Sex worker raccontano che tipo di clienti vedono durante le feste

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Molte agenzie di escort e centri massaggi in questi giorni segnalano con annunci specifici la loro disponibilità per la vigilia e il giorno di Natale. Lizzy, che lavora come escort a Southampton, nel Regno Unito, dice che ci sono tre categorie principali di clienti che pagano per i suoi servizi il 25 dicembre.

La prima, come prevedibile, comprende le persone che scelgono di non festeggiare proprio il Natale, per una ragione o l’altra. “Prenotano il giorno stesso, felici di trovare una persona che lavora, perché non lo fanno in tante,” spiega Lizzy.

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La seconda categoria è costituita dalle persone che soffrono lo stress dell’occasione sociale e usano il sesso come meccanismo di gestione. “Ho sempre l’impressione che vogliano scaricare la tensione e non sappiano in che altro modo farlo,” dice Lizzy.

L’ultima categoria, invece, comprende le persone che vogliono festeggiare l’occasione, ma non hanno nessuno con cui farlo. È una fetta non indifferente della popolazione: in Inghilterra 200.000 anziani avrebbero passato il Natale 2019 soli, e secondo un altro studio—basato però sulle prenotazioni ai ristoranti di una catena di alberghi—un quinto degli adulti nel Regno Unito passerebbe il Natale in solitudine o con solo un’altra persona [in Italia, secondo i dati Istat, nel 2020 tre milioni di anziani in particolare erano a rischio solitudine a Natale, complice anche la pandemia e le restrizioni].

Lizzy dice che i clienti che rientrano in questa categoria le portano spesso regali e passano un sacco del tempo con lei a parlare, come per replicare ciò che la maggior parte delle persone fa con la propria famiglia. “Non chiedo cosa fanno durante il resto del giorno, perché non voglio suscitare imbarazzo o dolore, perché soffrono chiaramente la solitudine,” specifica.

La solitudine sembra anche il motivo principale per le persone che prenotano un appuntamento con Clare, anche lei escort. Clare racconta che le persone incontrate ai Natali passati volevano sentirsi desiderate e apprezzate. “Avevo parlato del Natale con due clienti regolari,” dice. “Vivono soli e non hanno familiari vicini e volevano la compagnia di una donna.”

Anche Peter, che fa il modello via cam, condivide un sentire simile. “Molte delle persone che usano siti di cam sono sole—penso che la solitudine giochi un ruolo importante in generale nella vita di chi visita questi siti.” Aggiunge che il tipo di clienti con cui interagisce il 25 dicembre è lo stesso che incontra il resto dell’anno.

Su 29 paesi considerati in un’indagine di Statista, l’Italia è al quinto posto per senso di solitudine, con il 41 percento delle persone che riporta di sentirsi sola spesso o sempre, mentre nel Regno Unito il 16 percento delle persone dice di sentirsi particolarmente sola proprio a Natale.

Questo dato trova ulteriore conferma nel fatto che da sempre le persone che fanno sex work dicono che un numero significativo di clienti si presenta per parlare oltre che per il contatto fisico, alla ricerca di una connessione emotiva che non può trovare altrove.