“Bisogna cercare di evitare o limitare bevande nervine, su tutte tè e caffè”
L’hangover fa schifo. Su questo credo possiamo concordare tutti. E non si limita a fare schifo, con il passare dell’età peggiora addirittura: ci si ubriaca bevendo meno alcol, ma i postui sono peggiori e durano più a lungo. Ogni anno di vita aggiunge un’ora di sofferenza in quel purgatorio che è il post-sbronza: nausea, sudori freddi, acidità di stomaco, problemi gastrointestinali, tachicardia, insonnia e ansia, solo per citare alcuni dei sintomi. Non ci stupisce quindi che negli ultimi anni la ricerca scientifica si sia dedicata all’affannosa ricerca di un metodo per curare l’hangover o addirittura per prevenirlo.
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Ci aggrappiamo disperatamente a notizie come l’alcol che non dà hangover per poi rimanerci male quando ci rendiamo conto che non c’è pillola, beverone o altro ritrovato chimico che tenga: se superiamo il nostro personale punto di non ritorno, l’hangover arriverà e sarà feroce. Sappiamo tutti che il modo migliore per evitarlo sarebbe, semplicemente, non bere. Ma per non aggiungere al malessere il senso di colpa, abbiamo chiesto a una nutrizionista e a un dietista cosa la scienza reputa davvero utile in caso di sbornia pesante e cosa invece è solo una leggenda metropolitana.
Cosa mangiare quando sei in hangover
“Quando ci ubriachiamo non stiamo facendo altro che disidratarci,” esordisce la nutrizionista Tiziana Persico. “Quindi la prima cosa da fare è reintrodurre quello che abbiamo perso: acqua e oligominerali.” È dello stesso parere anche il dietista Alex Barone: “La cosa più importante è cercare di contrastare il più possibile la disidratazione in corso, che peraltro è responsabile del sintomo predominante della fase di hangover: il classico mal di testa da sbornia, causato appunto da una perdita d’acqua a livello del tessuto nervoso. Quindi, anche se è dura quando non ci sentiamo bene, prima di tutto bere più acqua possibile. Pian piano i sintomi, gastrici e cerebrali, passeranno.”
“Nella fase iniziale è utile puntare sugli alimenti ricchi di carboidrati, soprattutto di zuccheri”
A quel punto, dice Persico, bisogna pensare “alle vitamine, soprattutto quelle idrosolubili del gruppo B.” La vitamina B è presente in notevoli quantità in uova e salmone, quindi sì, l’idea di trascinarvi a un brunch e ordinare un toast con uova e salmone affumicato non è così peregrina. “Ci serve abbassare i radicali liberi. Il glutatione è un antiossidante potente, una proteina prodotta soprattutto dal fegato, e tra i suoi precursori c’è l’amminoacido cisteina. Le uova sono ricchissime di cisteina.” Di recente nel Regno Unito è stata prodotta una pillola anti-hangover, myrkl, da assumere prima di bere, che dovrebbe prevenire i peggiori effetti dell’hangover proprio grazie alla presenza di cisteina e vitamina B12.
Barone ci ricorda che, sempre per il discorso disidratazione, “sono importanti alimenti che apportano altra acqua, su tutti la frutta e la verdura — soprattutto la prima può essere meglio tollerata.” Per combattere i radicali liberi che girano nel nostro corpo dopo una bevuta dovremmo seguire le regole che dovrebbero guidare la nostra alimentazione quotidiana: tanta frutta, tanta verdura. Gli asparagi non avranno nessuna proprietà miracolosa, ma sicuramente non fanno male. Persico consiglia anche banana e carciofi, per il loro profilo nutrizionale, sempre senza aspettarci che sia il singolo alimento a farci sparire ogni tipo di malessere.
Passiamo al nostro capitolo preferito: i carboidrati. “Nella fase iniziale è utile puntare sugli alimenti ricchi di carboidrati, soprattutto di zuccheri,” dice Barone. “Sono utili a ripristinare una glicemia più adeguata perché l’alcol abbassa la glicemia, ossia il livello di zuccheri nel sangue, e consumare cibi con buon tenore zuccherino stimola una fisiologica risposta insulinica e quindi una normalizzazione di tale parametro—spesso fonte di malessere se alterato.” Pensavate già al bombolone con la crema? Dimenticatevelo. Un esempio di colazione adeguata è “pane, fette biscottate o cracker con marmellata o miele. Tra l’altro i cibi secchi e asciutti sono quelli meglio tollerati in questa situazione.”
Persico ricorda che un eccesso di zuccheri potrebbe portare al risultato opposto: disidratarvi. “Io consiglio l’avena, un cereale a lento rilascio, con una buona quota proteica. Il porridge potrebbe essere la colazione perfetta in hangover.” Non è esattamente la colazione di cui avete voglia dopo una sbornia colossale e l’idea del porridge vi dà la nausea anche da sobri? Ci dispiace, la scienza ha parlato.
Cosa non mangiare quando sei in hangover
Di evitare un eccesso di zuccheri abbiamo già parlato. Ovviamente bisognerebbe evitare anche qualsiasi alimento di difficile digestione: “fritture, pasti ricchi di grassi animali e olio, insomma, pasti molto elaborati e conditi,” dice Barone. Meglio privilegiare piccoli pasti e piuttosto leggeri. E abbiamo una brutta notizia: “Bisogna cercare di evitare o limitare bevande nervine, su tutte tè e caffè, perché possono favorire la secrezione di succhi gastrici peggiorando l’iperacidità gastrica indotta dall’alcol, irritare a loro volta la mucosa gastrica e favorire la diuresi, aggravando di riflesso l’evidente stato disidratazione dell’organismo.” Insomma, c’era un motivo se il caffè a stomaco vuoto vi faceva sentire peggio.
Non ci sono alimenti miracolosi e scorciatoie: carboidrati, proteine, pasti leggeri e molta acqua. Noioso? Abbastanza. Efficace? Probabilmente più di mangiare qualsiasi cosa ci sia nella vostra dispensa pescando un po’ a casaccio. Confortiamoci con l’ultimo consiglio di Persico: “Sarebbe meglio evitare l’attività fisica. Il nostro corpo è già stato sufficientemente messo alla prova. Dormire, riposare, e basta.” Almeno in questo caso abbiamo il sostegno della scienza nel passare tutta la domenica sul divano a recuperare serie tv.
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