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L’Oregon è diventato il primo stato USA a depenalizzare le droghe, cocaina e LSD incluse

psilocibina

Negli Stati Uniti ieri non si è votato solo per il presidente e il rinnovo parziale del Congresso, ma anche per una serie di referendum popolari a livello statale su vari temi—dalla regolamentazione del mercato di realtà come Uber e Lyft all’aborto, fino al consumo di droghe.

Su quest’ultimo aspetto il risultato più significativo si è avuto in Oregon, diventato il primo stato USA a depenalizzare il consumo in modiche quantità di droghe, tra cui eroina, metanfetamina, ossicodone, cocaina e Lsd. La “misura 110,” proposta da associazioni che puntano a riformare la giustizia penale, ha vinto con il 59 percento dei voti.

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L’obiettivo principale della campagna era quello di evitare pesanti conseguenze penali per i piccoli consumatori, estendendo a loro l’accesso al trattamento sanitario e alla riduzione del danno. Depenalizzare è infatti diverso dal legalizzare, e le autorità federali e locali continueranno a perseguire chi viene trovato in possesso di grandi quantità di sostanze stupefacenti. Ma da febbraio del 2021 in poi, chi sarà fermato con piccole dosi delle droghe in questione potrà evitare il processo o l’arresto pagando una multa 100 dollari o seguendo un programma di recupero, finanziato con le tasse della vendita di cannabis (legalizzata e liberalizzata qualche anno fa).

“Sono tanti quelli che vogliono mettere la parola fine alla guerra alla droga,” ha detto Matt Sutton, portavoce della Drug Policy Alliance, una delle realtà che hanno fatto campagna per la 110. “E questa è la dimostrazione che farlo è possibile.” Si tratta di una svolta storica nelle politiche americane sulla droga, con l’Oregon che punta a seguire i passi di esperimenti simili in Portogallo, Svizzera e altri paesi che hanno adottato un approccio più orientato alla tutela della salute pubblica.

Per Haven Wheelock, che si occupa di riduzione del danno per una organizzazione non-profit di Portland, “la manovra permetterà finalmente alle persone di accedere ai servizi di cui hanno bisogno senza timore di essere arrestati. E cambierà le opinioni di chi non fa uso di droga nei confronti di chi lo fa. Abbiamo l’opportunità di mostrare al resto del paese come dovrebbero essere le cose.”

Secondi i critici della 110, l’assenza di misure severe potrebbe incentivare l’uso di droghe pesanti. Portland, come molte altre città sulla costa occidentale, ha visto un aumento dei casi di overdose da fentanyl e in generale della popolazione che ha perso la propria casa. Ma per chi sostiene la depenalizzazione, l’approccio duro ha solo peggiorato le cose, stigmatizzando i consumatori e perpetuando le disuguaglianze razziali nel sistema carcerario.

Un’altra misura, la numero 109, ha inoltre legalizzato l’uso terapeutico della psilocibina, una sostanza psichedelica contenuta in alcuni funghi allucinogeni.Ma non c’è solo l’Oregon, per l’appunto. In Arizona, Montana, New Jersey e Sud Dakota hanno vinto i referendum sulla legalizzazione della cannabis a uso ricreativo.

Complessivamente, ora sono 15 gli stati ad averlo fatto, mentre a livello federale, la cannabis è ancora illegale. Il New Jersey, in particolare, potrebbe diventare il primo mercato di cannabis legale sulla costa orientale e uno dei più grossi negli Stati Uniti. Un tale risultato, secondo gli osservatori, potrebbe spingere anche lo stato di New York verso la legalizzazione.