedi sono cresciuti di qualche millimetro e la vista è per l’appunto migliorata.

Il testosterone in gel e le iniezioni di testosterone si usano per diverse ragioni e ogni persona reagisce diversamente a questi trattamenti. Visto che se ne parla molto poco a livello di dibattito pubblico, le reazioni al testosterone possono scatenare diverse sorprese. Abbiamo quindi chiesto ad alcune persone di parlarci della loro esperienza.

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Uomo con barba e capelli corti che sorride e indossa una maglietta rosa.

“Non mi ci vuole molto per cominciare a piangere: metti su Bambi e inizieranno a scorrere le lacrime.”

Mi è stato diagnosticato l’HIV nel 1999 e le cure sono cominciate nel 2001. Dopo alcuni anni ho iniziato a provare molta stanchezza. Tornavo a casa il venerdì dal lavoro e passavo la maggior parte del fine settimana a dormire. Dopo un po’ ho iniziato a sentirmi così sin dal mercoledì, per poi dovermi trascinare a lavoro per tutto il resto della settimana. Era un effetto provocato dalle cure, che bloccavano l’approvvigionamento energetico a livello cellulare.

Avevo alcuni contatti a San Francisco e mi è stato indicato uno studio dove gli steroidi anabolici [il testosterone artificiale] venivano utilizzati insieme ai medicinali per l’HIV per combattere proprio quel senso di fatica. I dottori mi hanno poi approvato la cura e da allora faccio uso del testosterone. Procedo a blocchi da 12 settimane: applico il gel per tre mesi e poi mi fermo per i tre successivi. Il testosterone mi fornisce abbastanza energia per poter combinare qualcosa durante le mie giornate.

Mi colpisce anche il fatto che quando si applica il gel è necessario prestare attenzione agli sbalzi d’umore. Non mi ci vuole molto per cominciare a piangere: metti su Bambi e inizieranno a scorrere le lacrime. Per fortuna non sono incline alla depressione, benché ogni tanto mi capiti di crogiolarmi nell’autocommiserazione. In quei momenti devo sforzarmi per rimettermi in sesto. Il testosterone mi porta anche a non poter arrabbiarmi più di tanto, perché altrimenti finisco per semplificare troppo i problemi e per comportarmi in maniera maleducata. Se comincio a parlare a bassa voce, significa che mi sto avvicinando a quello stato d’animo e devo trattenermi.

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Noto anche una differenza nella mia sessualità. Nelle ultime due settimane senza testosterone, quando arriva il senso di stanchezza non vedo l’ora di applicare nuovamente il gel. Hans Verhoeven, 58 anni, attivista LGBTQ+, gestisce lo store online Gays & Gadgets.

Testosterone gel, masculinity, Netherlands - Bearded man wearing round glasses, a beanie hat, and a bright orange jacket smiles at the camera.

"Nessuno dice alle persone transgender che è molto diverso fare sesso orale con una barba."

“I primi sei mesi di utilizzo del gel mi hanno fatto tornare ad avere 12 anni. Ho persino ricominciato ad ascoltare la musica che mi piaceva allora!”

Faccio uso del testosterone in gel da sette anni, ormai. Ai tempi, l’assistenza sanitaria per le persone transgender era molto diversa. La clinica che ho frequentato si aspettava utilizzassi il gel e così ho fatto. Un decennio fa era davvero importante che, in quanto uomo trans, fossi in grado di esprimere il più possibile un senso di mascolinità. Oggi non la vedo più così.

Prendo ancora il testosterone e ha avuto degli effetti positivi. Non ho più le mestruazioni, e ne sono davvero felice perché facevo fatica a conviverci. Mi è cambiata la voce e penso che la mia barba sia veramente bella. Se dovessi ricominciare da capo utilizzerei ancora il testosterone in gel, ma per quanto mi riguarda non è poi così essenziale.

In effetti, i primi sei mesi di utilizzo del gel mi hanno fatto tornare ai 12 anni. Mi faceva tutto schifo… e ho persino ricominciato ad ascoltare la musica che mi piaceva allora! In sostanza, attraversi una seconda pubertà: hai sbalzi d’umore, nonché sempre fame ed eccitazione costante. Mi svegliavo in piena notte per dire alla mia ragazza che avevo voglia di fare l’amore. Di solito poi lei mi spediva sul divano, dicendomi di sbrigarmela da me. Anche il modo in cui il grasso è distribuito nel corpo è cambiato: dai fianchi e dal sedere è finito sulla pancia.

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Dal punto di vista fisico mi sembra di aver vinto alla lotteria genetica. Ogni uomo che vorrebbe sentirsi più mascolino ucciderebbe per avere la mia barba. Però ora è più difficile mangiare, visto che è impossibile non sporcarsela. E ho persino dovuto cambiare il modo in cui mi approccio al sesso orale. Bappie Kortram, 30 anni, è YouTuber e realizza podcast.

Testosterone gel, masculinity, Netherlands - Man wearing a grey polo shirt stands with his arms folded in front of camera.

Pepjin usa il testosterone in gel da quando ha 16 anni.

“Mi è spuntata più peluria e il mio pene ha cominciato a crescere di dimensioni. All’improvviso, mi sento parte del gruppo.”

Quando avevo 16 anni ne dimostravo 12. Non avevo raggiunto la pubertà. Avevo genitali maschili ma non i caratteri sessuali secondari, come ad esempio una voce più profonda. Dopo alcune visite ho scoperto di avere la sindrome di Kallmann, che implica la mancanza delle sostanze che aiutano a produrre testosterone nel corpo.

I dottori mi hanno prescritto il testosterone da applicarsi tramite iniezione, che mi portava ad avere dei picchi molto intensi. Le facevo di venerdì perché di sabato giocavo a calcio e il testosterone mi rendeva più forte e veloce. Dopo due mesi, la mia voce si è abbassata di timbro e mi sono arrivati i caratteri sessuali secondari: mi è cresciuto di dimensioni il pene e mi sono spuntati i peli. All’improvviso mi son sentito parte del gruppo. Non sembra, ma può rivelarsi una cosa importante.

In generale, però, le cose stavano procedendo troppo in fretta, per cui ho poi optato per il testosterone in gel invece delle iniezioni. Il medico mi ha prescritto una dose più bassa e la mia prima reazione è stata “Oh no, potevo finalmente competere con gli altri uomini in palestra!” Non volevo rinunciare a quella sensazione e a quell’orgoglio. Per fortuna, la dottoressa è stata molto comprensiva e mi ha assicurato che da questo punto di vista non sarebbe cambiato nulla.

Nel corso della mia vita ho pensato molto alla questione della mascolinità. Non riesco a determinare con precisione in quali momenti mi sento davvero un uomo, visto che molte delle caratteristiche associate non sono altro che un costrutto sociale. Ma, ora che sono sotto testosterone, piango molto meno. Pepijn Schoneveld, 36 anni, attore, comico e realizzatore di podcast.